Cambio fornitore luce e gas antidoto contro il caro bolletta. Oltre a tagliare gli sprechi e ridurre i consumi, le famiglie sono sempre più propense a passare da una compagnia energetica a un’altra per inseguire la convenienza.
La tendenza si riflette anche nelle cifre di ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Nel suo ultimo monitoraggio sull’evoluzione dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas, l’Authority ha registrato, nel periodo gennaio-settembre 2023, un tasso di cambio fornitore del 14,8% per le utenze luce e dell’11,5% per quelle del gas.
Prima di analizzare questo trend, ricordiamo che il cambio fornitore luce e gas è gratuito, non comporta l’interruzione dell’erogazione del servizio e non prevede interventi sul contatore. Prima di scegliere un nuovo gestore, è bene farsi un’idea delle offerte luce e gas attivabili a marzo 2024 affidandosi a una comparazione online delle tariffe. Grazie al comparatore di SOStariffe.it (link qui sotto), puoi setacciare le soluzioni proposte dai gestori energetici partner a marzo 2024 e trovare quella più in linea con le tue esigenze di spesa e fabbisogno energetico annuo.
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Questa informazione la puoi trovare in una bolletta che hai ricevuto recentemente, oppure calcolarne una stima impostando i filtri integrati nel comparatore stesso, attraverso il widget qui sotto:
Cambio fornitore luce e gas, la strada del risparmio a Marzo 2024
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CAMBIO FORNITORE LUCE E GAS: VANTAGGI |
1 |
Si possono trovare fornitori del Mercato Libero che fanno pagare meno l’energia (€/kWh) o il metano (€/Smc) |
2 |
Si possono abbassare le spese per la quota fissa (il canone mensile, indipendente dai consumi, applicato dai fornitori) |
3 |
Si può scegliere tra tariffe a prezzo fisso o indicizzato |
4 |
Si può optare per un’offerta tutto compreso con un unico gestore: luce, gas e (a volte) anche fibra |
5 |
Il cambio fornitore è gratuito, non necessita interventi sul contatore e non comporta l’interruzione dell’erogazione di luce o gas |
Dalla possibilità di sottoscrivere tariffe a prezzo fisso o indicizzato all’opzione di attivazione dei pacchetti luce, gas e fibra insieme, il Mercato Libero è sempre più sinonimo di concorrenza (e convenienza). Tanto che le famiglie, dopo una crisi energetica che ha messo a dura prova i bilanci di casa, sono sempre più attente a trarre il massimo vantaggio da questa miniera di opportunità, con l’obiettivo di spendere meno in bolletta.
Ecco perché il cambio fornitore luce e gas è sempre più frequente e coinvolge soprattutto clienti domestici con un’utenza luce o gas già da tempo nel Mercato Libero. Si passa da un fornitore all’altro per abbassare il costo kWh e il costo metano al metro cubo, così come per ridurre i costi fissi delle offerte. Senza dimenticare che, in un mondo sempre più connesso, anche la possibilità di avere le proprie forniture a portata di smartphone è un fattore cruciale che spinge a dire addio al vecchio per affidarsi a un nuovo fornitore 100% digitale.
La maggior assiduità al cambio fornitore luce e gas è una buona notizia per le famiglie: il confronto periodico delle tariffe energia elettrica e metano (almeno una volta all’anno) è certamente una mossa fondamentale per raggiungere la destinazione convenienza in bolletta. Ricordiamo, infine, che il cambio fornitore luce e gas è:
- gratuito;
- non comporta l’interruzione dell’erogazione del servizio;
- non prevede interventi sul contatore.
Cambio fornitore luce e gas, ARERA: passaggio a ritmi elevati nel 2023
TIPOLOGIA DI FORNITURA |
TASSO DI CAMBIO NEI PRIMI 9 MESI DEL 2023 |
Fornitura luce |
14,8% |
Fornitura gas |
11,5% |
L’ultimo rapporto di monitoraggio che ARERA ha inviato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) e alle commissioni parlamentari competenti rileva che, nei primi 9 mesi del 2023, il tasso di cambio è stato pari:
- al 14,8% nel comparto elettrico;
- all’11,5% nel comparto gas.
“Nel settore elettrico, nel periodo monitorato del 2023 (gennaio – settembre) i clienti domestici hanno cambiato fornitore a un ritmo piuttosto elevato rispetto agli anni precedenti (14,8%)”, si legge nella relazione di ARERA. Un dato che “se confermato nel resto dell’anno porterebbe a un tasso annuo del 19,8% (a fronte del 19,4% annuo del 2022). I tre quarti di tali cambi di fornitore – precisano da ARERA – sono avvenuti nell’ambito del mercato libero, scelti da clienti che erano usciti dalla Maggior tutela già in passato”.
Nel settore del gas naturale il tasso di cambio fornitore dei clienti domestici nello stesso periodo è stato pari all’11,5%, “in crescita rispetto ai valori registrati nello stesso periodo del 2022 (+1,2%). Quasi nove clienti domestici su dieci che hanno cambiato fornitore ne tra gennaio e settembre 2023, erano usciti dal servizio di tutela già in passato ed hanno scelto venditori del mercato libero”, si legge ancora nel documento.
Infine, ARERA rileva che a livello geografico “i clienti cambiano fornitore con frequenze disomogenee tra le varie regioni“. Vi sono aree, sia al Nord, come al Centro e al Sud, con livelli alti di propensione a cambiare fornitore.