Il Cashback di Stato ritorna nel 2025? La proposta PD in Legge di Bilancio

di

Il Cashback di Stato potrebbe tornare nel 2025. Il rimborso sarebbe fino a un massimo di 200 euro per i pagamenti digitali. La proposta arriva dal PD in un emendamento alla legge di Bilancio in discussione in Parlamento. E per trovare un’offerta carta di credito conveniente, affidati a SOStariffe.it.

In 30 sec.
Il ritorno del Cashback di Stato nel 2025? La proposta del PD nella prossima Finanziaria:
  1. Rimborso fino a un massimo di 200 euro per chi effettui pagamenti digitali
  2. Il partito di opposizione avanza la richiesta in un emendamento alla legge di Bilancio 2025
  3. Il Caskback di Stato valido solo per i cittadini e non per imprese e liberi professionisti
  4. Con SOStariffe.it, trova le offerte carte di credito convenienti di dicembre 2024
Il Cashback di Stato ritorna nel 2025? La proposta PD in Legge di Bilancio

Il ritorno del Cashback di Stato potrebbe avvenire nel 2025. Dopo l’esperienza del 2021 e la conseguente sospensione nel 2022, in piena emergenza pandemia e lockdown, la misura potrebbe essere reintrodotta se il Parlamento approverà l’emendamento presentato dal PD alla legge Finanziaria del prossimo anno. 

La proposta del partito di opposizione prevede un rimborso sul conto corrente fino a un massimo 200 euro una volta l’anno con pagamento digitale degli acquisti. L’obiettivo è di stimolare i consumi, diminuire l’uso del contante e aumentare la lotta all’evasione fiscale grazie alla tracciabilità dei pagamenti elettronici.

Prima di scoprire maggiori dettagli su questa modifica alla Manovra 2025 avanzata dal PD, se sei alla ricerca di una carta di credito conveniente a dicembre 2024, il comparatore di SOStariffe.it, con il confronto delle offerte, ti permette di trovare la soluzione più vantaggiosa tra le banche partner. Per saperne di più, premi il pulsante verde qui sotto:

CONFRONTA LE CARTE DI CREDITO »

Cashback di Stato: cosa prevede la proposta del PD a dicembre 2024

CASHBACK DI STATO IN PILLOLE
1 Il PD ha presentato un emendamento alla prossima legge di Bilancio per chiedere l’introduzione del Cashback di Stato
2 La proposta prevede fino a un massimo di 200 € di rimborso per i pagamenti digitali per gli acquisti
3 L’ammontare del rimborso sarà così calcolato:

  • pari al 10% dell’importo per transazioni fino a 200 €
  • o pari a 20 € per transazioni pari o superiori a 200 €
4 Il Cashback di Stato è riservato ai consumatori. Sono esclusi i liberi professionisti e le imprese

Anzitutto una premessa: il cashback è un rimborso che consente di ricevere una percentuale degli importi spesi per i propri acquisti pagati con carta di credito, di debito o prepagata.

Per incentivare la transizione digitale e contrastare il sommerso, il Cashback di Stato è già stata una misura attiva nel nostro Paese, dal 1° gennaio al 30 giugno 2021. Questo provvedimento era uno dei pilastri del più ampio Piano Italia Cashless. Ma l’iniziativa fu poi sospesa nel 2022.

Adesso il PD, con l’emendamento 9.01, chiede di modificare il testo della legge di Bilancio affinché “a decorrere dall’anno 2025, le persone fisiche maggiorenni residenti nel territorio dello Stato, che effettuano, esclusivamente attraverso strumenti che consentano il pagamento elettronico, acquisti di beni o servizi, fuori dall’esercizio di attività di impresa, arte o professione hanno diritto ad un rimborso in denaro (Cashback)”, scrivono i parlamentari della forza politica di opposizione nel testo della loro proposta. 

Il PD chiede inoltre che i rimborsi frutto del Cashback di Stato non concorrano “a formare il reddito del percipiente per l’intero ammontare corrisposto nel periodo d’imposta e non sono assoggettati ad alcun prelievo erariale”.

In dettaglio, la proposta è di un rimborso massimo in ciascun anno di 200 euro. L’ammontare del rimborso è pari alla somma dei rimborsi sulle singole transazioni che sono:

  • pari al 10% dell’importo per transazioni fino a 200 euro;
  • o pari a 20 euro per transazioni pari o superiori a 200 euro.

Il PD ha calcolato che per finanziare il Cashback di Stato siano necessari fondi per un totale di 1,2 miliardi di euro all’anno.

Cashback di Stato: come funziona il rimborso delle spese pagate con carta 

Nel suo emendamento alla legge Finanziaria, il PD chiede che per il Cashback di Stato sia creata una piattaforma web ad hoc, gestita dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Su questo portale online:

  • gli utenti che vorranno beneficiare della misura, potranno iscriversi;
  • forniranno il codice IBAN del conto corrente sul quale riceveranno il rimborso;
  • indicheranno le carte di pagamento che useranno per le transazioni;
  • le transazioni saranno conteggiate in automatico con i dati trasmessi dai POS;
  • non servirà caricare manualmente sulla piattaforma web né scontrini, né ricevute di pagamento.
Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.