Maggior Tutela o Mercato Libero: quale conviene? Gli ultimi dati ARERA

Nel 2022, le tariffe di energia elettrica e metano del Mercato Libero sono state più basse rispetto a quelle in Maggior Tutela. Stesso trend anche nel 2023, secondo dati ARERA. Tutto quello che c’è da sapere sulla fine Mercato Tutelato e un focus su come effettuare il passaggio a un fornitore che opera in regime di libera concorrenza a dicembre 2023.

In 30 secondi

Maggior Tutela o Mercato Libero, quale regime è il più vantaggioso?
  1. Primato convenienza per il Mercato Libero dell'energia nel 2022: i dati ARERA
  2. Le previsioni per il 2023: verso una riconferma del sorpasso del Mercato Libero
  3. La fotografia in cifre del passaggio alla libera concorrenza di clienti domestici e imprese
  4. Clienti "vulnerabili" e "non vulnerabili": chi sono i consumatori coinvolti dalla fine Maggior Tutela
  5. Quali sono i passi da compiere per passare al Mercato Libero
  6. Le top offerte luce e gas da scegliere per dire addio al Mercato Tutelato a dicembre 2023
Maggior Tutela o Mercato Libero: quale conviene? Gli ultimi dati ARERA

Maggior Tutela o Mercato Libero: quale dei due regimi tariffari di luce e gas fa risparmiare di più in bolletta? È la domanda che si pongono le famiglie italiane in vista dell’imminente scadenza Maggior Tutela, che scatta il 10 gennaio 2024 per le forniture metano e il 1° aprile 2024 per quelle dell’energia elettrica.

La risposta a questo quesito dei consumatori arriva da ARERA, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che, in una memoria depositata in commissione Attività produttive alla Camera, ha scattato una fotografia dell’evoluzione delle tariffe in Tutela e in libera concorrenza.

Secondo ARERA, nel 2022 (per la prima volta dalla liberalizzazione del comparto energetico) i prezzi medi di energia elettrica e metano sono stati più bassi nel Mercato Libero rispetto alla Maggior Tutela. Un trend che dovrebbe essere confermato anche nel 2023.

Prima di analizzare le cifre di ARERA, ricordiamo che non è necessario attendere la scadenza ufficiale del Mercato Tutelato per affidarsi al Mercato Libero. Il passaggio, che è gratuito, può essere effettuato già a dicembre 2023 e il comparatore di SOStariffe.it aiuta i clienti domestici a confrontare le offerte luce e gas dei vari gestori energetici e trovare quella più in linea con il proprio profilo di consumo annuo.

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Maggior Tutela o Mercato Libero: la sfida dei prezzi nel 2022

ANNO DI RIFERIMENTO PREZZO LUCE MAGGIOR TUTELA PREZZO LUCE MERCATO LIBERO DIFFERENZA TUTELA E MERCATO LIBERO
2019 215,00 €/MWh 242,10 €/MWh -12,6%
2020 189,90 €/MWh 234,70 €/MWh -23,6%
2021 233,90 €/MWh 227,80 €/MWh 2,6%
2022 402,50 €/MWh 281,80 €/MWh 30,0%

Maggior Tutela o Mercato Libero: chi vince la sfida della convenienza? Come si evince dalla tabella qui sopra e riportata a pagina 19 della memoria di ARERA, nel 2022 le tariffe dell’energia elettrica del Mercato Libero sono state caratterizzate da “valori notevolmente inferiori” rispetto a quelli proposti dal servizio di Maggior Tutela. Si tratta di un sorpasso “storico”, in quanto è la prima volta che il Mercato Libero vince la sfida della convenienza dall’avvento della liberalizzazione, sancita con il cosiddetto “Decreto Bersani” (nel 1999) e poi entrata in vigore a tutti gli effetti nel 2007.

Non a caso, come sottolinea ARERA nel documento, “nel 2019 e nel 2020, prima della pesante diminuzione dei consumi dovuta al Covid e delle impennate di prezzo registrate nel 2022, il prezzo medio totale del servizio di maggior tutela al netto delle imposte risultava inferiore rispettivamente del 13% e del 24% circa rispetto al prezzo medio praticato sul mercato libero“.

Anche per quanto riguarda il settore del gas naturale, i dati dei prezzi medi annui evidenziano lo stesso andamento, caratterizzato da un prezzo di tutela storicamente inferiore a quello del Mercato Libero (anche se con un divario minore).

Un primato, quello del Mercato Libero rispetto alla Maggior Tutela nel comparto elettrico, che potrebbe ripetersi anche nel 2023. Come rileva, infatti, ARERA, dai dati preliminari di fatturato medio del primo semestre 2023 “sembra permanere nel settore elettrico il vantaggio di prezzo del mercato libero rispetto al tutelato, che si è prodotto a partire dal primo semestre 2022“.

Secondo ARERA, questo primato del Mercato Libero anche nel 2023 sarebbe imputabile al fatto che “il prezzo di maggior tutela ha registrato, solo nel secondo trimestre 2023 (aprile – giugno), una diminuzione di oltre il 50%“, ma, per le regole della fatturazione, questa riduzione è stata assorbita nelle bollette con almeno due mesi di ritardo.

