Stangata bollette Servizio Elettrico Nazionale a Gennaio 2023: aumenti e soluzioni

Le bollette della luce a Gennaio 2023 per le famiglie in Maggior Tutela continuano ad avere importi salati. Colpa del prezzo elevato dell’energia elettrica nell’ultimo trimestre 2022, che ha raggiunto quota 0,53451 euro al kilowattora. Dagli esperti di SOStariffe.it la radiografia dei rialzi e le soluzioni per contenerli.

In 30 secondi

Perché le bollette luce per i clienti in Maggior Tutela continuano a pesare a gennaio 2023?
  1. Le fatture luce hanno ancora importi alti perché si riferiscono ai consumi di fine 2022
  2. A far schizzare in alto i costi dell'elettricità nel IV trimestre 2022 sono state le quotazioni gas elevate
  3. Il gas naturale è una materia prima cruciale per la produzione di energia elettrica in Italia
  4. Come risparmiare scegliendo le migliori offerte luce del Mercato Libero
Stangata bollette Servizio Elettrico Nazionale a Gennaio 2023: aumenti e soluzioni

È ancora stangata sulle bollette luce per i 7,3 milioni di clienti domestici nel Mercato Tutelato. Anche a gennaio 2023, le fatture emesse dal Servizio Elettrico Nazionale sui consumi di fine 2022 sono particolarmente onerose, nonostante il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso abbia subito un netto calo proprio in avvio di 2023 (0,18 €/kWh è il valore provvisorio dell’indice PUN a gennaio 2023).

Perché, dunque, a questo trend in discesa non fa seguito un allentamento immediato della pressione sulle bollette luce già da gennaio? La “colpa” è da attribuire, tra l’altro, ai prezzi alle stelle che l’energia elettrica ha fatto registrare in Maggior Tutela nel quarto trimestre 2023, cioè nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2022.

Bollette luce Tutelate: perché pesano ancora a Gennaio 2023

LE DOMANDE DEI CONSUMATORI LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI DI SOSTARIFFE.IT
Perché le bollette luce emesse dal Servizio Elettrico Nazionale sono ancora elevate a Gennaio 2023?
  • Gli importi di gennaio 2023 riguardano i consumi di fine 2022 per i 7,3 milioni di clienti in Maggior Tutela
  • Nel trimestre ottobre-dicembre 2022 il prezzo dell’elettricità stabilito da ARERA era elevato: 0,53451 euro al kilowattora
Perché il prezzo dell’elettricità è rimasto alto per tutto il IV trimestre 2022?
  • ARERA aggiorna il prezzo dell’energia ogni tre mesi. Il prezzo entrato in vigore il 1° ottobre 2022 è rimasto immutato sino al 31 dicembre 2022 e ciò ha impedito di intercettare il calo di prezzo all’ingrosso registrato a ottobre e novembre
Perché il prezzo dell’energia all’ingrosso è in contrazione a gennaio 2023?
  • il gas naturale all’ingrosso, che è una materia prima cruciale per la produzione di energia elettrica in Italia, costa meno

Nell’arco degli ultimi tre mesi del 2022, il costo della materia prima energia (che è la voce di spesa più cospicua della bolletta) nel Mercato Tutelato è balzato a 0,53451 euro al kilowattora, con un’impennata del +59% rispetto al valore del trimestre precedente (0,3117 euro al kilowattora).

In questo periodo, una “famiglia tipo” in Maggior Tutela (con 2.700 kWh consumati all’anno) ha pagato l’energia elettrica 66,01 centesimi di euro al kWh (comprensivo delle imposte). Solo per fare un raffronto con il trimestre luglio-settembre 2022, il costo dell’elettricità al kilowattora è stato di 41,51 centesimi di euro, sempre per i contratti Tutelati.

Quali sono le ragioni che hanno fatto schizzare il prezzo dell’energia a livelli record?

