- La "fame" di energia per l'AI rallenta la roadmap per la dismissione delle centrali a carbone
- È quanto rileva un articolo del quotidiano economico "Financial Times"
- Trova un preventivo fotovoltaico conveniente con il comparatore di SOStariffe.it
Abbandono carbone con il freno a mano tirato negli Stati Uniti a causa della “fame” di energia elettrica necessaria ad alimentare le tecnologie legate all’intelligenza artificiale. Lo rivela il Financial Times. Ecco cosa ha scoperto il quotidiano economico-finanziario britannico e come trovare un preventivo fotovoltaico vantaggioso a giugno 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.
L’artificial intelligence (AI) sta rallentando i piani per abbandono carbone negli Stati Uniti. Lo rivela il Financial Times, in un articolo dal titolo “US slows plans to retire coal-fired plants as power demand from AI surges”, pubblicato il 30 maggio 2024.
Secondo quanto riportato dal quotidiano economico-finanziario britannico, “l’impressionante domanda di elettricità necessaria per alimentare le tecnologie di nuova generazione sta costringendo gli Stati Uniti a fare affidamento sulla fonte di combustibile di ieri: il carbone”. Il risultato? Si stanno posticipando le date di “pensionamento” delle centrali elettriche a carbone, in netto contrasto con i target di decarbonizzazione fissati dalla Casa Bianca per un settore energetico privo di inquinamento da carbonio entro il 2035.
Prima di capire meglio l’impatto che l’intelligenza artificiale sta avendo sul fabbisogno elettrico in America e sulla transizione green, ricordiamo che se stai valutando di dotare la tua casa di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica pulita, puoi fare affidamento sul comparatore di SOStariffe.it per pannelli fotovoltaici, accessibile cliccando sul link qui sotto.
CALCOLA IL TUO PREVENTIVO FOTOVOLTAICO »
Questo strumento, che è gratuito, ti permette di ottenere una classifica dei migliori preventivi fotovoltaico tra quelli proposti dai partner di SOStariffe.it a giugno 2024. Inserendo solo poche informazioni (senza alcun impegno alla scelta), il comparatore è in grado di restituire un elenco con le soluzioni più adatte alle tue esigenze. I dati da inserire nel tool di SOStariffe.it sono relativi al luogo in cui intendi installare il dispositivo, la tipologia del prodotto stesso e il fabbisogno energetico della tua famiglia.
| ABBANDONO CARBONE A RILENTO NEGLI USA: I FATTI | |
| 1 | Un articolo pubblicato sul Financial Times rileva che gli Stati Uniti stanno rallentando la dismissione delle centrali a carbone |
| 2 | Alla base di questa mossa c’è l’elevata domanda di energia elettrica necessaria per alimentare le tecnologie basate sull’AI |
| 3 | Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, l’applicazione ChatGPT utilizza quasi 10 volte l’elettricità di Google Search |
| 4 | Uno studio di Electric Power Research Institute stima che i data center assorbiranno il 9% della domanda di energia elettrica in USA |
L’articolo pubblicato sul Financial Times spiega che le nuove tecnologie necessarie per garantire agli Stati Uniti la leadership nel settore dell’intelligenza artificiale stanno causando “una crescita senza precedenti della domanda di energia elettrica”, costringendo di fatto il Paese a rallentare la tabella di marcia inizialmente prevista per la dismissione delle centrali a carbone nell’ottica di mantenere l’attuale capacità elettrica in funzione.
Infatti, come riporta il maggior quotidiano economico-finanziario internazionale, “l’Agenzia internazionale dell’energia stima che l’applicazione di intelligenza artificiale ChatGPT utilizzi quasi 10 volte l’elettricità di Google Search”.
Tra gli operatori americani che stanno rallentando le date per abbandono carbone c’è Alliant Energy che, come riferisce il Financial Times, “ha ritardato i piani di conversione a gas della sua centrale a carbone del Wisconsin dal 2025 al 2028”. Anche FirstEnergy, un altro operatore di rilievo in questo comparto, aveva fatto sapere a inizio 2024 di “voler abbandonare l’obiettivo del 2030 di eliminare gradualmente il carbone”, si legge nell’articolo.
Secondo le fonti citate dall’articolo, la “fame” di energia elettrica legate ai data center e all’AI negli Stati Uniti è destinata ad aumentare in futuro. Tanto che, secondo uno studio pubblicato dall’Electric Power Research Institute, i data center assorbiranno ben il 9% della domanda di energia elettrica degli Stati Uniti entro il 2030, “più del doppio dei livelli attuali” assicura il Financial Times.