Lista cattivi pagatori per bollette telefonia e mobile: cos'è e come funziona

Quando un utente volontariamente e in modo reiterato non paga le bollette per la telefonia fissa e mobile può finire nella lista dei cattivi pagatori chiamata SIMoITEL. Scopri come funziona la banca dati a disposizione, come vengono trattati i dati e come evitare di finirci dentro

In 30 sec.
SIMoITEL, cos'è e come funziona la lista dei cattivi pagatori
  1. La banca dati raccoglie le informazioni sui clienti che in modo reiterato e sistematico non pagano le bollette per la telefonia fissa e mobile
  2. I dati sono disponibili per gli operatori aderenti come Fastweb, Sky, TIM, Tiscali , Vodafone e WindTre
  3. L'iscrizione può comportare conseguenze limitate ai servizi di telecomunicazioni
Lista cattivi pagatori per bollette telefonia e mobile: cos'è e come funziona

Non pagare le bollette telefoniche per la linea fissa e mobile, se il comportamento è reiterato e evidentemente pianificato, può portare non solo a semplici solleciti o alla sospensione della linea ma anche all’iscrizione una lista dei cattivi pagatori denominata SIMoITEL (Sistema Informativo sulle Morosità Intenzionali nel settore della Telefonia) e a conseguenze ben più gravi.

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Lista cattivi pagatori: cos’è SIMoITEL e come funziona la banca dati suoi clienti morosi per la telefonia fissa e mobile

SIMoITEL Dettagli
Cos’è
  • una banca dati condivisa tra gli operatori di telefonia fissa e mobile con informazioni sulle morosità intenzionali da parte del titolare dell’utenza
Chi ha aderito
  • Fastweb, Sky, TIM, Tiscali , Vodafone e WindTre
I diritti degli interessati
  • per modifiche, integrazioni o segnalazioni di inesattezze nei dati potete rivolgervi all’operatore o a CRIF

SIMoITEL è una banca dati nata nel 2025 e condivisa tra i principali operatori telefonici in Italia come Fastweb, Sky, TIM, Tiscali , Vodafone e WindTre. L’obiettivo della lista dei cattivi pagatori è quello di contrastare i comportamenti fraudolenti come il “turismo telefonico“, ovvero quel fenomeno per cui i clienti passano da un operatore all’altro lasciandosi alle spalle una serie di bollette insolute.

SIMoITEL contiene informazioni sulle morosità considerate intenzionali come nome e cognome dell’intestatario della linea, dettagli sull’utenza, data di inizio della morosità e il totale delle somme dovute e non pagate. La lista dei cattivi pagatori viene gestita da CRIF e permette agli operatori che vi aderiscono di verificare che la richiesta di un nuovo contratto arrivi da un cliente in regola con i pagamenti dei servizi attivati con altri gestori telefonici.

Il Garante della privacy con un provvedimento del 2022 ha esteso i tempi di conservazione fino a 60 mesi dalla data di recesso dal contratto in caso di inadempimenti non regolarizzati. Al termine di tale periodo l’informazione sarà automaticamente cancellata.

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Come si finisce nella lista dei cattivi pagatori

Ai sensi del Provvedimento n. 523 dell’8 ottobre 2015 del Garante e delle norme in materia di tutela dei dati personali e delle comunicazioni elettroniche, possono essere iscritti nella lista dei cattivi pagatori sono i clienti che soddisfano tutte le seguenti condizioni:

  • importo insoluto non inferiore ai 150 euro
  • recesso dal contratto esercitato da non meno di 3 mesi
  • presenza di fatture non pagate nei primi sei mesi successivi alla stipula del contratto
  • assenza di altri rapporti contrattuali post-pagati, attivi e regolari nei pagamenti con lo stesso operatore
  • assenza di formali reclami/contestazioni, istanze di conciliazioni o comunque istanze di definizione di controversie inoltrate dal cliente
  • invio a cura dell’operatore telefonico della comunicazione di preavviso di imminente iscrizione alla banca dati almeno 30 giorni solari antecedenti all’iscrizione nel SIMoITEL

Questi criteri garantiscono che vengano segnalati solo i casi accertati di morosità intenzionale e reiterata, oltre al diritto di difesa e rettifica da parte dell’utente iscritto alla lista dei cattivi pagatori.

