Pagamenti digitali: Italia ancora fanalino di coda in Europa, crescono i prelievi

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Maglia nera all’Italia nei pagamenti digitali. Con 200 operazioni a testa nel 2023, siamo ultimi in Europa. Resiste l’amore degli italiani per le banconote: infatti aumentano i prelievi di contanti. Lo rivela la ricerca di Unimpresa. Scopri i dettagli e le offerte conto corrente vantaggiose di agosto 2024 su SOStariffe.it.

In 30 sec.
L’Italia è ultima in classifica nei pagamenti digitali in Europa. La fotografia scattata da Unimpresa:
  1. Solo 200 operazioni a testa con strumenti alternativi alle banconote in Italia nel 2023
  2. La media nell'area Euro è più alta ed pari a 370 operazioni pro-capite
  3. 1 miliardo di euro è il totale che ogni giorno si preleva in contanti agli ATM in Italia
  4. Scopri le migliori offerte conti correnti tra i partner di SOStariffe.it ad agosto 2024
Pagamenti digitali: Italia ancora fanalino di coda in Europa, crescono i prelievi

L’Italia è fanalino di coda nei pagamenti digitali in Europa. Con 200 operazioni pro capite nel 2023 siamo al di sotto della media europea di 370 operazioni. Sebbene siano in aumento bonifici e uso di carte di credito e debito nel nostro Paese, gli italiani continuano a preferire il contante per pagare gli acquisti. Lo dimostra la crescita dei prelievi di contanti dagli sportelli ATM: nel 2023 sono stati ritirati 360 miliardi di euro (di fatto 1 miliardo al giorno), 10 miliardi in più rispetto al 2022 e 18 miliardi in più rispetto al 2021. È quanto evidenzia la ricerca del Centro studi di Unimpresa, l’Unione nazionale di imprese. 

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Pagamenti digitali: Italia ultima in classifica nell’Eurozona

La media nell’area Euro è di 370 operazioni pro capite. In Italia è di 200 operazioni a testa (199,5 per la precisione). I pagamenti digitali non piacciano agli italiani, anche se sono in aumento rispetto al passato. Siamo ultimi nella classifica europea per i pagamenti cashless, ossia eseguiti senza l’uso di contanti. Insufficiente l’uso di bonifici, carte di credito, di debito o prepagate, o assegni. Preferiamo ancora il contante.

La ricerca di Unimpresa non fa sconti al nostro Paese. Nei pagamenti digitali siamo il fanalino di coda nell’Eurozona: l’Italia è la nazione con il minore utilizzo di strumenti di pagamento alternativi al contante. In Francia, il numero totale di operazioni è di 424, più del doppio rispetto all’Italia. Anche la Germania ci supera, con un totale di 328,8 operazioni. In Spagna, il totale delle operazioni pro-capite è di 289,5. Se guardiamo al di là di queste grandi economie, la Lituania mostra numeri straordinariamente alti, con 1.041 operazioni per cittadino. In Lussemburgo, la media pro-capite per bonifici e transazioni digitali è addirittura pari a 8.738.

La coesistenza tra denaro contante e strumenti di pagamento digitali – dice il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferraraè un tema di grande rilevanza nell’odierno contesto economico e sociale. Il denaro contante rappresenta uno strumento di libertà individuale, offrendo la possibilità di effettuare transazioni senza lasciare tracce digitali”. 

Ferrara ritiene che pagare con le banconote preservi la privacy e permetta un controllo diretto sulle proprie finanze, senza dimenticare che è essenziale per tante persone: per esempio, gli anziani e coloro che hanno limitate competenze tecnologiche. 

Per il presidente di Unimpresa, però, è importante non fare l’equazione denaro contante uguale evasione fiscale: “Questa associazione non solo è ingiusta, ma rischia di stigmatizzare chi sceglie il contante per motivi legittimi e personali. La lotta all’evasione fiscale è un obiettivo fondamentale, ma essa deve essere condotta attraverso strumenti di controllo efficaci e politiche fiscali mirate, senza criminalizzare l’uso del contante, che resta un mezzo di pagamento perfettamente legale e legittimo”, spiega Ferrara.

Pagamenti digitali e contanti: crescono i prelievi agli sportelli ATM

Crescono i pagamenti con carte di credito, debito e prepagate, ma nel 2023 hanno registrato un boom i prelievi al bancomat: +10 miliardi di euro. Per il Centro studi di Unimpresa, la pandemia, dunque, non ha spazzato via il contante in Italia e le banconote sono ancora amate dagli italiani, tanto che 1 miliardo di euro al giorno è prelevato agli sportelli ATM:

  • nel 2021 i prelievi si erano attestati a quota 352 miliardi di euro:
  • nel 2022 il contante prelevato si è attestato a 350 miliardi di euro;
  • nel 2023 la cifra è salita a 360 miliardi, pari a 10 miliardi in più (+2%), incremento che sale a 18 miliardi rispetto al 2021.

I pagamenti digitali offrono indubbi vantaggi in termini di comodità e sicurezza – afferma ancora Ferrara -. Consentono transazioni rapide, spesso tracciabili, riducendo il rischio di furto o smarrimento del denaro. Tuttavia, è fondamentale che l’adozione di questi strumenti avvenga in modo volontario e consapevole, senza che venga imposto un abbandono forzato del contante. La scelta di come pagare dovrebbe essere lasciata agli individui, rispettando le loro preferenze e necessità”.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.