Il costo delle rinnovabili scenderà ancora nel 2025 e batterà il record centrato l’anno scorso. È la previsione formulata dagli analisti di BloombergNEF (BNEF), la società di consulenza energetica con quartier generale a Londra.
Secondo le stime contenute nell’ultimo rapporto “Levelized Cost of Electricity”, le tecnologie pulite come eolico, solare e batterie di accumulo vedranno ulteriormente calare i propri costi di produzione in una forbice tra il 2% e l’11% nell’arco di quest’anno.
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Rinnovabili: cresce la convenienza, le novità a febbraio 2025
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CONVENIENZA RINNOVABILI: COSA SAPERE |
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Gli analisti di BloombergNEF prevedono che il costo delle rinnovabili scenda ancora nel 2025 in un range tra il 2% e l’11% |
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Già oggi le rinnovabili sono più convenienti in quasi tutti i mercati globali: i costi di produzione dei nuovi impianti green sono più bassi rispetto alle nuove centrali a carbone o a gas |
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A trainare la discesa dei costi nel 2024 l’abbondante capacità produttiva di tecnologie pulite in Cina |
L’ultimo rapporto di BNEF parte da una premessa: già ora i nuovi impianti eolici e solari presentano costi di produzione inferiori rispetto alle nuove centrali a carbone e a gas in quasi tutti i mercati a livello globale.
Una tendenza che si consoliderà nei prossimi mesi, considerato che “il costo delle tecnologie energetiche pulite come l’eolico, il solare e le batterie scenderà ulteriormente del 2-11% nel 2025, superando il record dello scorso anno”, anticipano gli analisti di BloombergNEF nel rapporto che, da 16 anni, fornisce lo standard industriale per il costo di generazione dell’elettricità, coprendo 29 tecnologie in oltre 50 Paesi.
Questo ulteriore calo dei costi è in linea con la traiettoria al ribasso emersa già nel 2024. Un esempio su tutti è il costo di riferimento globale per i progetti di stoccaggio delle batterie che, stando alle cifre BNEF, è sceso di un terzo nel 2024, a 104 dollari per megawattora (MWh). Giù anche il costo di un tipico impianto solare ad asse fisso, che è diminuito del 21% a livello globale lo scorso anno. “I moduli sono stati venduti a un prezzo pari o inferiore al costo di produzione, senza che vi siano segnali di un’attenuazione della sovraccapacità della catena di approvvigionamento solare nel 2025”, si legge in una nota di BloombergNEF.
Una discesa dei prezzi che gli autori del rapporto attribuiscono “all’abbondanza di capacità produttiva di tecnologie pulite in Cina”, il cui impatto si fa sentire sia sull’economia interna del gigante asiatico, sia all’estero.
E per il 2025? Secondo le previsioni di BloombergNEF, le batterie supereranno lo spartiacque dei 100 dollari/MWh nel 2025, mentre i parametri di riferimento globali per la generazione eolica e solare sono destinati a scendere rispettivamente del 4% e del 2%.
Tuttavia, dalla società di consulenza energetica, avvertono che il “crescente protezionismo” e l’imposizione di “barriere commerciali” contro i prodotti cinesi potrebbe mettere un freno alla corsa al ribasso dei prezzi.