Bollette luce e gas troppo alte? Ecco quando cambiare fornitore

Il cambio di fornitore è un’opzione sempre più valutata dalle famiglie italiane, schiacciate dal peso di bollette di luce e gas alle stelle. Gli esperti di SOStariffe.it illustrano le situazioni-tipo in cui il passaggio può essere vantaggioso a Febbraio 2023.

In 30 secondi

Quali sono i casi in cui è vantaggioso cambiare fornitore di luce e gas a Febbraio 2023?
  1. Quando l'andamento del mercato "premia" una tipologia di tariffe diversa da quella sottoscritta
  2. Quando scade il contratto e il rinnovo prevede nuove condizioni economiche
  3. Quando i benefit e gli sconti che rendevano competitiva un'offerta sono scaduti
  4. Le offerte luce e gas del Mercato Libero più convenienti da attivare a Febbraio 2023
 
Bollette luce e gas troppo alte? Ecco quando cambiare fornitore

Le famiglie italiane sono a caccia di risparmio. Mesi di maxi rincari di luce e gas sono un fardello sempre più pesante da sopportare, tanto che molti clienti domestici, gravati da bollette tuttora salate, cercano sollievo nel portafogli affidandosi a un nuovo fornitore di energia elettrica e gas.

Ma quando è davvero vantaggioso dire “addio” al proprio gestore e orientarsi, invece, verso una nuova compagnia energetica? La risposta arriva dagli esperti di SOStariffe.it che hanno analizzato i principali casi in cui il passaggio da vecchio a nuovo fornitore può garantire margini di risparmio in bolletta.

In particolare, ecco i 3 scenari finiti sotto la lente d’ingrandimento:

  • cambiare fornitore per intercettare offerte più convenienti;
  • cambiare fornitore alla scadenza naturale del contratto;
  • cambio fornitore dopo la scadenza dei benefit legati alla promozione sottoscritta.

Per scoprire le tariffe migliori del momento è possibile utilizzare il tool di confronto di SOStariffe.it:

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Cambiare fornitore per centrare la convenienza a Febbraio 2023

TARIFFE A PREZZO FISSO O BLOCCATO TARIFFE A PREZZO INDICIZZATO O VARIABILE
Sono caratterizzate da un costo di energia e gas che non cambia per un determinato periodo di tempo (di solito 12 mesi o 24 mesi) Prevedono che il costo di energia e del gas segua l’andamento di un indice di riferimento che si aggiorna su base mensile

Tra le ragioni che spingono i consumatori a “traghettare” la propria fornitura di luce o gas a un nuovo brand dell’energia, l’andamento del mercato gioca un ruolo chiave. Cosa significa? Per spiegarlo, l’attualità aiuta: in questo periodo in cui i prezzi all’ingrosso dei beni energetici sono in calo, le offerte luce e gas del Mercato Libero a prezzo indicizzato (cioè collegate agli indici PUN per l’energia e PSV per il metano) sono diventate le più convenienti da sottoscrivere. Assicurando bollette in linea con l’andamento del mercato, queste soluzioni luce e gas sono vantaggiose perché intercettano i prezzi in calo all’ingrosso e massimizzano il risparmio già nel breve periodo.

Eppure, prima dello shock energetico e dell’impennata dei prezzi della materia prima, sottoscrivere un’offerta a prezzo fisso era molto più vantaggioso: con questa tipologia di tariffe, infatti, si blocca il prezzo di energia e gas per un determinato periodo (di solito 12 o 24 mesi), mettendosi al riparo da eventuali rincari. Una soluzione che numerosi consumatori avevano trovato a suo tempo conveniente, tanto che, secondo alcuni dati, l’81,4% delle famiglie che si trova nel Mercato Libero dell’elettricità ha sottoscritto un contratto a prezzo fisso.

“Scudo di protezione” allora, ma non un “alleato” del risparmio oggi, con il tonfo del prezzo del gas al di sotto dei 60 euro al megawattora al TTF di Amsterdam, complici temperature invernali sopra la media stagionale, stoccaggi di metano ancora pieni all’84% in Italia e riduzione dei consumi come antidoto al caro bolletta.

