Mesi di stangate in bolletta hanno spinto le famiglie italiane a valutare l’opzione (e percorrere la strada) del cambio fornitore nel tentativo di abbattere le spese di luce e gas.
Una “fuga” verso la convenienza mappata in un report dell’Istituto Bruno Leoni di Torino, commissionato da Illumia: nel primo trimestre del 2022 il 4,67% dei clienti domestici ha detto “addio” alla Maggior Tutela e scelto un nuovo fornitore di energia nel Mercato Libero. La percentuale delle famiglie che ha lasciato il regime Tutelato e affidato la propria fornitura gas a un gestore in libera concorrenza si è attestato, invece, al 4,14%. Cifre significative, se si considera che nel periodo 2018-2021, la media dei cambi di fornitore nel primo trimestre è stata rispettivamente del 3,7% (per i contratti energia) e del 2,27% (per quelli del metano).
Per i consumatori che siano in procinto di cambiare fornitore (siano essi ancora serviti dalla Maggior Tutela o già nel Mercato Libero), il team di SOStariffe.it ha stilato un elenco di parametri da tenere in considerazione per effettuare una scelta consapevole e mirata. Non solo: consultando regolarmente il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas, i clienti domestici hanno l’opportunità di tenere d’occhio le proposte messe a punto dai fornitori energetici del Mercato Libero, così da non lasciarsi scappare le soluzioni più in linea con il proprio fabbisogno energetico.
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Cambio fornitore: i parametri da considerare a Marzo 2023
Per gli esperti di SOStariffe.it, una scelta ragionata su un nuovo fornitore di luce e gas non può prescindere dalla conoscenza del proprio consumo annuo di energia elettrica e metano. L’analisi di questo dato, che può essere sempre consultato in bolletta o stimato grazie ai filtri integrati nel comparatore di SOStariffe.it, è cruciale per scegliere la promozione più in linea con il proprio fabbisogno energetico:
In secondo luogo, bisogna tenere in considerazione il costo unitario dell’energia elettrica e del gas (ovvero il costo kWh e il costo metano al metro cubo) proposto dal potenziale fornitore: più questa cifra è bassa, minore è il costo della materia prima e più contenuti saranno gli importi in bolletta.
C’è poi da considerare la tipologia di tariffa: è meglio attivare offerte a prezzo fisso o indicizzato? Le prime, avendo accesso alle condizioni tariffarie del mercato all’ingrosso, con aggiornamenti mensili, garantiscono fatture allineate al mercato; le seconde, invece, bloccano il prezzo dei beni energetici per un determinano periodo di tempo (di solito 12 o 24 mesi), durante il quale il fornitore non può modificare le condizioni contrattuali, anche a fronte di un’impennata dei costi della materia prima.
In queste settimane in cui i listini gas al TTF di Amsterdam sono in netto calo, le offerte a prezzo variabile sono quelle che il comparatore di SOStariffe.it incorona come le più vantaggiose, perché intercettano la parabola discendente dei prezzi. Eppure, questa fase di maggior stabilità energetica sta facendo tornare le offerte a prezzo bloccato, scomparse dal radar della convenienza nel 2022 a causa del costo elevato raggiunto dai beni energetici.
Da valutare, prima di decidere il nuovo fornitore luce, anche l’opzione tra tariffazione monoraria o multioraria: la prima assicura un prezzo dell’energia elettrica indipendente dall’orario di utilizzo, mentre la seconda prevede un sistema di tariffazione dell’energia elettrica legato a determinate fasce orarie. La scelta tra offerte luce monorarie o offerte luce bioraria dipende dalle proprie abitudini di consumo e dai picchi di utilizzo degli elettrodomestici più energivori (ecco quali elettrodomestici consumano di più).
Infine, non bisogna dimenticarsi di considerare eventuali bonus di benvenuto, extra sconti o benefit che il fornitore mette a disposizione dei nuovi clienti per rendere le proprie soluzioni luce e gas ancora più appetibili.
Cambiare fornitore di luce e gas: come fare a Marzo 2023?
Una volta individuata l’offerta “cucita” sulle proprie esigenze, attivare un contratto di fornitura luce e gas è un’operazione semplice e intuitiva che può essere effettuata direttamente online sul sito del fornitore scelto (raggiungibile direttamente dal comparatore di SOStariffe.it).
Per il completamento della pratica è sufficiente tenere a portata di mano:
- i dati anagrafici dell’intestatario della fornitura (nome, cognome e codice fiscale);
- i dati della fornitura (il POD per l’energia elettrica e il PDR per il gas; entrambi si possono trovare nell’ultima bolletta ricevuta);
- i recapiti (telefonici o mail);
- le coordinate IBAN del conto corrente per chi voglia attivare la domiciliazione bancaria della bolletta.
Una volta inseriti i dati richiesti, la procedura sarà completata. L’effettiva attivazione della fornitura di energia elettrica con il nuovo gestore non sarà, però, immediata. Sarà necessario attendere qualche settimana per registrare l’attivazione: in questa fase di transizione, in cui il fornitore si occuperà di gestire tutte le pratiche tecniche e amministrative, è comunque garantita la continuità dell’erogazione di energia e non sarà necessario cambiare il contatore.
Oltre al suo comparatore, SOStariffe.it mette a disposizione dei consumatori un servizio di consulenza gratuito, disponibile al numero 02 5005 111. In questo modo, è possibile ottenere supporto qualificato da un consulente specializzato nel settore energia in grado di indirizzare l’utente nella scelta delle offerte più in linea con le proprie esigenze.