Il futuro del Bonus caldaie è ancora tutto da scrivere. La Manovra 2025, attesa nell’Aula di Montecitorio il prossimo 16 dicembre, potrebbe infatti introdurre una stretta alle detrazioni fiscali per l’acquisto di impianti di climatizzazione invernale con caldaie che utilizzano il gas come unico combustibile.
La richiesta del giro di vite è contenuta in un emendamento al disegno di legge di Bilancio presentato, tra gli altri, dai deputati di Forza Italia, Roberto Pella e Francesco Cannizzaro e di Fratelli d’Italia, Lucrezia Mantovani. Un altro emendamento con la medesima richiesta è firmato da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle.
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Bonus caldaie e la mannaia che incombe: le novità a dicembre 2024
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INCENTIVI CALDAIA: COSA SAPERE A DICEMBRE 2024 |
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Un doppio emendamento alla Manovra 2025 chiede che non sia più incentivato con l’Ecobonus l’acquisto di caldaie autonome alimentate solo a metano |
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La richiesta arriva dalla maggioranza (Forza Italia e Fratelli d’Italia) e dal Movimento 5 Stelle |
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L’obiettivo degli emendamenti è allinearsi alle prescrizioni della direttiva UE Case green |
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La Commissione Bilancio della Camera dovrebbe iniziare il voto degli emendamenti al disegno di Legge Bilancio 2025 da mercoledì 11/12/2024 |
Gli emendamenti di maggioranza e opposizione che hanno al centro il Bonus caldaie chiedono che siano esclusi dal perimetro degli interventi agevolati dall’Ecobonus, cioè la detrazione per le spese di riqualificazione energetica degli edifici, “gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili”.
In pratica, se questa duplice richiesta ottenesse il via libera dai due rami del Parlamento, dal 2025 arriverebbe uno stop agli sconti fiscali per l’installazione di caldaie autonome a gas.
Alla base degli emendamenti c’è la volontà di dar seguito alle prescrizioni contenute nella direttiva UE Case green, che vieta dal 2025 gli incentivi all’installazione di caldaie autonome che funzionano solo a metano, a meno che non siano parte di sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore).
Divieto dell’Europa che, però, non è contemplato nel testo del disegno di legge di Bilancio 2025 licenziato dal Consiglio dei ministri. Un’assenza che potrebbe esporre l’Italia a una “nuova possibile procedura di infrazione” dell’UE, come hanno rilevato le associazioni ambientaliste Arse, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e Wwf Italia, in una lettera spedita ai ministri dell’Economia, dell’Ambiente e degli Affari Europei.
Con l’approvazione degli emendamenti, invece, l’Italia si allineerebbe alle disposizioni UE sull’efficientamento energetico degli edifici, dirottando di conseguenza gli sconti fiscali sull’acquisto e installazione dei soli sistemi di riscaldamento ibridi.
Bonus caldaie e le agevolazioni attese nel 2025
In attesa di capire quale posizione prenderà sul Bonus caldaie la commissione Bilancio del Parlamento (il voto degli emendamenti dovrebbe iniziare mercoledì 11 dicembre 2024), ricordiamo che il testo della Finanziaria varato dal Consiglio dei ministri conferma, nel 2025, alcune detrazioni per acquisto caldaia dalla top efficienza. Ecco quali sono:
- Ecobonus: dall’anno prossimo questo incentivo per la riqualificazione energetica degli edifici scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per edifici diversi dall’abitazione principale. Fino al 31 dicembre 2024, invece, si può beneficiare di un’aliquota fino al 65% per l’acquisto di una caldaia a condensazione in classe energetica A combinata con sistemi di termoregolazione evoluti (come le valvole termostatiche);
- Bonus ristrutturazioni: la detrazione fiscale al 50% per un tetto massimo di spesa di 96mila euro resterà in vigore anche l’anno prossimo, ma solo per lavori di riqualificazione dell’abitazione principale. Per le seconde case, lo sconto fiscale scende al 36% per una spesa complessiva di 48mila euro. Tra gli interventi agevolabili col Bonus ristrutturazioni c’è anche la sostituzione della vecchia caldaia con modelli di climatizzazione ad alta efficienza, di classe energetica A;
- Superbonus 65%: nel 2025 è possibile usufruire anche del Superbonus (con l’aliquota che scende dall’attuale 70% al 65%) per sostituire la caldaia, un intervento che, nel caso dei condomini, è considerato un intervento “trainante”.