Cosa non si può fare con carta di debito?

Aggiornato il: 10/01/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 10/01/2023

In 30 secondi

  • La carta di debito è uno strumento ormai di uso quotidiano per gli italiani che hanno un conto corrente, e permette sia acquisti online che offline.
  • La carta di debito, a differenza della carta di credito, si basa soltanto sul patrimonio disponibile presso il conto nel momento in cui si paga o si fa un prelievo.
  • In altre parole non è possibile spendere denaro che non si possiede ma che si possederà in futuro, prerogativa invece della carta di credito, strumento concesso dalla banca solo in presenza di una buona storia creditizia.

La carta di debito è uno degli strumenti di pagamento più popolari, e ormai viene fornita automaticamente con l’apertura della maggior parte dei conti correnti. Anzi, in diversi casi la carta di debito è il conto corrente: è il caso delle cosiddette carte conto con IBAN, che riassumono su di sé tutte le principali funzioni di un conto ordinario con la comodità della carta e di un’app per smartphone e tablet.

Ideale per i pagamenti sia online che offline tramite POS, la carta di debito non può però fare proprio tutto, e anzi ci sono delle funzionalità esclusive della carta di credito: in questa guida vediamo quali sono le principali differenze, per scoprire che cosa si può fare e che cosa non si può fare con carta di debito.

Che cosa sono le carte di pagamento?

Le carte di pagamento sono strumenti di pagamento elettronici, solitamente emessi da una banca o da un'altra organizzazione finanziaria, che consentono ai titolari di effettuare acquisti o prelevare contanti presso gli sportelli bancomat o presso i rivenditori. Le carte di pagamento possono essere di debito o di credito e sono dotate di una serie di funzionalità che consentono al titolare di gestire le proprie finanze in modo sicuro e conveniente.

In questa tabella vengono riassunte le principali caratteristiche delle carte di debito rapportate alle carte di pagamento.

Operazioni Carta di debito Carta di credito
Prelievo presso uno sportello automatico Sì (con due circuiti di riferimento)
Pagamento presso un POS Solo con liquidità sufficiente presente sul conto Anche senza liquidità sufficiente presente sul conto
Pagamento online
Pagamento a rate No Sì (con carte revolving)

Che differenza c’è tra carta di debito e carta di credito?

La principale differenza tra una carta di debito e una carta di credito è che con una carta di debito l'importo che si spende viene addebitato direttamente sul conto bancario. Invece, con una carta di credito, si ottiene una sorta di prestito periodico, in base ad accordi già stipulati con la banca, che deve essere pagato in seguito.

In altre parole, la carta di credito consente al titolare di spendere denaro che non possiede, con l'accordo che dovrà restituirlo in un secondo momento con interessi. La carta di debito, invece, permette al titolare di spendere solo il denaro che il correntista ha sul proprio conto.

Ciò significa che non si può chiedere alla banca di anticipare un importo da saldare: anche se si vuole fare una spesa totalmente sostenibile – ad esempio, il giorno prima dell’accredito dello stipendio sul conto – se non è presente liquidità sufficiente in quel momento non si può usare la carta di debito, ma solo la carta di credito.

Inoltre, con la carta di credito è possibile saldare quanto dovuto non in un’unica soluzione, ma a rate. In particolare, sono molto diffuse le carte revolving, che consentono al titolare di usare una linea di credito assegnata e di pagare solo una parte del saldo di volta in volta.

Il saldo residuo può essere pagato in più mesi, come convenuto dalle condizioni della carta di credito. Questo tipo di carta è utile per i titolari che hanno una necessità di liquidità a breve termine e che non hanno un patrimonio cospicuo per affrontare grandi spese.

Che cos’è il Bancomat?

Ulteriore confusione può venire dall’utilizzo corrente del termine Bancomat, che non indica soltanto, genericamente, lo sportello automatico dove prelevare il contante (detto anche ATM, Automatic Teller Machine) ma anche la carta di pagamento utilizzata sia per i prelievi che per gli acquisti tramite POS.

In realtà, Bancomat è un circuito a cui aderiscono pressoché tutte le carte di credito e di debito italiane, che quindi possono essere utilizzate per i prelievi. Non si tratta quindi di una tipologia ulteriore di pagamento, ma di una funzionalità posseduta sia dalle carte di debito che dalle carte di credito.

Il Bancomat e le carte di credito e di debito

C’è però una differenza, sempre ricollegata alla modalità di gestione di patrimonio a cui fanno riferimento le suddette carte. Se si preleva utilizzando una carta di debito, infatti, sarà possibile ricevere contanti (ovviamente trascurando, a titolo d’esempio, il massimale consentito di prelievo giornaliero, che comunque può essere aggirato con una specifica richiesta alla banca) soltanto per quanto si possiede in quel momento sul conto.

Se invece lo si fa con una carta di credito, ci troveremo di fronte a una domanda in più sullo schermo, ovvero se utilizzare il circuito Bancomat (utilizzando quindi i fondi attualmente disponibili sul conto) oppure quello della propria carta di credito, indipendentemente dal proprio patrimonio corrente. In questo modo si può prelevare contante anche se non si ha nulla, anche se bisogna ricordare che in questi casi la commissione e/o gli interessi possono essere piuttosto elevati.

La stessa cosa accade quando si paga con la carta di credito attraverso un POS: anche qui ci verrà chiesto (dal terminale del POS o direttamente dall’operatore alla cassa) a quale circuito vogliamo fare riferimento, e quindi se pagare con quanto in cassa (Bancomat) oppure a credito (VISA, Mastercard o gli altri circuiti di credito). Quindi, tra le cose che non si possono fare con la carta di debito rientra pertanto la possibilità di scegliere quale circuito utilizzare.

Come si ottiene una carta di debito?

Per ottenere una carta di debito, di norma basta aprire un conto corrente presso un istituto bancario. Una volta attivato il conto, si può richiedere la tua carta di debito presso la banca, ovviamente dopo aver fornito alcuni dettagli personali, come il tuo indirizzo e il tuo numero di telefono.

Ci sono naturalmente dei limiti nell’apertura di un conto corrente – ad esempio è necessaria la maggiore età, e alcune banche hanno restrizioni per particolari profili di cattivi pagatori, come ad esempio chi ha subito un protesto – ma in genere ottenere una carta di debito è molto semplice, proprio perché la banca non rischia nulla, essendo la carta riferita soltanto al denaro posseduto in quel momento.

Come si ottiene una carta di credito?

Se invece si vuole avere la possibilità di spendere soldi che in quel momento non si possiedono ancora, come permesso dalla carta di credito, i requisiti sono più stringenti. Bisogna infatti fare una richiesta presso la banca di cui si è correntisti, ma la banca può essere ben più severa nella scelta (che le spetta a pieno di titolo) di concedere la carta al correntista oppure no.

Generalmente, le persone che hanno una storia di credito solida, reddito sufficiente per coprire le spese di una carta di credito e un'età legale per contrarre un debito possono richiedere una carta di credito.

La banca infatti si deve cautelare dal rischio che, al momento del saldo della carta, il correntista non abbia sufficienti fondi e vada così in rosso, situazione che se momentanea non dà particolari problemi (anche se per questo ulteriore prestito da parte della banca, che “copre” il rosso, gli interessi sono molto alti) ma che può essere invece un grosso problema se persiste.