Incentivi fotovoltaico: tutte le novità 2024

Slitta l’esame del nuovo decreto Energia in Consiglio dei ministri: superamento del Mercato Tutelato, creazione di un polo per l’eolico offshore al Sud e concessioni sull’idroelettrico i “nodi” ancora da sciogliere. Le novità a ottobre 2023, oltre a un focus su quali incentivi fotovoltaico per privati siano disponibili e come trovare il miglior preventivo per installare un impianto fotovoltaico utilizzando il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Incentivi fotovoltaico, quali sono le principali novità attese per ottobre 2023:
  1. Il decreto Energia è in arrivo settimana prossima in Consiglio dei ministri
  2. Tra i "nodi" ancora da sciogliere: superamento della Maggior Tutela e polo eolico offshore al Sud
  3. Un focus su come trovare gli incentivi fotovoltaico disponibili a ottobre 2023
  4. Come trovare il miglior preventivo per impianto fotovoltaico con il comparatore di SOStariffe.it
Incentivi fotovoltaico: tutte le novità 2024

Nuovo conto alla rovescia per il decreto Energia. Il provvedimento, che contiene tra l’altro lo spinoso dossier sulla fine del Mercato Tutelato luce e gas, oltre agli incentivi per le rinnovabili e le imprese energivore, approderà sul tavolo del Governo la prossima settimana, dopo che l’esame del documento è stato stralciato dall’ordine del giorno della seduta di lunedì 23 ottobre 2023.

Tre le misure chiave del provvedimento su cui l’esecutivo Meloni deve ancora trovare la quadra prima del varo del provvedimento: le modalità per il superamento del Mercato Tutelato di luce e gas, un polo per l’eolico offshore al Sud, le concessioni per l’idroelettrico.

Prima di accendere i riflettori sui nuovi incentivi alle rinnovabili previsti nel decreto Energia, ricordiamo che i consumatori che vogliano giocare un ruolo da protagonista nella transizione energetica, producendo energia solare domestica, possono beneficiare di un ampio ventaglio di incentivi fotovoltaico illustrati nel dettaglio nella guida messa a punto dagli esperti di SOStariffe.it.

Inoltre, per chi stia valutando l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico, il comparatore di SOStariffe.it consente di calcolare un preventivo in una manciata di click. Basta compilare un modulo inserendo alcuni dati (indirizzo e posizione dell’impianto da installare, calcolo dei consumi e dati di contatto) per vedersi restituito una classifica di soluzioni (con prezzi e caratteristiche degli impianti) in linea con le proprie esigenze.

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Incentivi fotovoltaico: cosa prevede il decreto Energia a Ottobre 2023

DECRETO ENERGIA IN ARRIVO IN CDM: I NODI DA SCIOGLIERE
1 Superamento del Mercato Tutelato per luce e gas, la cui scadenza è fissata al 10 gennaio 2024 per il gas e ad aprile 2024 per l’energia
2 Realizzazione di un polo per l’eolico offshore al Sud
3 Concessioni per l’idroelettrico

Come accennato poco sopra, lunedì 23 ottobre 2023 è slittata l’analisi in Consiglio dei ministri del nuovo decreto Energia, contenente “Misure urgenti per la sicurezza energetica del Paese”. Il provvedimento, che secondo fonti governative sarà oggetto di discussione la prossima settimana, ha tre “nodi” ancora da sciogliere:

  • il superamento del Mercato Tutelato di luce e gas, il cui termine è fissato il 10 gennaio 2024 per le forniture gas e aprile 2024 per quelle dell’energia. Su questa scadenza, però, le associazioni dei consumatori fanno fronte comune da mesi nel richiedere una nuova proroga;
  • la realizzazione di un polo per l’eolico offshore nel Mezzogiorno;
  • le concessioni per l’idroelettrico.

