Prestiti on line veloci: 5 regole per non sbagliare

Aggiornato il: 27/01/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 27/01/2021

 Gli italiani sono storicamente un popolo di risparmiatori, e per questo hanno meno dimestichezza di altre nazioni con i prestiti e i finanziamenti; molti finiscono così col non richiederli e rinunciare a un acquisto, una vacanza o un qualsiasi altro tipo spesa, temendo procedure complicate e scarsa affidabilità degli operatori finanziari. 

prestito personale

I prestiti delle grandi società, invece, sono in genere molto sicuri, e con l’arrivo di Internet i prestiti on line veloci sono diventati una realtà: in diversi casi basta compilare un modulo direttamente via web, inviare la documentazione richiesta digitalizzata e, nel giro di pochi giorni, vedere la somma erogata direttamente sul proprio conto corrente. Non per questo però un prestito va richiesto alla leggera e senza fare le dovute ricerche, altrimenti le conseguenze potrebbero essere fastidiose. Vediamo quindi qualche regola da tenere a mente per rendere più semplice, e con maggiori probabilità di successo, la richiesta di denaro a una società.

 1. Sapere che cosa succede con un prestito rifiutato

 Non tutti sanno che una richiesta di finanziamento rifiutata lascia degli strascichi, e che quindi non è affatto una buona idea continuare a richiederne a soggetti diversi fino a quando non ne viene accettato uno. Le richieste non accettate infatti finiscono per 3 mesi nel database del CRIF, la Centrale Rischi Finanziari, ovvero la società italiana a cui tutti gli operatori del credito al consumo si rivolgono prima di concedere un prestito per saperne di più su chi ha fatto la richiesta.

Presso il CRIF sono segnalati tutti gli impegni finanziari del richiedente (come ad esempio altri finanziamenti, anche minimi come quelli per un’assicurazione auto a rate, oppure particolarmente onerosi come i mutui prima casa), gli eventuali mancati pagamenti e i protesti nonché altre informazioni rilevanti a ricostruire il profilo creditizio del soggetto. Anche le richieste di finanziamento e il loro esito finiscono registrate qui, e quindi se al soggetto viene rifiutato un prestito e questi provvede a richiederlo a un’altra società, questa vedrà subito l’esito negativo della pratica precedente, e con tutta probabilità non concederà il finanziamento a sua volta.

Ecco perché è consigliato richiedere un prestito, anche se è di rapida erogazione come un prestito on line veloce, solo quando si è ragionevolmente convinti che la richiesta possa essere accettata, altrimenti si innesta un circolo vizioso per cui ogni ulteriore rifiuto non farà altro che diminuire le possibilità future di ottenere un finanziamento. 

Naturalmente, bisogna ricordare che la consultazione del CRIF non è l’unico parametro che viene utilizzato nel valutare se un prestito può essere erogato o meno; in altre parole, non è sufficiente avere un profilo impeccabile presso la centrale dei rischi per avere l’erogazione garantita. Ci sono infatti molte variabili che entrano in gioco, e – soprattutto per le banche, che offrono ai propri clienti prestiti a tassi particolarmente vantaggiosi – a volte i requisiti possono essere molto stringenti, in termini di natura del proprio contratto di lavoro (indeterminato o meno), disponibilità patrimoniale sul conto corrente, in immobili o in altri beni, garanzie, spese fisse mensili, familiari a carico e così via). In assoluto, la variabile più importante è costituita dall’entità della cifra richiesta e dal numero delle rate: poche rate significano una quantità minore di interessi da pagare, ma anche un importo mensile più alto e quindi una maggiore difficoltà nell’erogazione, visto che, in genere, la rata mensile di un finanziamento non deve eccedere un terzo circa del reddito mensile (anche se non è una regola fissa e molto spesso la rata massima è più bassa di quanto risulterebbe con questo calcolo).

Per questo potrebbe essere conveniente affidarsi a società finanziarie che propongono la pre-istruttoria: si tratta di una simulazione (non vincolante) che permette di conoscere le possibilità che un prestito venga approvato partendo dai dati dell’utente. Non si tratta di una certezza, ma comunque è molto utile per dare un’idea sulle proprie chance, in modo da capire se andare avanti con la pratica o se è meglio lasciar perdere.

