L’intelligenza artificiale è destinata a diventare sempre più rilevante per gli utenti. I chatbot AI, ad esempio, sono oggi utilizzatissimi e rappresentano un valido supporto per le persone, sia in ambito lavorativo che durante la vita personale In futuro, però, sono previste diverse evoluzioni. Una di queste è legata al mondo dell’e-commerce e alla possibilità dell’AI di agire in autonomia e per conto dell’utente, effettuando acquisti online.
Questo scenario è strettamente collegato alla diffusione degli agenti AI che rappresentano una delle ultime evoluzioni dell’intelligenza artificiale, ora in grado di agire in autonomia e di anticipare i bisogni dell’utente, effettuando operazioni per suo conto, in modo da ottimizzare i tempi e agevolare la vita alle persone. A sostenere a diffusione di questo nuovo modo di fare acquisti online sono Visa e Mastercard.
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Gli agenti AI cambieranno il mondo dell’e-commerce
L’evoluzione del settore dell’e-commerce è strettamente legata al’intelligenza artificiale e agli agenti AI, come confermano le partnership siglate da Visa e Mastercard con varie realtà del mondo tech con l’obiettivo di sviluppare piattaforme in grado di agevolare la vita agli utenti, arrivando a creare agenti in grado di fare acquisti in totale autonomia, utilizzando la carta di credito dell’utente.
Mastercard ha già lanciato Agent Pay, un programma che punta allo sviluppo di agenti in grado di fare acquisti per conto degli utenti. Visa, invece, sta lavorando a Visa Intelligent Commerce, una piattaforma che, sulla falsa riga del progetto di Mastercard, punta a rivoluzionare i pagamenti online, automatizzandoli grazie all’AI.
Nel futuro, quindi, l’AI non si limiterà a fornire consigli e risposte ma potrebbe diventare sempre più proattiva e iniziare ad anticipare i bisogni degli utenti, anche sulla base di una profilazione completa. In questo modo, gli agenti possono operare in autonomia e gli acquisti online possono essere semplificati.
Il sistema può trovare applicazione in tanti contesti. L’AI, ad esempio, potrebbe occuparsi degli acquisti periodici, come ordinare tramite una piattaforma online la spesa settimanale oppure, in un giorno prefissato, ordinare la cena dal ristorante preferito dall’utente e molto altro ancora. Tutti gli acquisti che un utente fa più volte nel corso dell’anno potrebbero essere automatizzati. Nello stesso tempo, un agente AI potrebbe occuparsi di gestire le prenotazioni (biglietti, soggiorni ed eventi) sulla base delle indicazioni, anche generiche, fornite dall’utente.
In merito alla questione si registra l’interessante punto di vista di Oreste Pollicino, professore di regolamentazione dell’AI all’Università Bocconi di Milano e founder di Pollicinoaidvisory.eu, che, come riportato da editorialedomani.it, sottolinea: “Se gli agenti IA sono addestrati su dati e logiche proprietarie, senza reali contropoteri o accountability, il rischio è che l’intelligenza serva a massimizzare la profilazione, non l’interesse dell’utente. Per questo, il futuro dell’e-commerce non è solo una questione tecnologica. È una questione costituzionale“.
Per il futuro, inoltre, c’è un altro elemento da considerare: “ciò che emerge è che l’e-commerce non può più essere trattato come un’area neutra della regolazione digitale. Quando la decisione si sposta dall’utente all’agente IA, cambia la natura stessa del contratto, della responsabilità e della fiducia. E servono norme che rendano visibile e contestabile l’invisibile potere dell’algoritmo“.