Mercato Maggior Tutela luce e gas: scadenza rinviata? Le ultime di Settembre 2023

Un nuovo rinvio della fine della Maggior Tutela potrebbe essere all’orizzonte. Ecco perché la scadenza del 10 gennaio 2024 potrebbe slittare ancora e le novità del decreto Energia al quale il governo sta lavorando. Oltre a un focus su come passare subito al Mercato Libero e scegliere le migliori offerte luce e gas per risparmiare in bolletta.

In 30 secondi

Fine della Maggior Tutela per i clienti domestici, nuovo rinvio all'orizzonte? Le novità a settembre 2023:
  1. Il 10 gennaio 2024 è prevista la fine del Mercato Tutelato per i privati
  2. Si parla di un nuovo slittamento di 6 mesi in vista: le ragioni ai raggi X
  3. La decisione potrebbe essere contenuta nel prossimo decreto Energia: cosa prevede
  4. Passare già da ora al Mercato Libero è possibile: confronta le offerte luce e gas con il comparatore di SOStariffe.it
Mercato Maggior Tutela luce e gas: scadenza rinviata? Le ultime di Settembre 2023

Per il momento, l’addio al regime di Maggior Tutela per i clienti domestici resta fissato al 10 gennaio 2024, come disposto dal decreto Aiuti quater, approvato l’11 novembre 2022. Tuttavia, un nuovo slittamento di questa scadenza potrebbe essere all’orizzonte, come ha lasciato intendere il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, parlando dell’imminente riforma del mercato luce e gas che a breve approderà sul tavolo del Consiglio dei ministri.

Prima di illustrare le novità di questo provvedimento, è bene ricordare che le famiglie a caccia di risparmio possono anticipare l’uscita dal Mercato Tutelato già a settembre 2023, così da beneficiare da subito di offerte luce e gas che propongono un costo unitario della materia prima (espresso in costo kWh e costo metano al metro cubo) più basso rispetto ai contratti di Tutela dove il prezzo è stabilito da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

Trovare l’offerta più in linea con il proprio fabbisogno energetico è possibile grazie al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. Gratuito e semplice da utilizzare, il tool di SOStariffe.it scandaglia le soluzioni luce e gas proposte dai gestori energetici del Mercato Libero a partire dai propri dati di consumo, così da individuare in pochi click la promozione più in linea con le proprie esigenze.

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Rinvio Maggior Tutela: ecco le novità a Settembre 2023

LE DOMANDE  LE RISPOSTE
Qual è la scadenza ufficiale per la cessazione del regime di Maggior Tutela per le forniture private di energia e gas? Il 10 gennaio 2024
Qual è l’ipotesi di rinvio che circola in questi giorni? Secondo quanto ha lasciato intendere il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, potrebbe esserci un nuovo slittamento dello stop alla Maggior Tutela
Quale provvedimento potrebbe sancire la proroga di qualche mese della fine del Mercato Tutelato? Il prossimo decreto Energia, un provvedimento che arriverà a breve all’esame del Consiglio dei ministri
Su quanti clienti domestici influisce questo provvedimento? Gli utenti in regime di Maggior Tutela sono circa un terzo del totale. Solo per l’energia, il passaggio da Maggior Tutela a Mercato Libero coinvolgerà 9 milioni di italiani

Come accennato poco sopra, il 10 gennaio 2024 è prevista la cessazione del regime dei prezzi regolati da ARERA per le forniture domestiche di luce e gas. Questo significa che, dopo tale data, i consumatori ancora nel regime Tutelato (circa un terzo del totale) potranno scegliere liberamente un fornitore del Mercato Libero (dove si servono già gli altri due terzi) e le condizioni tariffarie da esso proposto.

Chi non procederà con questa scelta, si vedrà attribuire un operatore in automatico con il Servizio a tutele graduali (STG), un regime transitorio che durerà altri 3 anni (fino al 1° aprile 2027), secondo la tabella di marcia contenuta nel decreto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) relativo ai “criteri e modalità per l’ingresso consapevole dei clienti domestici nel mercato libero dell’energia elettrica”.

Tuttavia, una nuova proroga di tale data potrebbe essere all’orizzonte. A lasciarlo intuire sono state le recenti dichiarazioni del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, parlando dell’imminente decreto energia che approderà a breve sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il decreto, ha spiegato il ministro, “interviene nella liberalizzazione per le famiglie, in un momento in cui non c’è la certezza che il quadro geopolitico tenga, e che quindi i prezzi possano essere previsti“.

Secondo indiscrezioni di stampa, la proroga che il governo vorrebbe varare avrebbe una durata di 6 mesi, ma da Palazzo Chigi non trapela nulla di ufficiale. Tra le ragioni alla base di tale slittamento, potrebbero esserci anche le criticità contenute nella segnalazione 308/2023/I/EEL trasmessa da ARERA a Parlamento e Governo il 6 luglio 2023 e legate alla tutela dei posti di lavoro per gli operatori del settore.

Decreto Energia: le altre misure in arrivo a Settembre 2023

DECRETO ENERGIA: COSA PREVEDE IN SINTESI
1 Riforma del mercato di luce e gas con possibile slittamento di 6 mesi per la fine della Maggior Tutela
2 Norme su rinnovabili e per l’eolico e offshore
3 Autocandidature per deposito scorie nucleari

Secondo quanto riferisce l’Agenzia Ansa, il decreto legge sull’energia è quasi pronto negli uffici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, anche se alcune parti non urgenti potrebbero essere presentate sotto forma di disegno di legge. Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha recentemente annunciato il provvedimento nel corso di un convegno a Roma al Gse (la società pubblica per gli incentivi alle rinnovabili) sulle Comunità energetiche rinnovabili.

Oltre alla riforma del mercato domestico di luce e gas, con un’eventuale proroga di 6 mesi per la fine della Maggior Tutela, il provvedimento riguarda anche altri settori sotto la responsabilità del Mase.

Il decreto legge, ha aggiunto Pichetto Fratin, “interviene sulla definizione delle aree idonee per le rinnovabili e per l’eolico offshore. Dobbiamo produrre senza devastare il territorio“. A terra, ha spiegato il ministro, “è stato raggiunto un accordo col Ministero della Cultura per una distanza minima di 3 km degli impianti dall’abitato e per l’installazione dei pannelli solari, e si sta definendo la questione delle aree agricole“. In mare, ha aggiunto, “valutiamo come sia possibile inserire grandi piattaforme di eolico, fino a 50×50 chilometri“. Infine, il decreto legge “prevede l’apertura di autocandidature per alcune realtà per il deposito delle scorie nucleari“.