PosteMobile e TIM hanno stretto un accordo per la migrazione dei servizi di telefonia mobile sulla rete del secondo operatore a partire dal 2026. Scopri cosa cambia per gli utenti e i progetti futuri di PosteMobile
La scorsa settimana Poste Italiane e TIM hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) per il trasferimento dei servizi di telefonia mobile di PosteMobile sulla rete di TIM a partire dal primo gennaio 2026.
L’operazione non è una novità e infatti era già stata anticipata a fine marzo in occasione dell’acquisizione del 15% di quote di Vivendi in TIM da parte della società che fa riferimento a Cassa Deposito e Prestiti, che ha portato la partecipazione complessiva al 24,81% con diritto di voto.
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Al momento non è chiaro se l’accordo tra PosteMobile e TIM per la migrazione della rete del secondo operatore riguarderà tutti i clienti o soltanto le nuove SIM attivate dall’anno prossimo. Tuttavia è probabile che l’operatore low cost potrebbe seguire la stessa modalità utilizzata nel 2021 in occasione del cambio di rete da WindTre a Vodafone. I clienti verranno trasferiti gradualmente nell’arco di alcuni mesi e non è prevista la sostituzione della SIM.
Per TIM l’accordo con PosteMobile compensa la fine del contratto di fornitura wholesale con Fastweb Mobile in scadenza proprio nel 2026. L’operatore low cost infatti dopo la nascita del marchio Fastweb + Vodafone migrerà sulla rete di Vodafone Italia. Per PosteMobile invece il passaggio a TIM segna il quarto cambio di rete in dieci anni. All’inizio come ESP MVNO (Enhanced Service Provider) si appoggiava a Vodafone e poi da Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) a WindTre. Successivamente è tornato a Vodafone nel 2021 per approdare poi a TIM dall’anno prossimo.
Ad oggi i clienti di PosteMobile possono navigare sulla rete di Vodafone in 4G+ fino a 300 Mbps in download con una copertura del 99% del territorio italiano. In ogni momento è comunque possibile passare al 5G senza cambiare tariffa e navigare fino a 2 Gbps in download in tutte le principali città italiane con l’attivazione dell’Opzione 5G dal costo di 3 euro al mese.
TIM invece permette ai suoi clienti di navigare in 5G fino a 250 Mbps in download ma per coloro che hanno attivo il servizio 5G Ultra la velocità arriva fino a 2 Gbps in download e 300 Mbps in upload con accesso prioritario alla rete in tutte le principali città e località turistiche nel Paese. L’opzione 5G Ultra se non già inclusa nell’offerta costa 5 euro al mese ma i primi 3 mesi sono gratis.
PosteMobile e TIM hanno comunque progetti molto ambiziosi per la loro collaborazione come anticipato da Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane. Le due aziende hanno infatti intenzione di dedicarsi non solo alla telefonia mobile ma anche in altri campi come finanza, assicurazioni, pagamenti digitali ed energia.
Nei prossimi mesi dovrebbero quindi arrivare maggiori informazioni sulla migrazione dei clienti di PosteMobile alla rete di TIM sia per quanto riguarda il lato tecnico sia per le tempistiche. Non si escludono poi comunicazioni ufficiali in merito al lancio di offerte 5G e lo sviluppo di pacchetti integrati che comprendano servizi di telefonia, pagamenti ed energia.
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