Pagamenti digitali in tilt: cosa fare in questi casi

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Pagamenti digitali in tilt in Italia nei giorni del Black Friday per i lavori a una tubatura del gas che ha danneggiato i cavi dei circuiti per le transazioni con moneta elettronica. Problema risolto. Ma che cosa fare in questi casi? Ecco alcuni consigli utili. E come trovare una carta di credito conveniente a dicembre 2024 sul comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Pagamenti digitali in tilt a causa di un disservizio, cos’è accaduto e cosa fare in questi casi:
  • Blackout dei pagamenti elettronici in Italia con POS e Bancomat nel Black Friday
  • I lavori a una tubatura del gas hanno danneggiato i cavi del circuito di pagamento 
  • Problema risolto, ma avere dei contanti a portata di mano può essere utile
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Pagamenti digitali in tilt: cosa fare in questi casi

Pagamenti digitali in tilt nei giorni dei super sconti del Black Friday in tutta Italia, con i consumatori impossibilitati a pagare gli acquisti con carta di credito, di debito o prepagata, così come di prelevare contanti da uno sportello ATM.

Per due giorni, il 28 e 29 novembre, in Italia e in parte anche in Europa c’è stato il blackout dei pagamenti digitali. La causa? Durante i lavori ad alcune tubature del gas in Svizzera sono stati danneggiati i cavi di fibra ottica di due operatori di rete fornitori di Worldline, la società francese che fornisce servizi a numerosi circuiti di pagamento: Nexi, Visa, Mastercard, Bancomat e Pagobancomat. Per fortuna, poi il problema è stato risolto, ma i disservizi sono stati numerosi. 

Se, intanto, stai cercando una carta di pagamento vantaggiosa, puoi affidarti al comparatore di SOStariffe.it che mette a confronto le offerte più convenienti tra le banche partner a dicembre 2024. Per saperne di più, premi il bottone verde qui sotto:

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Pagamenti digitali in tilt: problema risolto, ma si va verso le azioni legali

PAGAMENTI DIGITALI IN TILT: COS’È ACCADUTO
1 Dal mattino di giovedì 28/11/2024 alla sera di venerdì 29/11/2024 c’è stato il blackout dei pagamenti digitali in Italia
2 Il disservizio ha riguardato i circuiti di pagamenti di:

  • Pagobancomat
  • Bancomat
  • Nexi
  • Visa
  • Mastercard
3 A causare lo stop dei pagamenti elettronici è stata, durante i lavori a una tubatura del gas casa,la rottura dei cavi di rete in Svizzera di un fornitore di Worldline, la società dei data center a cui si appoggiano i circuiti di pagamento
4 Da venerdì 29/11/2024 il problema è stato risolto. Ma ora Confesercenti e il circuito Nexi minacciano azioni legali per un risarcimento danni

La corsa agli acquisti del Black Friday ha subito per due giorni un brusco stop a causa dei pagamenti digitali in tilt. Per i consumatori è stato letteralmente un “venerdì nero”, non avendo la possibilità né di pagare e né di prelevare contanti con:

  • carta di credito;
  • carta di debito;
  • carta prepagata.

A causare il grave disservizio è stata la rottura dei cavi di rete di un fornitore terzo ai datacenter di Worldline, la fintech francese che gestisce i principali circuiti di pagamento. Durante i lavori ad alcune tubature del gas in Svizzera, sono stati spezzati i cavi di fibra ottica, con il risultato che il sistema dei pagamenti elettronici si è fermato all’improvviso.  Stop forzato per i circuiti di pagamento di:

  • Visa;
  • Mastercard;
  • Pagobancomat;
  • Nexi;
  • Bancomat.

I disagi sono stati registrati soprattutto in Italia, ma in misura minore anche in Svizzera e in Germania. Poi il guasto è stato riparato, il problema risolto e a iniziare dalla serata di venerdì 29 novembre 2024 la situazione è tornata lentamente alla normalità. 

Ma ora sia il circuito Nexi che Confesercenti valutano l’ipotesi di avviare azioni legali per chiedere un risarcimento danni, considerato che i pagamenti digitali in tilt nei due giorni clou della settimana del Black Friday avrebbero provocato, stando a una prima stima, un mancato incasso pari ad almeno 100 milioni di euro per i commercianti.

Pagamenti digitali in tilt: alcuni consigli utili su cosa fare in questi casi

Di fronte a un blackout dei pagamenti digitali come quello accaduto il 28 e 29 novembre, non c’è migliore soluzione che avere nel portafoglio il classico contante. Banconote, probabilmente, mai state così importanti e ricercate come in quei due giorni di stop del “denaro elettronico”.

L’alternativa era il ricorso a un altro strumento di pagamento ormai avviato sul viale del tramonto: l’assegno cartaceo. Ormai sono rimasti davvero in pochissimi a utilizzarlo per pagare i propri acquisti. Talmente poco usato, che ci sono banche che non includono più tra i prodotti abbinati al conto corrente il tradizionale libretto degli assegni. 

Altra soluzione possibile il bonifico bancario, meglio se istantaneo, così la transazione avviene in tempo reale, in massimo 10 secondi, con il passaggio del denaro dal conto del mittente a quello del beneficiario. 

Il bonifico istantaneo SEPA è una formula di pagamento che, grazie anche alle nuove regole europee, che entreranno in vigore nel 2025, sarà destinato ad avere una maggiore diffusione in Italia e nell’Ue, anche perché le banche non potranno più applicare commissioni più alte sul bonifico istantaneo rispetto al bonifico ordinario in area SEPA. 

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.