Conti correnti e imposta di bollo: come evitare un prelievo salato a dicembre 2024

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Conti correnti e imposta di bollo: quando, quanto, come e perché si paga. Ma scopri anche come evitare il costo di questo tributo e risparmiare 34,20 euro all’anno. E trova i conti correnti convenienti di dicembre 2024 sul comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Conti correnti e imposta di bollo, dicembre è il mese del pagamento:
  1. Il tributo è pari a 34,20 euro all’anno sul conto intestato a una persona fisica
  2. Non si paga con la giacenza media sul conto uguale o inferiore a 5.000 €
  3. Come sconto oppure promozione, ci sono banche che non fanno pagare l'imposta di bollo
  4. Con il comparatore per conti correnti di SOStariffe.it, le migliori offerte tra le banche partner
Conti correnti e imposta di bollo: come evitare un prelievo salato a dicembre 2024

Per conti correnti e imposta di bollo, dicembre è un mese di pagamenti. Se la giacenza media, nei vari periodi di rendicontazione durante l’anno, è superiore a 5.000 euro, la banca addebita sul conto del cliente il tributo. 

L’imposta di bollo prevede un costo totale di 34,20 euro all’anno e, ogni istituto di credito, in base al contratto di conto corrente firmato dal risparmiatore al momento dell’apertura, può decidere se tale importo sia pagato in un’unica soluzione alla fine di ogni anno, o sia spalmato in quattro trimestri (8,55 euro addebitati al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre di ogni anno) o in due semestri: scadenze fissate al 30 giugno e al 31 dicembre per un esborso di 17,10 euro per ciascuna volta.

Il pagamento dell’imposta di bollo è previsto per legge e l’importo è uguale per tutte le banche. Il risparmiatore può però evitare di versare questo tributo: scopriamo come. 

Prima di analizzare maggiori dettagli su conti correnti e imposta di bollo, puoi consultare il comparatore di SOStariffe.it. Con il tool digitale e gratuito di SOStariffe.it, puoi trovare le offerte più convenienti tra le banche partner per un conto corrente a dicembre 2024. Per saperne di più, clicca sul bottone verde qui sotto:

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Conti correnti e imposta di bollo: ecco come non pagarla

LE DOMANDE LE RISPOSTE
Che cos’è l’imposta di bollo sul conto corrente? L’imposta di bollo è un tributo a carico del titolare del conto, introdotto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 26 ottobre 1972.
Quanto costa? Il costo dell’imposta di bollo è il seguente:

  • 34,20 €/anno per le persone fisiche
  • 100 €/anno per i soggetti diversi dalle persone fisiche
Ogni quanto si paga? La periodicità del pagamento può essere:

  • trimestrale
  • semestrale
  • annuale
Dipende da quando la banca invia al cliente l’estratto conto
Quando non si paga? La persona fisica con una giacenza media annua sul conto corrente e su altri conti o libretti inferiore o uguale a 5.000 euro non paga l’imposta di bollo
Che cos’è la giacenza media? La giacenza media annua di un conto corrente è la media dei saldi contabili giornalieri di ciascun rapporto nel periodo oggetto di rendicontazione: trimestrale, semestrale o annuale

Conti correnti e imposta di bollo suscitano sempre numerose domande nei risparmiatori. La prima: è possibile non pagare questo tributo?

La risposta è “”: per essere esenti dal pagamento dell’imposta di bollo, occorre avere una giacenza media sul conto corrente uguale o inferiore a 5.000 euro nel periodo di riferimento. 

C’è però da notare che, se il conto corrente è cointestato, anche se la giacenza media è inferiore a 5.000 euro, ma uno dei cointestatari è titolare di un altro conto corrente la cui giacenza media, sommata a quella degli altri conti supera la soglia dei 5.000 euro, l’imposta di bollo è comunque dovuta.

Il secondo quesito riguarda l’esistenza di istituti di credito che non facciano pagare questo balzello. Sì, ci sono banche che, come sconto o promozione, si fanno carico del pagamento del tributo e non lo addebitano al cliente. Per sapere quali offrono questo vantaggio tra le banche partner, consulta il comparatore di SOStariffe.it.

Sono esenti dal versamento dell’imposta di bollo anche i titolari di un conto corrente base. Questo prodotto bancario ha spese inferiori rispetto a un conto tradizionale, ma permette anche meno operazioni. Il conto base è riservato:

  • a persone con ISEE inferiore a 11.600 euro annui; 
  • ai pensionati con trattamento previdenziale annuo non superiore a 18.000 euro.

È differente invece l’imposta di bollo che si paga sui conti deposito: in questo caso, la tassazione è proporzionale alla somma investita ed è pari al 2 per mille sui depositi con giacenza media superiore a 5.000 euro.

Intanto, uno studio di Acri-Ipsos ha rilevato che il 63% di chi risparmia preferisce tenere i soldi posteggiati sul conto corrente, piuttosto che investirli, anche se occorre pagare l’imposta di bollo. La ricerca ha anche quantificato che i risparmi in Italia raggiungono un valore totale di 5mila miliardi di euro.

Su conti correnti e imposta di bollo è intervenuto di recente anche Antonio Patuelli. Il presidente dell’ABI (Associazione bancaria italiana), in occasione della 100esima giornata del risparmio tenutasi a Roma il 31 ottobre 2024, ha definitivo questo tributo una “patrimoniale incostituzionale”.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.