Per quanto tempo si rimane cattivi pagatori segnalati al Crif?
Per quanto tempo si rimane cattivi pagatori e che cosa c’è da sapere:
- Si diventa cattivi pagatori quando non si saldano i debiti contratti per prestiti o mutui
- I cattivi pagatori sono debitori insolventi iscritti nell’elenco di una Centrale rischi
- Si può rimanere in questa sorta di “lista nera” per 12, 24 o 36 mesi
- Crif è la più nota centrale rischi privata, quella pubblica è gestita da Bankitalia
Per quanto tempo si rimane cattivi pagatori? È l’interrogativo che si pone la maggior parte delle persone che decide di stipulare un prestito o un mutuo. Ma anche di richiedere una carta di credito o un libretto degli assegni. Essere un cattivo pagatore vuol dire non avere un flusso costante di denaro sul proprio conto corrente e, di conseguenza, non rispettare le condizioni previste dal contratto sottoscritto per il finanziamento. Non onorando i pagamenti delle rate mensili, si è segnalati al Crif (Centrale rischi finanziari), o a un'altra Centrale rischi come cattivi pagatori.

Il Crif è il principale strumento сhe banche e società finanziarie consultano per raccogliere informazioni sui clienti che richiedono un finanziamento.
La durata dell'iscrizione nella lista dei cattivi pagatori può essere di un anno, due anni o tre anni al massimo. In questo arco di tempo le segnalazioni agli istituti di credito suonano come campanello d'allarme quando un consumatore chiede un nuovo finanziamento.
C’è da osservare che essere segnalati alla Centrale rischi non vuol dire essere per forza dei cattivi pagatori. Significa invece avere nei confronti di un intermediario un credito o una garanzia pari o superiore alla soglia di segnalazione:
- 250 euro per le “sofferenze”, cioè i crediti verso soggetti in stato di insolvenza anche non accertati giudizialmente;
- 30.000 euro negli altri casi.
In ogni modo, l’iscrizione nella lista Crif non dura per sempre ed è eliminata automaticamente, dopo uno specifico periodo di tempo.
Per quanto tempo si rimane cattivi pagatori Crif
| LE DOMANDE | LE RISPOSTE |
| Che cos’è il Crif? | La Centrale rischi finanziari (Crif) è una società privata italiana che fornisce supporto all'erogazione e alla gestione del credito al consumo, offrendo informazioni di referenza creditizia per la previsione e il controllo dei rischi finanziari |
| Quali sono le altre Centrali rischi private? |
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| Qual è la Centrale rischi pubblica? | La Centrale rischi della Banca d’Italia è stata istituita nel 1962 ed è operativa dal 1964. È un sistema informativo sull'indebitamento della clientela delle banche e degli intermediari finanziari vigilati da Bankitalia |
Affidabilità e puntualità nei pagamenti delle rate mensili per estinguere la somma ottenuta con un prestito o un mutuo: ecco quali sono le informazioni fornite dal Crif a banche e istituti finanziari.
In caso di ritardi nei pagamenti da parte dei debitori, le Centrali rischi registrano l’accaduto e conservano i dati per un determinato periodo di tempo.
C’è da notare che si rimane cattivi pagatori per un numero di mesi variabile tra i 12 e 36 mesi. Vediamo i diversi casi:
- 12 mesi dalla data di registrazione della regolarizzazione, nel momento in cui il debitore ritardi nel pagamento di una o due rate;
- 24 mesi dalla data di comunicazione della regolarizzazione, per i debitori responsabili di ritardi da tre o più rate;
- 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del finanziamento o dalla data di chiusura del rapporto tra debitore e creditore, nel caso in cui i debitori non procedano in alcun modo alla regolarizzazione del pagamento.
Cosa significa cattivo pagatore Crif
Un cattivo pagatore è una persona che, avendo contratto un debito con una banca o una società finanziaria, per esempio un mutuo o prestito, non paga le rate di rimborso nelle modalità e nei tempi previsti dal contratto stipulato tra le parti.
In questo caso, dopo il mancato pagamento di una o più rate, la banca o l’istituto finanziario, che ha prestato quel denaro, segnalerà il debitore come “cattivo pagatore”.
Quest’ultimo si ritroverà iscritto in una sorta di “lista nera” della Centrale rischi sia del Crif che di altre società private note come SIC (Sistemi di informazioni creditizie), come per esempio CTC, Experian.
Conseguenze cattivo pagatore Crif
| CHI PUÒ CONSULTARE LA CENTRALE RISCHI | |
| 1 |
Le persone fisiche a nome delle quali sono registrate le informazioni o al loro posto, i soggetti previsti dalla legge:
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| 2 |
Le persone giuridiche quali enti, società, associazioni, tramite il legale rappresentante o altri soggetti previsti dalla legge:
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Se accade che il titolare di un debito viene iscritto nella lista cattivi pagatori nei sistemi informativi Crif, le conseguenze sono immediate.
Come regola generale, prima di concedere un credito, una banca o una società finanziaria:
- consulta gli elenchi Crif;
- verifica lo storico creditizio del richiedente.
Se il richiedente è classificato come cattivo pagatore, ottenere un nuovo prestito, o mutuo, o una carta di credito o un libretto degli assegni sarebbe molto difficile.
Nel caso decidesse in ogni modo di acconsentire alla richiesta, l’istituto di credito potrebbe richiedere maggiori garanzie, come:
- la sottoscrizione di cambiali;
- la presenza di un garante.