Fine mercato tutelato: l’odissea del rinvio a novembre 2023

Tutto quello che c’è da sapere sulla fine Mercato Tutelato per i clienti “non vulnerabili” e un focus su come trovare le offerte luce e gas più vantaggiose del Mercato Libero a novembre 2023 grazie al comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Stop alla Maggior Tutela luce e gas, gli aggiornamenti a Novembre 2023:
  1. La fine Mercato Tutelato resta fissata al 10 gennaio 2024 (gas) e al 1° aprile 2024 (luce)
  2. Dopo indiscrezioni e aperture, arriva il no a una "proroga secca" della Tutela
  3. Si attende l'esame del dossier Maggior Tutela in Consiglio dei ministri con il decreto Energia
  4. Si può passare al Mercato Libero anche prima della scadenza: ecco le top offerte luce e gas
 
Fine mercato tutelato: l’odissea del rinvio a novembre 2023

La fine Mercato Tutelato di luce e gas per i clienti domestici “non vulnerabili” è sempre più vicina: la scadenza è fissata al 10 gennaio 2024 per le forniture di metano e al aprile 2024 per quelle dell’elettricità.

Tuttavia, nelle ultime settimane, la certezza di queste date è stata più volte messa in discussione, tra gli appelli a una proroga di sindacati e associazioni dei consumatori, i “rumors” nei corridoi della politica su un possibile rinvio di 6 mesi o 1 anno e i retroscena legati allo slittamento dell’esame in Consiglio dei ministri del “dossier” sulla fine Mercato Tutelato contenuto nel prossimo decreto Energia.

Una vera e propria odissea che ha fatto della fine Mercato Tutelato uno degli argomenti di maggior attualità di questo autunno 2023. Prima di scattare una fotografia della situazione aggiornata a novembre 2023, ricordiamo che è possibile dire “addio” alla Maggior Tutela anche prima della sua scadenza effettiva, così da beneficiare subito dei prezzi competitivi di luce e gas garantiti dal Mercato Libero.

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Fine Mercato Tutelato: no a proroga secca, le novità a Novembre 2023

FINE MERCATO TUTELATO: DOMANDE FINE MERCATO TUTELATO: RISPOSTE
Quando è prevista la fine del regime di Maggior Tutela luce e gas per i clienti “non vulnerabili”? La cessazione del regime delle tariffe regolate da ARERA resta fissata al:

  • 10 gennaio 2024 per le forniture gas
  • 1° aprile 2024 per le forniture luce
Chi sono i clienti “non vulnerabili”? Tutti coloro che non rientrano nelle seguenti categorie:

  • percettori di bonus luce e gas
  • over 75enni
  • soggetti con disabilità (legge 104/92)
  • quanti hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
Cosa succede ai clienti “vulnerabili” dopo la fine Mercato Tutelato? Potranno continuare a beneficiare del servizio di tutela della vulnerabilità, alle condizioni economiche previste per la tutela gas

Dopo settimane all’insegna di indiscrezioni e aperture a un’eventuale proroga della fine Mercato Tutelato, un punto fermo sullo spinoso dossier relativo al superamento della Maggior Tutela è arrivato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Quest’ultimo, a margine del salone del gas e dell’energia che si è svolto a Ravenna martedì 24 ottobre 2023, ha tolto ogni dubbio: non ci sarà alcuna “proroga secca del Mercato Tutelato” in arrivo. Piuttosto, “una gestione tecnica un po’ diluita credo che sia fondamentale e necessaria – ha detto Pichetto Fratin – per mettere nelle condizioni le famiglie – solo dalla parte dei non vulnerabili sono quasi cinque milioni – di fare una scelta di coscienza, sapendo cosa succede“.

Un concetto ribadito anche nei giorni successivi, al convegno ANCI di Genova, durante il quale il titolare del Ministero dell’Ambiente ha spiegato che “sul mercato tutelato non c’è l’intenzione del governo di modificare nulla rispetto alla scadenza per le gare. Piuttosto c’è una questione di meccanismi per rivolgersi a milioni di utenti domestici che vanno preparati, vanno informati, va creata una condizione che non crei un disagio enorme e naturalmente questo riguarda la parte dei non vulnerabili“.

A questo proposito c’è, infatti, una distinzione da fare. I clienti domestici ancora nel Mercato Tutelato si suddividono in due categorie: “non vulnerabili” e “vulnerabili”. I primi sono quei consumatori che, alla scadenza del 10 gennaio 2024 (gas) e 1° aprile 2024 (luce) dovranno passare al Mercato Libero, seguendo le modalità previste da ARERA stessa.

Diversa, invece, la situazione per i clienti “vulnerabili”, ovvero coloro che rientrino in queste categorie di utenti:

  • coloro che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio i percettori di bonus luce e gas);
  • i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92;
  • quanti hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • hanno un’età superiore ai 75 anni.

Questi clienti domestici (circa 4,5 milioni in Italia) potranno continuare a beneficiare del servizio di tutela della vulnerabilità, alle condizioni economiche previste per la tutela gas definite da ARERA.

Fine Mercato Tutelato: le prossime mosse a Novembre 2023

I prossimi passi sulla questione della fine Mercato Tutelato potrebbero essere definiti in uno dei prossimi Consigli dei ministri, in cui sarà esaminato il corposo decreto Energia, che contiene, tra l’altro, gli incentivi per le rinnovabili e le imprese energivore.

In questa fase, il governo Meloni varerà le “modalità tecniche di attuazione” della fine Mercato Tutelato, che potrebbero contemplare una “proroga temporanea e limitata per accompagnare gli utenti nell’uscita dalla Tutela“, evitando così il rinvio secco del mercato tutelato dell’energia che sarebbe in conflitto con gli impegni presi dall’Italia con l’Unione Europea nel Pnrr.

La mancata proroga della fine Mercato tutelato è, per il Codacons, “estremamente pericolosa” e rischia di avere ripercussioni dirette sulle bollette pagate dagli italiani.  “Dinanzi a questa situazione di grande instabilità dei prezzi energetici, il Governo deve mantenere in piedi il mercato tutelato, la cui fine il prossimo gennaio per il gas e ad aprile per l’energia elettrica getterebbe nel caos 15 milioni di famiglie – 9 milioni di utenze per le bollette della luce e 6 milioni per quelle del gas – che ancora non sono passate al mercato libero, continuando a tutelarle da speculazioni ed enorme volatilità delle quotazioni” è la posizione del presidente del Codacons, Carlo Rienzi.