Nuovo allarme truffe conto corrente: con due semplici telefonate, a un uomo di 60 anni di Genova hanno rubato 39mila euro. La vicenda è accaduta a metà novembre 2024. Lo hanno raggirato con due chiamate da numeri reali (la locale stazione dei carabinieri e la sua banca), ma clonati da cyber criminali.
Il malcapitato ha ricevuto una prima telefonata da un finto maresciallo dell’Arma, il quale avvertiva la vittima di una frode in corso sul suo conto bancario. Pochi minuti dopo, ha ricevuto una seconda telefonata: stavolta dalla banca, dove l’uomo ha il conto corrente.Â
Un fantomatico addetto alla sicurezza chiedeva al 60enne di spostare immediatamente i suoi soldi su un altro conto corrente più sicuro e chiedevano che l’operazione fosse eseguita rapidamente per non rischiare di perdere il proprio denaro. Risultato? Tramite home banking ha girato i propri risparmi sul conto indicato dai delinquenti e i suoi soldi sono svaniti nel nulla. Il 60enne ha sporto denuncia, quando si è accorto che il denaro gli è stato trafugato.Â
Prima di esaminare nel dettaglio questa nuova tecnica dello spoofing che svuota i conti correnti e come difendersi dalle truffe bancarie, c’è da notare che, con il comparatore di SOStariffe.it, puoi trovare le offerte conto corrente più convenienti tra le banche partner a novembre 2024. Questo tool digitale e gratuito confronta le varie soluzioni per aprire un conto bancario. Alternative che facciano risparmiare sulle spese fisse di gestione e sulle commissioni, oltre a garantire elevati standard di sicurezza Per avere una panoramica delle proposte di novembre 2024, clicca sul pulsante verde qui di seguito:
CONFRONTA I CONTI CORRENTI »
Truffe conto corrente con lo spoofing: cos’è e come funziona
|
LE DOMANDE |
LE RISPOSTE |
|
Che cosa si intende per spoofing? |
Lo spoofing è un tipo di attacco informatico che impiega in varie maniere la falsificazione dell’identità (spoof) per ingannare le vittime e sottrarre dati personali, bancari e rubare soldi |
|
Cosa fare in caso di spoofing telefonico? |
- Non fornire mai i propri dati personali e bancari
- Chiamare e segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine
|
|
Chi fa spoofing telefonico? |
I truffatori che ricorrono a questa tecnica sono spesso cyber criminali (hacker) che utilizzano l’intelligenza artificiale per clonare i numeri di telefono di enti realmente esistenti |
Grazie all’intelligenza artificiale, clonare numeri di telefono, e-mail o siti web sta diventando più semplice. Come è successo a Genova, dove il piccolo risparmiatore di 60 anni è stato derubato dei suoi soldi da due finte telefonate da due numeri realmente esistenti.
Questa tecnica è nota come spoofing. Un termine inglese che deriva da spoof, ossia qualcuno che assume una falsa identità per ingannare una persona. In questo specifico caso, in ambito informatico un cyber criminale finge di essere un’entità diversa da quella reale, spesso clonando un numero di telefono reale. Chiama dicendo di essere:
- la banca;
- l’ufficio postale;
- la compagnia che fornisce luce e gas;
- le forze dell’ordine.
L’obiettivo è di ingannare la vittima, estorcendogli informazioni personali e dati bancari, chiedendogli di eseguire operazioni finanziarie via telefono o tramite Internet. Lo scopo è di rubare del denaro dal conto corrente o dalla carta di credito. Di solito, è richiesto di eseguire un bonifico bancario indirizzato verso una carta di credito prepagata virtuale dotata di codice IBAN.
Questa tecnica è ben nota anche alle forze dell’ordine. Spiega il sito Internet dei carabinieri: “Il truffatore contatta la vittima attraverso un finto call center utilizzando, grazie ad appositi programmi informatici, numeri di telefono corrispondenti ai numeri verdi degli istituti bancari. Carpita la fiducia della vittima e ottenute le credenziali di accesso al conto corrente, procede a spostare il denaro su appositi conti dotati di carte virtuali“.
Truffe conto corrente: come difenderti e proteggere i tuoi soldi
Sia le forze dell’ordine, sia le banche consigliano ai cittadini, soprattutto gli anziani, di non comunicare mai al telefono;Â
- le proprie informazioni personali (nome, cognome, codice fiscale, data di nascita, luogo di residenza);
- i propri dati bancari (codice IBAN del conto corrente, numero della carta di credito, PIN, credenziali per l’home banking).
Piuttosto, limitate la “confidenza” al telefono. In ogni caso, quando persone che non conoscete vi chiedono denaro tramite una telefonata, meglio chiudere la chiamata e contattare il numero unico di emergenza 112.
Alla luce della vicenda accaduta a Genova a novembre 2024, anche quando compare un numero di telefono noto o che si conosce, prima di procedere con un’operazione bancaria o di comunicare i propri dati, è consigliabile telefonare alla propria banca per verificare che la chiamata ricevuta in precedenza sia veramente partita dai loro uffici e non si tratti invece di un malintenzionato deciso a mettere a segno una frode per rubare dei soldi dal conto corrente o dalla carta di credito.