- da gennaio è previsto un calo della spesa del -10,8% per la famiglia tipo
- l'aggiornamento è valido per tutto il primo trimestre del 2024
- il costo finale dell'energia è di 25,24 centesimi al kWh, imposte comprese
Per il primo trimestre del 2024 è previsto un calo del prezzo dell'energia elettrica in Tutela. I clienti domestici ancora in regime tutelato (recentemente esteso fino al prossimo luglio) registreranno un calo della spesa pari al -10,8% rispetto al trimestre che si avvia alla conclusione. Vediamo i dettagli completi.
Cala la bolletta dell’energia elettrica per i clienti ancora in regime di Maggior Tutela. La conferma arriva dall’aggiornamento trimestrale appena annunciato da ARERA: per il primo trimestre del 2024, infatti, è previsto un calo del -10,8%, legato alla diminuzione della spesa per la materia energia.
Ricordiamo che la fine del mercato tutelato è programmata per il prossimo 1° luglio 2024, con la partenza del regime transitorio denominato Servizio a Tutele Graduali, per tutti i clienti domestici non vulnerabili. Già oggi, in ogni caso, è possibile scegliere il Mercato Libero e attivare una delle offerte più vantaggiose del momento.
Per individuare l’offerta giusta è possibile affidarsi al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce. Basta indicare una stima del proprio consumo annuo (il dato è riportato in bolletta) per accedere subito a una panoramica delle offerte più vantaggiose del momento da attivare direttamente online.
Vediamo, quindi, tutti i dettagli in merito al nuovo aggiornamento annunciato oggi da ARERA.
| 3 COSE DA SAPERE SULLA BOLLETTA DELLA LUCE IN TUTELA | |
| 1. | Per il primo trimestre del 2024 è previsto un calo del -10,8% della spesa rispetto al trimestre in corso |
| 2. | Per la famiglia tipo è previsto un prezzo finale di 25,24 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte |
| 3. | Il calo registrato è legato principalmente al calo della spesa per la materia energia (-14%) |
Come da tradizione, ARERA ha annunciato il nuovo aggiornamento dei prezzi in Tutela per l’energia elettrica. Le nuove condizioni tariffarie annunciate oggi sono valide per il primo trimestre del 2024 (da gennaio al prossimo mese di marzo, compreso).
Sulla base delle nuove condizioni di mercato, l’Autorità ha definito il prezzo finale per la famiglia tipo (consumo annuo di 2.700 kWh con potenza impegnata di 3 kW) che pagherà l’energia 25,24 centesimi di euro al kWh, imposte incluse. Si tratta di un calo del -10,8% rispetto al prezzo del quarto trimestre del 2023. Nel corso del trimestre che si chiuderà il 31 dicembre, infatti, il costo dell’energia è stato di 28,29 centesimi di euro al kWh.
Questo calo è legato a doppio filo al calo della spesa per la materia energia, valore che fa segnare un incoraggiante -14%. Da notare, invece, una serie di aumenti per le tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore, +2,1%) e oneri generali di sistema (+1,1%).
Ricordiamo che questo calo di prezzo non si applica ai clienti del Mercato Libero. Chi ha una fornitura con questo regime tariffario non registrerà cambiamenti se ha attivato una tariffa a prezzo bloccato. Se, invece, è stata attivata una tariffa a prezzo indicizzato, il costo dell’energia segue l’andamento del PUN che, per il mese di dicembre, ha un valore medio di 11,5 centesimi al kWh (dato aggiornato al 28 dicembre).
Il prossimo aggiornamento delle condizioni tariffarie del servizio di Tutela per la luce è programmato per la fine del mese di marzo 2024 e sarà valido per tutto il secondo trimestre del 2024. Il servizio tutelato, per i clienti domestici non vulnerabili, continuerà fino alla fine mese di giugno.
Il presidente di ARERA, Stefano Besseghini, commenta: “Un andamento dei prezzi gas stabilmente in riduzione e l’attenuarsi delle criticità su altre fonti ci consegnano un primo trimestre in riduzione per l’elettricità. Giova però ricordare come i valori assoluti dei prezzi siano ancora circa il doppio di quelli pre-crisi e il sistema energetico europeo non sia scevro da rischi. Con l’inizio dell’anno entriamo anche in una importante fase di cambiamento, con il superamento dei servizi di tutela. Riduzione dei consumi e attenzione ai costi rimangono le parole d’ordine”.