  • le quotazioni “impazzite” del gas all’ingrosso nell’estate 2022 (con punte di 340 euro al megawattora) hanno avuto un effetto domino sul prezzo dell’elettricità, considerato che il gas naturale in Italia incide per oltre il 40% sulla produzione di energia elettrica (dato SNAM);
  • il costo unitario della materia prima in Maggior Tutela è stabilito da ARERA (l’autorità del settore energia) ogni tre mesi. L’aggiornamento di prezzo scattato il 1° ottobre 2022 è stato quindi influenzato dall’andamento al rialzo che i beni energetici all’ingrosso hanno avuto nei mesi estivi. Inoltre, subendo un aggiornamento trimestrale, tale prezzo è rimasto immutato fino al 31 dicembre 2022 e non ha tratto alcun vantaggio dai prezzi in calo di elettricità e gas tra ottobre e novembre 2022.

Il risultato? Le fatture luce in arrivo in queste settimane (relative ai consumi di dicembre 2022) alle famiglie del Mercato Tutelato risentono ancora dei prezzi d’alta quota stabiliti da ARERA nell’ultimo aggiornamento trimestrale del 2022.

Tuttavia, per i clienti domestici che si sono affidati già da tempo al Mercato Libero e hanno attiva un’offerta a prezzo indicizzato (con accesso alle condizioni tariffarie del mercato all’ingrosso agganciato al PUN, con aggiornamenti mensili), la mannaia in bolletta è stata meno pesante: queste famiglie hanno infatti potuto beneficiare di fatture più snelle grazie anche a autunno particolarmente mite e un avvio di inverno non troppo rigido.

La fotografia è confermata dai valori medi del PUN a ottobre (0,2115 €/kWh), a novembre (0,2245 €/kWh) e dicembre 2022 (0,2949 €/kWh). Per quanto elevato, il valore PUN è stato comunque inferiore rispetto al prezzo in Maggior Tutela (0,53451 €/kWh) per il quarto trimestre 2022.

Bollette luce Tutelate: all’orizzonte una boccata d’ossigeno

PREZZO LUCE I TRIMESTRE 2023: LE VOCI A QUANTO AMMONTA LA SPESA
1 Spesa per la materia prima energia 41,58 centesimi di euro per l’approvvigionamento e 1,91 centesimi di euro per la commercializzazione al dettaglio
2 Spesa per il trasporto e la gestione del contatore 3,99 centesimi di euro per i servizi di distribuzione, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione
3 Spesa per oneri di sistema Azzerati nel I trimestre 2023 come stabilito dalla manovra di Bilancio 2023
4 Imposte 5,63 centesimi di euro per le imposte che comprendono l’IVA e le accise
Spesa complessiva 53,11 centesimi di euro per kilowattora

Bollette più leggere sono però all’orizzonte: l’ultimo aggiornamento ARERA del prezzo dell’energia elettrica (comunicato a fine dicembre 2022) fa registrare un calo del -19,5% per il prezzo dell’energia elettrica nel I trimestre 2023 rispetto ai dati del quarto trimestre 2022. Comprensivo di imposte, il prezzo dell’energia per il periodo 1° gennaio – 31 marzo 2023, è ora pari a 53,11 centesimi di euro al kWh.

Per quanto l’energia costi ancora molto nel I trimestre 2023, questa frenata sarà un primo passo per alleggerire le bollette della luce nei prossimi mesi. Inoltre, se il trend in discesa del prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso di queste settimane dovesse mantenersi stabile, il prossimo aggiornamento ARERA (atteso a fine marzo 2023) potrebbe segnare una tappa cruciale verso l’allentamento della crisi energetica.

La soluzione per risparmiare? Affidarsi al Mercato Libero

La minor pressione sui listini dei beni energetici all’ingrosso è una buona notizia per le tasche dei consumatori, ma anche l’occasione per affidarsi alle offerte indicizzate del Mercato Libero così da trarre il massimo vantaggio dall’attuale discesa dei prezzi.

Facendo leva sulle soluzioni luce proposte dai fornitori energetici del Mercato Libero, sarà quindi possibile accedere alle tariffe più convenienti del momento, che sono quelle che assicurano un costo contenuto della materia prima. La scelta della tariffa più in linea con il proprio fabbisogno energetico può avvenire, in modo semplice e intuitivo, tramite il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce.

Per ottenere assistenza nella scelta, inoltre, è possibile contattare il servizio di consulenza di SOStariffe.it, gratuito e senza impegno, disponibile chiamando il numero 02 5005 111.