Pompe di calore, crescita record in Italia nei prossimi 5 anni?

Le pompe di calore sono uno dei sistemi di riferimento per il futuro del settore energetico, anche in Italia, garantendo tanta efficienza e la possibilità di gestire, in modo ottimale, l'energia. Nel corso del prossimo futuro, nel nostro Paese, c'è la possibilità che si registri una crescita significativa delle pompe di calore. Ad anticipare questo trend è un nuovo studio che prova a stimare il modo in cui il mercato si evolverà nei prossimi anni. Scopriamo i dettagli completi in merito.

Pompe di calore, crescita record in Italia nei prossimi 5 anni?

A delineare quello che potrebbe essere il futuro delle pompe di calore in Italia è il report Pompe di calore in Italia: stato dell’arte e scenari futuri. Il documento è stato elaborato dal gruppo Energy&Strategy della School of Management – Politecnico di Milano su richiesta di RX Italy.

Questo report non è consultabile online (almeno al momento) ma i suoi contenuti sono stati diffusi dal magazine specializzato Qualenergia.it che descrive quello che potrebbe essere lo scenario di sviluppo futuro per il settore delle pompe di calore.

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Una crescita record per le pompe di calore

3 COSE DA SAPERE SULLE POMPE DI CALORE
1. In Italia si dovrebbe arrivare a circa 31 milioni di unità nel 2030
2. Per sostenere la crescita servono incentivi mirati, soprattutto dopo la fine del Superbonus
3. In Ue, nel corso del 2024, si è registrato un calo di vendite di pompe di calore

Le previsioni dell’indagine confermano una sostanziale accelerazione della diffusione delle pompe di calore. Secondo le stime, nel 2030 si dovrebbe raggiungere un valore di unità installate di 30,6-31,7 milioni. Quest’analisi descrive uno scenario migliore rispetto a quanto fatto dal PoliMi in base allo scenario Pniec a “politiche vigenti” (24,3 milioni) mentre sono lontani gli obiettivi fissati dall’Ue (35,9 milioni). Il dato tiene conto dei sistemi aria/aria e quelli idronici.

Ricordiamo che, in base alle dichiarazioni di Maurizio Marchesini, Presidente di Assoclima Associazione Costruttori Sistemi di Climatizzazione, lo scorso mese di ottobre, gli ultimi dati confermano che “in Italia sono già installati circa 22 milioni di pompe di calore elettriche, di cui 3,8 milioni rappresentano l’unico dispositivo di riscaldamento presente in abitazioni, uffici e attività commerciali”.

Secondo Vittorio Chiesa, direttore E&S Group, per sostenere la diffusione dei sistemi a pompa di calore è necessaria “l‘adozione di politiche mirate” in grado di sostenere queste tecnologie dal punto di vista della competitività economica, un aspetto fondamentale per il successo. Al momento, però, gli strumenti incentivanti “continuano ad avere un impatto oscillante sul mercato” a causa della “poca stabilità nel tempo” e della “poca chiarezza in merito all’applicabilità delle varie norma“.

Il mercato rallenta

Nel frattempo, il mercato delle pompe di calore in Ue sta rallentando con le vendite che hanno fatto segnare un calo del 23% nel corso del 2024 rispetto all’anno precedente, con una perdita di circa 600 mila unità (per un volume totale di 2 milioni di unità). Il calo più significativo  è quello della Germania (-48%) mentre la riduzione in Italia si attesta su valori nettamente inferiori (-5,4%). La perdita delle agevolazioni legate al Superbonus, inoltre, sono un ulteriore elemento che rallenta la diffusione delle pompe di calore, alle prese anche con altri fattori che ne limitano la diffusione, come il costo iniziale dell’investimento, ancora elevato, i prezzi dell’energia elevati oltre che una scarsa informazione sul tema.

Davide Raia
Esperto in Telecomunicazioni, Energia e Assicurazioni
Nato e cresciuto a Napoli, è specializzato nella realizzazione di contenuti relativi a tariffe energia, telefoniche e assicurative grazie al suo background formativo in ambito giornalistico e al suo lavoro in collaborazione con diverse importanti realtà editoriali italiane, come Libero Tecnologia, Sicurauto.it, Virgilio.it, Tomshw.it, Clubalfa.it, Key4biz.it e Cinquecolonne.it. Collabora attivamente con SOStariffe.it dal 2015, occupandosi della stesura di testi per il sito aziendale e per aziende partner. Contribuisce alla realizzazione di indagini di mercato dell’Osservatorio SOStariffe.it