La società scandinava ha infatti annunciato nuovi licenziamenti dopo il taglio di 110 posizioni avvenuto lo scorso anno. Un ridimensionamento che gli analisti non hanno certamente accolto con grande sorpresa, e che sembra essere il frutto della caduta dei ricavi sulle licenze.
E così, la società, che attualmente impiega 670 persone dopo la cura dimagrante della fine dello scorso anno, si appresta a dare l’addio ad atre 260 persone, portando dunque il proprio organico a poco più di 400 risorse umane. Il tutto, nonostante il successo di Angry Birds 2, che ha collezionato ben 50 milioni di download in appena un mese di pubblicazioni, e nonostante rimanga inalterato il progetto di far uscire il film per il mese di maggio 2016.
Nel comunicato, l’azienda ha affermato che i licenziamenti valgono per l’intera organizzazione, con la sola esclusione di quelli che stanno lavorando alla produzione del film Angry Birds negli Stati Uniti e in Canada.
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“Questa è personalmente una decisione difficile. Tuttavia, è certo che una Rovio più snella e più agile è assolutamente necessaria per andare avanti e predisporre la società a nuovi successi in futuro – ha affermato nel comunicato il chief executive officer, Pekka Rantala – Lavoreremo per sostenere tutti i nostri dipendenti attraverso questo periodo di cambiamento”.
Rantala ha poi proseguito le proprie dichiarazioni ricordando come la crescita e il desiderio di Rovio di esplorare “nuove opportunità” di business nel corso degli ultimi anni sia stato eccezionale, e che come risultato siano state fatte “troppe cose”. Dunque, conclude il top manager di Rovio, “nella nostra condizione finanziaria attuale dobbiamo concentrarci su dove siamo al nostro meglio. Nella creazione di magnifiche esperienze di gioco, nella produzione di un film d’animazione sorprendente e deliziare i nostri tifosi con grandi prodotti”.
Ricordiamo che nel 2014 il fatturato Rovio – ovviamente ancora basato sul business delle app per Internet mobile – è calato del 9%, e il suo utile operativo è sceso del 74%.