Poste entra in TIM: cosa cambia per gli utenti PosteMobile

Poste entra in TIM e già si parla del cambio di rete di parte di PosteMobile, che al momento si appoggia a Vodafone. Scopri cosa cambia per i clienti dell'operatore low cost

In 30 sec.
Cosa cambia dopo la partecipazione di Poste Italiane in TIM: le ultime novità di febbraio 2025
  1. Poste Italiane ha acquistato il 9,81% di TIM pagando in contanti e con il 3,87% in azioni di Nexi
  2. I clienti di PosteMobile potrebbero migrare dalla rete di Vodafone a quella di TIM
Poste entra in TIM: cosa cambia per gli utenti PosteMobile

Poste Italiane era tra i soggetti papabili per l’acquisizione di TIM insieme ad Iliad e il fondo fondo CVC Capital Partners e Apax. Alla fine l’azienda controllata da Cassa Depositi e Prestiti e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha acquistato una parte delle quote della telco. L’operatore potrebbe avere un effetto anche sui clienti di PosteMobile, che potrebbero essere migrati sulla rete di TIM.

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Poste entra in TIM: i dettagli dell’accordo

Nel dettaglio Poste Italiane ha comprato il 9,81% di TIM pagando in contanti e il 3,87% in azioni di Nexi, il sistema di servizi interbancari di cui Cassa Depositi e Prestiti già detiene il 14,46%.

L’operazione rientra in una strategia da parte dello Stato per frenare la possibile acquisizione dell’operatore da parte di Iliad. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento di giovedì al Senato aveva detto a proposito della possibile scalata dell’azienda francese in TIM che “quello che fa e farà sempre il Ministero, in qualsiasi partita, nell’ambito delle telecomunicazioni e in ogni settore coperto dal golden power, è tutelare l’interesse nazionale attraverso gli strumenti consentiti con il golden power“. Queste dichiarazioni avevano provocato un crollo in borsa delle azioni dell’ex monopolista nel campo delle telecomunicazioni (- 7.59%).

Secondo quanto afferma il Sole24Ore, Poste Italiane verserà a Cassa Depositi e Prestiti poco meno di 180 milioni di euro per completare il passaggio tra le partecipazioni in TIM e Nexi.

Casse Depositi e Prestiti ha motivato invece così l’operazione: “Il Gruppo Cdp aumenta la propria quota in Nexi dall’attuale 14,46% al 18,25% complessivo, rafforzando così il sostegno alla strategia industriale di un’azienda protagonista in Europa nell’infrastruttura dei pagamenti digitali, che sin dalla sua nascita quattro anni fa ha avuto Cassa al suo fianco“.

PosteMobile può cambiare rete di appoggio

A seguito della partecipazione di Poste Italiane in TIM, già si comincia a parlare di un possibile passaggio di PosteMobile, l’operatore virtuale controllato attraverso Postepay S.p.A, dalla rete di telefonia mobile di Vodafone a quella di TIM.

In una nota di Poste Italiane si afferma che l’acquisizione del 9,81% dell’operatore di rete fissa e mobile “abilita l’evoluzione dei rapporti commerciali tra TIM e Poste Italiane“. “A tal riguardo – continua  – è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi per l’accesso di Postepay, società interamente controllata da Poste Italiane, all’infrastruttura di rete mobile di TIM“.

Attualmente l’operatore low cost opera come un Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) ma in passato ha cambiato spesso fornitore di rete. Inizialmente si appoggiava a quella di Vodafone come ESP MVNO (Enhanced Service Provider – MVNO) per poi passare a quella di WindTre come Full MVNO. PosteMobile poi è tornata con Vodafone sottoscrivendo un’accordo con scadenza nel 2028, salvo eventuali modifiche.

Qualche giorno fa TIM in una conferenza agli investitori aveva annunciato che nel 2026 scadrà invece il contratto che permette a Fastweb Mobile di utilizzare la sua rete mobile per le SIM. A seguito dell’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom, il colosso svizzero delle telecomunicazioni che detiene anche il marchio di Fastweb, i clienti di Fastweb Mobile verranno progressivamente migrati verso l’infrastruttura di Vodafone. Nonostante la nascita del nuovo operatore Fastweb + Vodafone, i due marchi continueranno ad operatore in autonomia ancora per qualche anno.

TIM però ha dichiarato di essere in trattativa per aprire l’utilizzo della sua rete ad altri operatori virtuali e compensare così la perdita di Fastweb Mobile. Poste Italiane ha quindi confermato le negoziazioni per il passaggio di PosteMobile a TIM ma se ci saranno modifiche contrattuali per i clienti dell’operatore low cost è ancora presto per dirlo. Molto dipenderà infatti dalle trattative tra le due aziende. In ogni caso non sarà richiesto il cambio della SIM per accedere alla rete di TIM. I clienti di PosteMobile possono quindi stare tranquilli.

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Matteo Testa
Esperto in Telecomunicazioni, telefonia e Pay TV
Iscritto all’albo dei giornalisti dal 2014, ha iniziato a lavorare presso testate online nell'ambito informatico e della tecnologia come DataManager.it e YouTech, oltre a SOStariffe.it. Attualmente è editor per SOStariffe.it e per il quotidiano Affaritaliani.it, dove si occupa di innovazione tecnologica, nuove tendenze digitali e soluzioni per il risparmio energetico