L’operatore poi deve seguire un preciso iter normativo per procedere alla segnalazione a SIMoITEL:

  • il cliente deve essere informato preventivamente, chiarendo caratteristiche, soggetti coinvolti e tempi di conservazione dei dati
  • inviare una comunicazione ufficiale di sollecito con almeno 30 giorni di preavviso in modo da concedere la possibilità di regolarizzare la propria posizione ed evitare la segnalazione
  • l’iscrizione alla banca dati avviene solo se il debito non viene sanato e non è presente alcun reclamo ufficiale o procedimento di conciliazione in corso

L’utente ha diritto di richiedere tutte le informazioni registrate a proprio nome e presentare richiesta di rettifica rivolgendosi direttamente all’operatore oppure, in caso di controversie, al Garante della Privacy.

Gli operatori telefonici prima di effettuare la segnalazione a SIMoITEL possono adottare una serie di misure per il recupero del credito. Solitamente si inizia con solleciti scritti inviati via posta ordinaria, SMS o email. In seguito si può arrivare alla sospensione temporanea della linea. La disattivazione potrebbe poi diventare definitiva. Nei casi di recidiva è possibile che l’operatore richieda il supporto di una società specializzata nel recupero crediti.

Se il debito viene regolarizzato,  – si legge sul sito di SIMoITEL – la cancellazione dal registro deve avvenire entro sette giorni lavorativi dalla comunicazione e dalla prova del pagamento. In alternativa, il saldo della posizione può avvenire tramite accordo di pagamento rateale. La tempestività nella sistemazione dei pagamenti consente l’eliminazione rapida della segnalazione e la riabilitazione presso tutti gli operatori aderenti“.

Cosa succede se si è iscritti alla lista dei cattivi pagatori

Essere presenti nella banca dati di SIMoITEL può comportare:

  • impossibilità di stipulare un nuovo contratto di telefonia fissa e mobile con operatori che aderiscono a SIMoITEL fino alla cancellazione dei dati
  • essere esclusi dalle promozioni riservate ai nuovi clienti (bonus, sconti, servizi accessori, etc.)
  • elevato rischio di vedersi negare l’attivazione di servizi da parte degli operatori

Va sottolineato che il sistema è separato, logicamente e fisicamente, da altre banche dati di CRIF o esterne come istituti di credito o intermediari finanziari.

Potete verificare se siete iscritti alla lista dei cattivi pagatori all’indirizzo www.simoitel.it/verifica-i-tuoi-dati/.

Cosa fare per non entrare nella lista dei cattivi pagatori

Ecco alcuni consigli utili per evitare di finire iscritti a SIMoITEL:

  • attivare la domiciliazione bancaria delle bollette o l’addebito automatico tramite carta di credito. In questo modo si riduce il rischio di dimenticare di pagarle
  • monitorare periodicamente il contratto telefonico tramite gli appositi strumenti forniti dall’operatore (area personale, app, etc.) e conservare le comunicazioni del gestore
  • segnalare eventuali disservizi o errore in fatturazione con un reclamo formale, evitando così che vi vengano imputate ingiustamente situazioni di morosità
  • rivedere a cadenza regolare le proprie offerte e valutare le proposte dei diversi operatori. Con il comparatore di SOStariffe.it potete confrontare gratuitamente le migliori promozioni per la telefonia mobile e trovare la soluzione più conveniente per le vostre esigenze ed abitudini di consumo. Vi basta cliccare sul tasto di seguito per avviare il confronto e attivare poi l’offerta perfetta direttamente online in pochi passi.

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Secondo l’art. 2948 n. 4 del Codice Civile le bollette telefoniche vanno in prescrizione dopo 5 anni. Per tutto questo periodo è quindi consigliabile conservare le ricevute di pagamento come garanzia in caso di eventuali contestazioni.

Se pensate che la segnalazione a SIMoITEL sia stata effettuata erroneamente o in presenza di contestazioni o reclami, dovete rivolgervi immediatamente al vostro operatore. Altrimenti si può presentare ricorso al Co.Re.Com (Comitati Regionali per le Comunicazioni) o un reclamo al Garante della Privacy. Se la situazione non si smuove, non vi resta che rivalersi attraverso gli strumenti previsti dal Codice del Consumo e dal “Codice in materia di protezione dei dati personali” o Codice della Privacy.

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Matteo Testa
Esperto in Telecomunicazioni, telefonia e Pay TV
Iscritto all’albo dei giornalisti dal 2014, ha iniziato a lavorare presso testate online nell'ambito informatico e della tecnologia come DataManager.it e YouTech, oltre a SOStariffe.it. Attualmente è editor per SOStariffe.it e per il quotidiano Affaritaliani.it, dove si occupa di innovazione tecnologica, nuove tendenze digitali e soluzioni per il risparmio energetico