Come da copione, la BCE taglia i tassi di interesse di un quarto di punto a marzo 2025. Questo è il secondo ribasso di quest’anno e il sesto da giugno 2024. Una decisione che segna un chiaro cambio di passo nella politica monetaria nell’Eurozona. Con l’inflazione ormai domata e a fronte di un’incertezza geopolitica internazionale, però, la Banca centrale europea non esclude una pausa nella riduzione del costo del denaro nella prossima riunione ad aprile 2025.
La BCE taglia i tassi e i suoi effetti ricadono tanto sui mutui, quanto sui conti deposito. In particolare, con i tassi sia variabile che fisso in discesa, i mutui diventano più convenienti, in quanto la rata mensile scende. E, con il comparatore di SOStariffe.it, puoi confrontare le soluzioni più convenienti fra le banche partner per un mutuo casa o per una surroga a marzo 2025. Per una fotografia delle offerte, clicca sul pulsante verde qui sotto:
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BCE taglia i tassi di 25 punti base a marzo 2025: denaro meno caro
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BCE: TASSI DI RIFERIMENTO |
BCE: I VALORI DEI TASSI |
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Tassi di interesse sui depositi presso la Banca centrale |
2,50% |
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Tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali |
2,65% |
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Tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginali |
2,90% |
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. In particolare, la decisione di abbassare il tasso sui depositi presso la banca centrale, mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla “valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria“, riferisce in una nota la BCE.
Il processo disinflazionistico è ben avviato. Infatti gli esperti di Francoforte indicano che l’inflazione complessiva si collocherebbe in media:
- al 2,3% nel 2025;
- all’1,9% nel 2026;
- al 2% nel 2027.
La revisione al rialzo dell’inflazione complessiva per il 2025 riflette la più vigorosa dinamica dei prezzi dell’energia. L’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porterebbe in media al 2,2% nel 2025, al 2,0% nel 2026 e all’1,9% nel 2027.
Di conseguenza, la politica monetaria diviene sensibilmente meno restrittiva, poiché le riduzioni dei tassi di interesse rendono meno onerosi i nuovi prestiti a imprese e famiglie e il credito accelera.
BCE taglia i tassi: ecco che cosa cambia per i mutui a marzo 2025
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MUTUI: I TASSI |
MUTUI: I VALORI |
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Miglior tasso fisso |
2,40% a febbraio 2025 (Osservatorio MutuiOnline.it) |
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Tasso fisso medio |
2,87% a febbraio 2025 (Osservatorio MutuiOnline.it) |
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Miglior tasso variabile |
3,18% a febbraio 2025 (Osservatorio MutuiOnline.it) |
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Tasso variabile medio |
3,66% a febbraio 2025 (Osservatorio MutuiOnline.it) |
Dopo la decisione della BCE di ridurre i tassi, i mutui diventano più convenienti. I tassi Euribor a 1 e 3 mesi, ossia gli indici di riferimento sui quali sono calcolati i mutui variabili, sono calati a inizio marzo 2025, anticipando le mosse di politica monetaria di Francoforte. Ora si attestano sotto il valore dell’IRS a 20 anni (l’IRS è il parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso) e ciò non accedeva da marzo 2023. Stando alle rilevazioni del 4 marzo:
- l’Euribor a 1 mese è al 2,47%;
- l’Euribor a 3 mesi è al 2,49%;
- l’IRS a 20 anni è al 2,50%;
- l’IRS a 30 anni a al 2,33%.
Dopo l’ultimo ribasso del costo del denaro della BCE, gli operatori ritengono che questi indici di riferimento per i mutui a tasso variabile siano destinati a scendere ulteriormente, con le curve di forward che indicano una discesa sotto il 2% prevista a settembre.
Secondo le stime, il sorpasso in termini di convenienza del variabile sul fisso dovrebbe avvenire entro l’estate, tutto dipenderà dall’andamento dell’IRS e da come si evolveranno gli spread che le banche applicano agli indici di riferimento.
BCE taglia i tassi: quali sono le novità per i conti deposito a marzo 2025
La BCE ha abbassato i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale al 2,50%. Questo tasso sarà in vigore nell’Eurozona dal 12 marzo 2025. Da quel giorno anche gli istituti di credito inizieranno a ridurre i rendimenti sui depositi bancari per allinearsi alle scelte di politica monetaria di Francoforte.
I rendimenti sui conti deposito sono destinati a calare ancora. Dalla seconda metà di marzo sarà più difficile trovare una banca che offra un interesse oltre il 3% lordo annuo. Certo, potranno esserci istituti di credito che lo facciano, ma saranno un’eccezione, non più la norma.
Per cui chi ha della liquidità posteggiata sul conto corrente e non prevede di utilizzarla nei prossimi mesi, è ancora in tempo per aprire un conto deposito remunerativo. Sul mercato ci sono ancora banche che erogano interessi anche fino al 4% lordo annuo per investimenti di breve durata, come 6 e 12 mesi. E che arrivano fino al 3,40% per vincoli più lunghi di 24 mesi.
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