Maggiore tracciabilità delle spese, con sconti fiscali pagamenti con carta, per esempio, per i costi del taxi, o del ristorante, o di un viaggio di lavoro. Per combattere l’evasione, il Governo punta sull’incentivo delle detrazioni del 19% per chi pagherà con carta di credito, di debito o prepagata le spese di rappresentanza. La misura è prevista nella nuova legge di Bilancio per il prossimo anno attualmente al vaglio del Parlamento.
Prima, però, di scoprire quali saranno le novità previste per aumentare i pagamenti digitali a scapito del contante, se sei alla ricerca di una carta di credito vantaggiosa a novembre 2024, puoi consultare il comparatore di SOStariffe.it (cliccando sul bottone verde qui sotto) per trovare le offerte convenienti.
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Sconti fiscali pagamenti con carta: la strategia del Governo contro l’evasione
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SCONTI FISCALI PER PAGAMENTI TRACCIATI |
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1 |
Per beneficiare delle agevolazioni fiscali, i pagamenti tracciabili sono obbligatori dal 2020 per i bonus edilizi, con i lavori che devono essere pagati tramite bonifico bancario |
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Dal 2020 le spese per le quali si può avere la detrazione del 19% sono quelle:
- sanitarie e mediche in strutture private
- veterinarie
- funebri
- scolastiche e sportive dei figli
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Il Governo mira a imprimere un giro di vite all’economia sommersa. L’Istat ha rivelato una cifra da capogiro: in Italia nel 2022 (ultimo dato disponibile) si attesta a poco meno di 182 miliardi di euro, in crescita di 16,3 miliardi rispetto all’anno precedente, mentre le attività illegali raggiungono quasi i 20 miliardi di euro. Nel tentativo di arginare questo problema, l’esecutivo della premier Meloni prova a giocare la carta degli sconti fiscali per chi paga con carta di credito e non con i contanti.
Al ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) hanno cominciato a pensare che l’evasione possa essere arginata. Come? Al Mef ritengono che la tracciabilità dei pagamenti consenta all’Agenzia delle Entrate maggiore semplicità e velocità nei controlli incrociati tra dichiarazione dei redditi e conto corrente dei contribuenti.
I tecnici del Ministero considerano che incentivando fiscalmente l’utilizzo di carta di credito, debito o prepagata, aumenti il numero di italiani che ricorrano ai pagamenti digitali, quindi tracciati. Infine, sperano che, con uno sconto fiscale del 19% nella dichiarazione dei redditi, così come già avviene per le spese sanitarie sostenute in strutture mediche private, aumenti il numero di coloro che pagano con carta.
La traduzione pratica di questa strategia anti sommerso è contenuta nella manovra di Bilancio 2025 messa a punto dal Consiglio dei ministri e attualmente all’esame dei due rami del Parlamento.
Sconti fiscali pagamenti con carta per quali spese: le novità in arrivo
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LE DOMANDE |
LE RISPOSTE |
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Cosa sono le spese di rappresentanza? |
Sono le spese sostenute da un’impresa o da un professionista per mantenere le relazioni con clienti, fornitori e collaboratori |
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Quali sono le spese di rappresentanza più comuni? |
- Taxi
- Albergo
- Ristorante
- Biglietto di aereo o treno
- Partecipazione a una fiera
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Quali sono le spese che beneficeranno di sconti fiscali se pagate con carta? Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha già affermato che nella Finanziaria per il prossimo anno è prevista una detrazione fiscale per tutte le cosiddette “spese di rappresentanza”, ovvero quell’ampio ventaglio di costi sostenuti da un’impresa o da un professionista per mantenere o migliorare le relazioni con:
- clienti;
- fornitori;
- collaboratori.
Ecco qui di seguito qualche esempio pratico di spesa che potrà essere detratta il prossimo anno se il pagamento avverrà con “moneta elettronica”:
- taxi;
- albergo;
- ristorante;
- biglietti di aereo o treno;
- partecipazione a una fiera.
Pagamenti con carta: cosa cambierà per i POS nel 2025
La bozza definitiva della manovra Finanziaria del 2025 messa nero su bianco dal Governo introduce delle novità anche per quanto riguarda i POS (Point of sale), cioè il dispositivo elettronico che consente di effettuare pagamenti mediante denaro elettronico, ovvero tramite:
- carte di credito;
- carte di debito;
- carte prepagate.
Secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio, il POS, per esempio quello presente in un esercizio commerciale, dovrà essere collegato al registratore di cassa del negozio, affinché i dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate e relativi ai pagamenti digitali corrispondano effettivamente a quanto incassato. Non ci potranno più essere anomalie, discrepanze o incongruità tra quanto incassato dal negoziante e quanto da quest’ultimo dichiarato al Fisco. Infine la Finanziaria ha predisposto che, dal prossimo anno, diventi elettronica anche la bolla di accompagnamento delle merci.