L’obiettivo delle rinnovabili al 100% è ancora molto lontano ma alcuni Paesi europei sono più avanti rispetto ad altri. La Spagna, ad esempio, è uno dei Paesi che sta investendo maggiormente nella transizione energetica all’interno dell’area Ue.
Il settore energetico spagnolo punta forte sul fotovoltaico oltre che sull’eolico e sull’idroelettrico con l’obiettivo di sostenere la diffusione delle rinnovabili e ridurre, progressivamente, il ricorso ai combustibili fossili, portando avanti un ambizioso programma di rinnovamento per tutto il Paese.
Il blackout dei giorni scorsi, che potrebbe essere legato (almeno in parte) proprio alle rinnovabili, ha fatto passare in secondo piano un importante traguardo per il sistema energetico spagnolo, chiaramente finito sotto accusa per lo stop all’erogazione di energia elettrica.
Lo scorso 16 aprile 2025, infatti, è stata una data storica per il Paese: nel corso di un giorno feriale, infatti, l’intera domanda energetica è stata soddisfatta da fonti rinnovabili. Il dato conferma il buon lavoro della Spagna che è riuscita a ridurre le bollette grazie alle rinnovabili.
Ricordiamo che anche i cittadini privati possono contribuire a sostenere la diffusione delle rinnovabili. Uno dei modi per portare avanti quest’obiettivo è rappresentando dal fotovoltaico domestico. Chi può realizzare un impianto di questo tipo, infatti, ha la possibilità di produrre l’energia elettrica in casa e, quindi, ridurre il prelievo dalla rete, con vantaggi economici nel lungo periodo.
Per scoprire quanto costa un impianto fotovoltaico è possibile calcolare un preventivo gratuito e senza impegno tramite SOStariffe.it. Basta accedere alla sezione dedicata del comparatore, premendo sul box qui di sotto, e seguire poi la procedura guidata. In pochi secondi è possibile ottenere una stima dei costi di realizzazione.
Richiedi qui un preventivo per il fotovoltaico»
Il record della Spagna
Come confermato da Red Eléctrica, la società che gestisce la rete, il 16 aprile 2025 si è registrato un evento storico con una copertura completa della domanda elettrica da parte delle fonti rinnovabili. Il risultato è particolarmente rilevante in quanto è stato raggiunto in un giorno feriale (un mercoledì).
Il mix energetico è stato il seguente:
- eolico al 45,8%
- fotovoltaico al 27%
- idroelettrico al 23,1%
- altre fonti rinnovabili al 4,1%
Con le giuste condizioni climatiche, necessarie per poter garantire la massima resa delle principali fonti rinnovabili, è possibile, quindi, coprire buona parte della domanda di energia elettrica di un Paese. La conferma in tal senso arriva anche dai dati di produzione annuale della Spagna.
Nel corso del 2024, ricordiamo, il 54% dell’energia elettrica prodotta in Spagna è stato ottenuto da fonti rinnovabili. Si tratta di un ottimo risultato, ben superiore alla media Ue, pari al 47,4%.Da segnalare, inoltre, che la Spagna è molto avanti rispetto all’Italia per quanto riguarda la quota di elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Il nostro Paese, infatti, si è fermato al 41,2% nel corso del 2024.
Cosa riserverà il futuro
Il blackout registrato nei giorni scorsi è, sicuramente, un evento da analizzare, anche perché potrebbe essere legato a doppio filo al funzionamento del sistema elettrico nazionale spagnolo, sempre più legato alle rinnovabili.
A prescindere da quest’evento, che molto difficilmente si ripeterà in futuro, la Spagna ha in programma nuovi investimenti nel settore delle rinnovabili che mirano a sostenere un programma di trasformazione già iniziato da tempo.
L’obiettivo delle rinnovabili al 100% è, chiaramente, ancora lontano ma il 50% di quota annua, sul totale dell’elettricità prodotta, è molto vicino e potrebbe essere raggiunto già quest’anno, in base anche alle condizioni climatiche durante l’estate.
Per il prossimo futuro, la Spagna continuerà a puntare sulle rinnovabili, per crescere ancora e continuare la sua trasformazione energetica. Anche le infrastrutture (per prevenire nuovi blackout) dovranno essere aggiornate. La transizione verso un futuro sostenibile, però, è già iniziata e non si torna indietro.
Naturalmente, lo sviluppo delle rinnovabili in Spagna andrà valutato mese dopo mese, soprattutto dopo il caso del blackout di fine aprile. La crescita, in ogni caso, sarà inevitabile e le scelte fatte dalle Autorità spagnole potrebbero essere un esempio anche per l’Italia che ha bisogno di crescere per avvicinarsi alla media Ue per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili. Maggiori dettagli in merito arriveranno nel corso del prossimo futuro.