Incentivi rottamazione auto 2019, quali veicoli rientrano?

Si queste settimane si sono intensificate le news legate ai nuovi incentivi rottamazione auto 2019 che potrebbero rappresentare una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi è interessato a cambiare auto, acquistando un modello nuovo. E' già attivo, anche se ancora in fase di rodaggio, l'Ecobonus mentre ulteriori incentivi auto sono allo studio e dovrebbero riguardare diesel e benzina Euro 3 o classi inferiori. Ecco tutti i dettagli sui nuovi incentivi rottamazione auto 2019. 

Incentivi rottamazione auto 2019, quali veicoli rientrano?

Con il 2019 si torna a parlare di incentivi rottamazione auto. Gli automobilisti possono già contare sul nuovo sistema di incentivi Ecobonus che offre un contributo sull’acquisto di modelli a basso impatto ambientale. Tramite la rottamazione di un usato è possibile incrementare il valore dell’Ecobonus. Nel frattempo, il Governo sta lavorando ad un nuovo sistema di contributi mirato ad incentivare la rottamazione delle auto usate.
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Incentivi rottamazione auto: le novità in arrivo

Il Ministro all’Ambiente Sergio Costa ha confermato che, in collaborazione con il Ministro delle Infrastrutture Toninelli sta lavorando ad una nuova norma in grado di favorire la rottamazione di veicoli inquinanti. Al momento, le ipotesi sul tavolo sono diverse ma è chiaro che l’obiettivo del Governo è di individuare un sistema funzionale alla riduzione dei modelli inquinanti in circolazione per le strade italiane.

Questa nuova normativa potrebbe semplificare l’acquisto di nuove auto, che rispettano le più recenti normative sull’omologazione, permettendo agli automobilisti italiani di rottamare il loro usato (in particolare si parla di benzina e diesel Euro 3 e precedenti) al fine di ottenere un’agevolazione sull’acquisto.

I due ministeri sono al lavoro, in queste settimane, per individuare i fondi da stanziare e le modalità di erogazione di una nuova gamma di incentivi. Ulteriori dettagli sulla questione potrebbero emergere già nel corso delle prossime settimane. Un nuovo piano di incentivi, quindi, potrebbe essere pronto per la seconda metà del 2019.

Nel frattempo, da marzo è entrato in vigore il nuovo sistema Ecobonus/Ecotassa mirato a favorire l’acquisto di modelli dal basso o nullo impatto ambientale, disincentivando l’acquisto di modelli inquinanti. Con la rottamazione dell’usato è possibile aumentare il valore dell’Ecobonus. Ecco i dettagli:

Ecobonus: sino a 6 mila Euro di incentivo con la rottamazione

Il sistema Ecobonus è un particolare tipo di incentivo disponibile a partire dallo scorso 1 marzo 2019. Questa soluzione è disponibile per tutti i consumatori che scelgono di acquistare un nuovo modello a basso impatto ambientale entro il 31 dicembre 2021. L’unico parametro che entra in gioco per la valutazione dell’impatto ambientale di un veicolo è il suo valore di omologazione relativo alle emissioni di CO2.

I veicoli con emissioni di CO2 minori o uguali a 70 grammi al chilometro potranno beneficiare dell’Ecobonus. L’effettivo importo dell’incentivo dipende dal dato di omologazione sulle emissioni (sono previste due fasce di incentivo). Tramite la rottamazione di un veicolo della stessa categoria del veicolo acquistato ed omologato Euro 1,2,3 e 4 è possibile massimizzare il valore dell’Ecobonus.

Ecco l’importo dell’Ecobonus per l’acquisto di veicoli di categoria M1

  • Emissioni di CO2 inferiori o uguali a 20 grammi al chilometro: incentivo all’acquisto di 6 mila Euro con rottamazione di un usato Euro 4 o precedenti; senza rottamazione l’incentivo è pari a 4 mila Euro;
  • Emissioni di CO2 inferiori o uguali a 70 grammi al chilometro: incentivo all’acquisto di 2.500 Euro con rottamazione di un usato Euro 4 o precedenti; senza rottamazione l’incentivo è pari a 1.500 Euro.

In sostanza, tutte le auto elettriche disponibili, ad oggi, sul mercato potranno essere acquistate (sfruttando anche la rottamazione) con un incentivo di ben 6 mila Euro. Per un buon numero di auto ibride, invece, è prevista la possibilità di ottenere l’incentivo da 2.500 Euro (sempre sfruttando la rottamazione). E’ importante sottolineare che l’unico parametro valido ai fini dell’ottenimento dell’Ecobonus è il dato di omologazione relativo alle emissioni di CO2 in atmosfera. Lo stesso modello con l’allestimento X potrebbe beneficiare dell’Ecobonus mentre con l’allestimento Y potrebbe non ottenere gli incentivi.

Il sistema degli incentivi statali tramite Ecobonus è ancora in fase di rodaggio. In ogni caso, tutti i veicoli acquistati dallo scorso 1 marzo 2019 che rispettano i vincoli sulle emissioni di CO2 in atmosfera citati in precedenza potranno ottenere l’incentivo. Per ulteriori dettagli sulle modalità di erogazione dell’Ecobonus è possibile consultare il “sito ufficiale” ecobonus.mise.gov.it.

Per usufruire del contributo previsto dall’Ecobonus, l’acquirente deve rivolgersi al rivenditore. Sarà, infatti, il concessionario dove si acquista l’auto a gestire tutta la pratica che porterà all’erogazione del contributo al costo d’acquisto. Naturalmente, è possibile acquistare l’auto anche con un finanziamento. E’ importante sottolineare che il veicolo da rottamare deve essere intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o ad uno dei familiari conviventi alla stessa data. Sarà compito del rivenditore procedere alla consegna del veicolo usato da demolire.

Da notare che possono beneficiare dell’Ecobonus solo i veicoli disponibili sul mercato italiano con un prezzo di listino massimo pari a 61 mia Euro IVA inclusa. Qualsiasi modello che supera tale prezzo di listino, anche se dovesse rispettare i vincoli sulle emissioni di CO2 in atmosfera, non potrà essere acquistato ottenendo l’incentivo statale.

Ricordiamo che il sistema dell’Ecobonus nasce in contrapposizione all’Ecotassa, una tassa aggiuntiva, da pagare al momento dell’acquisto, che va a colpire esclusivamente i modelli che presentano emissioni di CO2 in atmosfera superiori a 160 grammi di CO2 al chilometro. L’Ecotassa prevede diversi livelli con una quota minima di 1.100 Euro. Al crescere del valore di emissioni di CO2 crescerà anche la spesa extra da affrontare al momento dell’acquisto del nuovo modello. I modelli che superano i 250 grammi di CO2 al chilometro (sostanzialmente le supercar ed i SUV più grandi) devono fare i conti con un’Ecotassa di 2.500 Euro.

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