Secondo quanto annunciato martedì 24 ottobre 2023 dal ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, la bozza del decreto Energia non conterrà “una proroga secca del mercato tutelato“. Il titolare del Mase, invece, ipotizza un avvicinamento morbido, in modo da tenere in equilibrio l’esigenza di rispettare la cornice europea e quella di non mettere in difficoltà le fasce più deboli della popolazione e le famiglie innanzi all’evoluzione delle compravendite di energia da parte dei privati.

Una gestione tecnica un po’ diluita – ha aggiunto Fratin – credo che sia fondamentale e necessaria per mettere nelle condizioni le famiglie – solo dalla parte dei non vulnerabili sono quasi cinque milioni – di fare una scelta di coscienza, sapendo cosa succede“.

Inoltre, come spiegato all’Agenzia Ansa dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, “il governo non può rinviare la fine del mercato tutelato dell’energia, c’è un impegno con la Ue nel Pnrr, che non si può rinnegare. Quello a cui pensa il ministro Pichetto, nel Decreto energia che sarà presentato la prossima settimana, è una proroga temporanea e limitata, per accompagnare gli utenti nell’uscita dalla tutela”.

La Maggior Tutela luce e gas è un regime che serve ancora 10 milioni di utenti, un terzo del totale. Per loro le tariffe di energia e metano sono fissate da ARERA, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Gli altri, invece, hanno già scelto offerte luce e gas del Mercato Libero dove sono i gestori energetici stessi a stabilire il costo della materia prima, sulla base della tipologia di tariffa scelta (a prezzo fisso o indicizzato). Resteranno invece ancora serviti dalla Maggior Tutela i cosiddetti clienti “vulnerabili” (chi già riceve i bonus luce e gas, over75, abitanti di isole minori o di abitazioni di emergenza dopo calamità).

Decreto Energia: gli altri nodi ancora da sciogliere

Ma non c’è solo la questione del superamento del Mercato Tutelato luce e gas nel decreto Energia. Il nuovo provvedimento del Governo prevede anche altre novità per il settore energia: in particolare, il decreto spinge sulla creazione di un polo per l’eolico galleggiante nel Mezzogiorno (con 80 milioni di euro stanziati per il 2024, 170 milioni per il 2025 e 170 milioni per il 2026), così come introduce un deciso aiuto alle imprese energivore (in Italia sono circa 3.800) affinché costruiscano impianti elettrici da energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico e idroelettrico) di potenza pari ad almeno un megawattora. Le imprese potranno farsi anticipare i costi di tali impianti dal GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) con la fornitura di energia per tre anni ad un prezzo calmierato, da restituire poi in 20 anni.

Capitolo concessioni per l’idroelettrico: secondo quanto reso noto dall’agenzia Ansa, il nuovo Decreto Energia prevede, oltre alle gare regionali, la possibilità per le aziende già concessionarie o in scadenza di presentare un piano di investimenti. Ma questa eventualità potrebbe essere in contrasto con gli impegni italiani di riforma legati ai fondi del Pnrr. Su questo dossier, è ancora in corso un confronto con Bruxelles.

Incentivi fotovoltaico residenziale: le agevolazioni ancora allo studio

È bene segnalare che, per quanto concerne le agevolazioni rivolte ai privati cittadini che vogliano dotare la propria abitazione di impianti fotovoltaici domestici nel 2024, al momento non sono previste novità. Tuttavia, nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB) per il 2024, che è stato pubblicato e trasmesso alla Commissione europea lo scorso 7 ottobre, il Governo segnala che la legge delega della riforma fiscale prevede, tra l’altro, che “siano introdotti meccanismi di esenzione o agevolazione per favorire la produzione di energia da biomasse o altre risorse rinnovabili, nel rispetto delle normative europee“. Inoltre, il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) conferma anche che, tra le riforme allo studio dell’esecutivo Meloni nell’ambito del REPowerEU italiano, c’è anche la messa a punto di un Testo unico per l’autorizzazione degli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili (ribattezzato Testo Unico FER).