Per questo, valutare l’opzione di un cambio fornitore prima della scadenza contrattuale o il passaggio a un’offerta a prezzo indicizzato potrebbe risultare una mossa vincente per tutte le famiglie legate tuttora a contratti a prezzo fisso. Ma potrebbe valere anche il contrario, qualora l’andamento del mercato subisse un nuovo mutamento. Una prospettiva da non sottovalutare considerata l’alta volatilità del comparto energetico in questa fase.

Cambiare fornitore alla scadenza delle condizioni contrattuali

COSA È IL BLOCCO DELLE MODIFICHE UNILATERALI FINO A QUANDO È IN VIGORE
Le compagnie energetiche non possono incrementare i prezzi delle tariffe andando a modificare unilateralmente le condizioni contrattuali sottoscritte dai propri clienti Fino al 30 giugno 2023

La scadenza delle condizioni contrattuali (e l’arrivo di nuovi adeguamenti o della notifica di modifiche unilaterali) potrebbe essere l’occasione per attivare il radar della convenienza e valutare la possibilità di effettuare un cambio fornitore.

Quella delle modifiche unilaterali ai contratti di luce e gas è uno dei temi più “caldi” del settore delle bollette. Come previsto prima dal governo Draghi e poi dall’esecutivo Meloni, è attualmente in vigore il blocco alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori. Cosa significa? Fino al 30 giugno 2023 i brand dell’energia non potranno incrementare i prezzi delle tariffe andando a modificare unilateralmente le condizioni contrattuali sottoscritte dai propri clienti.

Tuttavia, in linea con una sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2022, i fornitori possono modificare le condizioni contrattuali per le offerte che prevedono clausole di aggiornamento di prezzo. In questo caso, infatti, non si tratta di una modifica delle condizioni contrattuali ma di una modifica prevista dalla struttura della stessa offerta.

Cambiare fornitore alla scadenza di promozioni e benefit

Un’altra ragione che potrebbe incoraggiare i consumatori a cambiare fornitore è la scadenza di promozioni, sconti o benefit che le aziende energetiche propongono in fase di sottoscrizione di una determinata offerta.

Alcuni esempi? Bonus di benvenuto erogati in bolletta ai nuovi clienti, sconti sul contributo fisso mensile per i primi mesi dall’attivazione del contratto, buoni Amazon dal valore di 50 o 100 euro alla sottoscrizione di una doppia fornitura di luce e gas (tariffa dual fuel). E ancora: prezzo di energia e gas più contenuto nel primo anno di fornitura, oppure sconti sull’attivazione del canone mensile della fibra per avere Internet a casa.

Tutti questi incentivi rendono senza dubbio appetibile un’offerta alla stipula del contratto, ma quando tali benefit si esauriscono, la bolletta torna a incidere nella sua interezza sui bilanci di casa. Per quanto tali informazioni siano messe nere su bianco nelle condizioni generali di contratto che un nuovo cliente legge e sottoscrive, la durata “a tempo” di tali incentivi potrebbe spingere i clienti domestici a cercare la convenienza altrove.

Come risparmiare scegliendo il Mercato Libero a Febbraio 2023

Per quanto il cambio fornitore o il passaggio a una nuova offerta possano aiutare i consumatori a tenere sotto controllo le bollette, dire “addio” alla Maggior Tutela e affidarsi al Mercato Libero è una mossa cruciale per abbattere le spese di luce e gas.  A certificare la convenienza delle offerte del Mercato è anche l’ultimo monitoraggio del mercato retail di ARERA.

Come scovare l’offerta più vantaggiosa tra la moltitudine di proposte messa a punto dai fornitori energetici del Mercato Libero? Grazie al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. Questo strumento digitale, che è gratuito, aiuta i titolari di utenze domestiche a confrontare le innumerevoli soluzioni per illuminare o riscaldare casa e scegliere la promozione più in linea con le proprie esigenze di spesa e di consumo.

Per individuare le offerte luce e gas più vantaggiose del Mercato Libero, clicca sul pulsante verde qui sotto:

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