Maggior Tutela o Mercato Libero: la fotografia in cifre del passaggio

PASSAGGIO AL MERCATO LIBERO: I NUMERI
1 La quota di clienti domestici passata al Mercato Libero per la fornitura luce è salita dal 49,4% nel 2019 al 71% a giugno 2023
2 La fetta di clienti non domestici in bassa tensione ora nel Mercato Libero ha superato l’80,1%
3 L’1,5% delle piccole imprese è ancora nel Servizio a Tutele Graduali (STG), in calo rispetto al 3,5% nel luglio 2021
4 Il 17,2% delle microimprese è ancora in STG (erano il 19,3% nel 2022)

Per quanto riguarda la “migrazione” dalla Maggior Tutela al Mercato Libero, la memoria di ARERA rileva che:

  • i clienti domestici del settore elettrico serviti sul Mercato Libero sono passati dal 49,4% nel 2019 al 71% a giugno 2023 (il 78,5% dell’energia fornita);
  • i clienti non domestici in bassa tensione sul Mercato Libero hanno raggiunto quasi l’80,1% dei punti di prelievo (il 92,4% dell’energia fornita):
  • rimangono nel Servizio a Tutele Graduali (STG) l’1,5% delle piccole imprese (il 3,5% nel luglio 2021 all’avvio del servizio) e il 17,2% delle microimprese (il 19,3% nell’aprile 2022 all’avvio del servizio);
  • la dinamica di uscita dal servizio di Tutela gas fa registrare un andamento simile.

Nonostante persista una certa disomogeneità sul territorio nazionale in merito alla consistenza del mercato libero, nella gran parte delle regioni e delle province italiane, oltre il 60% dei clienti, sia domestici sia non domestici di entrambi i settori, è uscito dal relativo regime di tutela“, si legge nel documento di ARERA, che evidenzia anche come il tasso di cambio del fornitore da parte dei clienti domestici è in aumento rispetto agli altri anni sia per quanto riguarda la fornitura elettrica sia quella del metano.

Nel settore elettrico, nella prima metà del 2023 (gennaio – giugno), i clienti domestici hanno cambiato fornitore con un tasso del 9,9%, “piuttosto elevato rispetto agli anni precedenti fino al 2021 e leggermente inferiore a quello della prima metà del 2022“, spiega l’Autorità italiana. Dato che, se confermato nel resto dell’anno, porterebbe ad un tasso annuo del 19,9%. Nel settore del gas naturale, i clienti domestici hanno cambiato fornitore a un tasso del 14,4% nel 2022. Il tasso registrato nel periodo gennaio-giugno del 2023, pari al 7,8%, è in leggera crescita rispetto ai valori registrati nella prima metà del 2022.

Mercato Libero: come funziona il passaggio a Dicembre 2023

I PASSI VERSO IL MERCATO LIBERO
1 Confrontare le offerte luce e gas con il comparatore di SOStariffe.it a partire dal proprio fabbisogno energetico
2 Scegliere la soluzione più conveniente e attivarla direttamente online sul sito ufficiale del fornitore stesso
3 Seguire la procedura guidata, che è gratuita e molto intuitiva
4 Durante l’attivazione, servono:

  • dati anagrafici del titolare della fornitura (carta d’identità o codice fiscale)
  • dati della fornitura (codice POD per la luce e PDR per il gas)
  • coordinate IBAN nel caso di domiciliazione bancaria delle bollette

Sebbene il Mercato Libero sia sempre più scelto dalle famiglie italiane, resta comunque elevato il numero dei clienti domestici ancora serviti dalla Maggior Tutela. Si tratta circa di circa 9,5 milioni di clienti domestici, raggruppati in due categorie:

  • circa 5 milioni di clienti “non vulnerabili”;
  • circa 4,5 milioni di clienti “vulnerabili”.

La scadenza del sistema delle Tutele (che scatta il 10 gennaio e il 1° aprile 2024) riguarda solo i 5 milioni di clienti “non vulnerabili”. Le famiglie considerate “vulnerabili”, invece, continueranno ad essere servite dalla Maggior Tutela.

Sono considerati clienti “vulnerabili”:

  • gli anziani over 75;
  • i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92;
  • i percettori di bonus luce e gas per disagio economico;
  • coloro che versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni);
  • coloro che hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • quanti hanno un’utenze in un’isola minore non interconnessa.

È bene comunque precisare che anche i clienti “vulnerabili” possono decidere, in qualsiasi momento, di dire “addio” al Mercato Tutelato e scegliere un contratto del Mercato Libero dell’energia elettrica e del gas. Infine, i clienti in tutela gas che non siano stati identificati come vulnerabili possono richiedere al proprio o altro venditore di essere serviti nel servizio di tutela della vulnerabilità compilando il modulo autocertificazione vulnerabilità, disponibile sul sito internet di ARERA.

Gli esperti di SOStariffe.it ricordano che il passaggio a un fornitore che opera in regime di libera concorrenza è un’operazione semplice, intuitiva e gratuita. Inoltre, non richiede alcun intervento tecnico al contatore di casa né tantomeno prevede l’interruzione della fornitura di energia elettrica o metano nella fase di passaggio dalla precedente società energetica alla nuova.