Pulizia e manutenzione pannelli fotovoltaici: ecco come fare

Per assicurare un adeguato risparmio energetico tramite un impianto fotovoltaico, i pannelli solari devono trovarsi sempre in condizioni ottimali; con il passare del tempo, però, sulla loro superficie si depositano sporco, inquinamento, polline, diminuendo le performance dell’intero sistema. Ecco perché è necessario occuparsi con regolarità della pulizia dei singoli moduli con operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Pulizia e manutenzione pannelli fotovoltaici: ecco come fare

Perché effettuare la manutenzione dei pannelli solari

La manutenzione dei pannelli fotovoltaici è una condizione indispensabile affinché tutto funzioni come dovrebbe quando si ha montato sul tetto un impianto a energia solare. Questo dispositivo, infatti, deve poter assorbire le radiazioni solari in modo ottimale, altrimenti il rischio è quello di avere un rendimento decisamente al di sotto delle aspettative, che si traduce in un numero superiori di anni per rientrare dall’investimento effettuato e un risparmio sulla bolletta dell’energia minore rispetto a quanto possibile.

Bisogna ricordare, infatti, che una volta sborsata la somma per l’installazione di impianto fotovoltaico – circa 6.000 euro di spesa per un impianto tradizionale da 3 kW, 10-12.000 euro se si aggiungono le batterie per creare un sistema ad accumulo – non si può pensare di non dover fare più nulla per trent’anni o fino all’esaurimento della vita dei pannelli; pulirli con regolarità rimuovendo sporco e polvere, controllare l’inverter, verificare il buono stato delle batterie per lo stoccaggio è infatti indispensabile. Da non dimenticare poi l’aspetto della sicurezza, perché un impianto trascurato rischia di dare vita a guasti anche molto pericolosi.

Per sapere quando intervenire, al di là della manutenzione ordinaria, i sempre più sofisticati dispositivi di monitoraggio dei pannelli sono un aiuto prezioso, perché ci permettono di avere sempre sotto controllo la quantità di energia prodotta dall’impianto, la qualità dell’irraggiamento e la temperatura generata: qualora qualcuna di queste variabili si attestasse su valori anomali, sarà il caso di intervenire prontamente al fine di eliminarne le cause. Anche i controlli visivi possono essere utili, perché i danni sulla superfici cristallina dei moduli possono essere visti anche a occhio nudo.
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Le operazioni per la pulizia dei pannelli

Per prima cosa, la pulizia del pannelli fotovoltaici va effettuata per garantire la rimozione di tutte quelle sostanze che possono ricoprire il modulo solare, limitando così l’esposizione all’irraggiamento; la semplice pioggia infatti non basta a togliere tutto lo sporco, e anzi (nel caso di «pioggia rossa» con sabbia sahariana, come accade in molte zone costiere d’Italia) rischia di peggiorare la situazione. Di solito, questo genere di manutenzione viene effettuata a ogni stagione.

Nella maggior parte dei casi, acqua corrente e una spugna – assolutamente non abrasiva, per evitare di rovinare i delicati pannelli – sono sufficienti per togliere lo sporco, ma ci sono situazioni nelle quali è consigliabile un approccio più deciso, soprattutto quando si vedono incrostazioni dovute a smog, fuliggine, calcare, guano e altri residui organici: in questo caso è bene fare affidamento su un buon detergente antistatico, che forma anche una leggera pellicola protettiva in grado di proteggere i pannelli dallo sporco. 

Una volta terminata la pulizia bisogna accertarsi di non aver lasciato aloni, perché anche questi possono limitare l’irraggiamento. Installare piccole antenne in plastica sulla parte alta dei moduli fotovoltaici, infine, limita la possibilità che gli uccelli possano lasciare residui organici.

Se per la pulizia stagionale il fai da te, di norma, è una soluzione fattibile, ogni 2 o 3 anni è meglio affidarsi a una ditta specializzata per una pulizia più accurata dei pannelli. Esistono perfino degli speciali robot che si occupano di pulire molto rapidamente la superficie del proprio impianto a energia solare, o più semplicemente dei dispositivi manuali, con braccio lungo fino a 20 metri, che consentono di effettuare la pulizia in autonomia senza essere presenti fisicamente sul tetto.

I controlli sui moduli solari e per il solare termico

La pulizia non esaurisce però gli interventi di manutenzione di cui è bene fare oggetto i pannelli solari. A intervalli regolari è auspicabile controllare gli inverter – che permettono il passaggio dalla corrente continua alla corrente alternata utilizzabile nelle nostre case – e i fusibili, le batterie, gli interruttori, i cavi e le relative connessioni. Anche in questo caso il consiglio è quello di affidarsi a personale specializzato, sia per una questione di efficienza che di sicurezza (ad esempio bisogna prendere le dovute precauzioni per il controllo del liquido antigelo).

La manutenzione di un impianto fotovoltaico affidata a una ditta professionale in genere ha un costo che si aggira intorno ai 100-150 euro, e spesso – ad esempio quando gli impianti sono collocati su un tetto non facile da raggiungere con la semplice scala – sono l’unica soluzione: questi specialisti infatti si affidano a piattaforme aeree da dove eseguono le pulizie, oltre a detergenti e prodotti specifici, tra cui anche l’acqua osmotica o deionizzata.

La manutenzione è ancora più preziosa (e complessa) per gli impianti di solare termico, che riguardano altri elementi come la portata del fluido termovettore, l’integrità del vaso di espansione e delle valvole di sfiato o di sicurezza, la miscela di acqua e antigelo presente nel circuito primario e così via.