 2. Confrontare più prestiti possibili per trovare le migliori condizioni economiche

Le società che propongono prestiti al consumo sono moltissime, e non tutte uguali. i comparatori come SOStariffe.it sono un grande aiuto per chi è alla ricerca di prestiti on line veloci da confrontare in modo da capire quale faccia al caso proprio, a partire dal massimo valore finanziabile e l’età (se una persona è piuttosto avanti con gli anni, infatti, diminuisce la 

Il valore fondamentale da conoscere è il tasso d’interesse che viene applicato all’importo lordo del finanziamento, in modo da calcolare gli interessi dovuti dal cliente. In questo modo vengono definite la quota interessi e la quota capitale delle rate di rimborso in base al piano di ammortamento del finanziamento stesso. È bene soprattutto conoscere la differenza tra TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Il primo valore infatti riguarda soltanto l’interesse del prestito, ma è il TAEG a tenere conto anche di tutte quelle spese accessorie che possono far aumentare non di poco la rata.

Studiare le condizioni economiche del prestito è fondamentale per fare una scelta oculata; in particolare le spese di istruttoria e le commissioni di incasso devono essere ben note per evitare di calcolare una rata gestibile e poi trovarsi di fronte a un pagamento mensile al di sopra delle proprie possibilità.

Per quanto riguarda la tipologia del tasso, la stragrande maggioranza dei prestiti online veloci prevede un tasso fisso, che quindi non cambia per tutta la durata del finanziamento, ma ce ne sono alcuni che propongono anche un tasso variabile: se si è in un periodo in cui i tassi di interesse sono in discesa questa opzione potrebbe essere conveniente, ma il rischio è quello di ritrovarsi dopo qualche mese ad affrontare una spesa più elevata, proprio come succede con i mutui.

 3. Avere le idee chiare sulla flessibilità del finanziamento

 Le differenze tra i vari prestiti on line veloci riguardano anche l’eventualità in cui non si riesca a pagare una rata oppure che il suo ammontare mensile si riveli troppo alto. Le condizioni di rimborso possono infatti essere più o meno flessibili. 

La flessibilità in questo caso può riguardare la possibilità di sospendere un determinato numero di volte il rimborso in caso di emergenza, saltando una o più rate senza che ci siano conseguenze; ci sono anche formule che consentono di rimodulare il piano di restituzione della somma erogata “spalmando” il rimborso su un numero superiore di mesi, allungando il prestito ma abbassando così l’importo periodico da pagare. Queste opzioni sono particolarmente utili quando la propria posizione lavorativa è a tempo determinato o si prevede un cambiamento nel futuro, in modo da fare fronte a eventuali periodi di scarsa liquidità.

 4. Sapere se si ha diritto a un prestito speciale

Certe tipologie di finanziamento sono riservate a determinate categorie di richiedenti, come la cessione del quinto per i dipendenti a tempo indeterminato e i pensionati. In genere, proprio i pensionati e i dipendenti pubblici possono avere diritto a prestiti dedicati con condizioni più favorevoli di quelle che si trovano di norma sul mercato, che si parli di un piccolo finanziamento o di un mutuo. Lo stesso accade con gli studenti, in particolare se la somma richiesta è destinata a finanziare i propri studi, ad esempio pagandosi un periodo all’estero presso una scuola o un’università.

I prestiti Inpdap per pensionati e dipendenti pubblici e statali (ora gestiti dall’INPS, dal Decreto Salva Italia in poi) hanno una legislazione riservata, che permette di proporre tassi convenienti: ad esempio, il tasso annuo base per i piccoli prestiti Inpdap è agevolato rispetto ai tassi mercato, con un nominale annuo di 4,25% e spese di amministrazione 0,50%, e con possibilità di restituzione in 12, 24, 36 o 48 rate mensili.

Per lo stesso motivo, prima di rivolgersi a una finanziaria specializzata nell’erogazione del credito al consumo – che dà maggiori possibilità di vedere approvata la propria pratica, ma di solito ha anche tassi più alti – può essere una buona idea parlare con un consulente della banca dove si ha il proprio conto corrente, per vedere se sono previsti finanziamenti particolari per i correntisti. La banca, infatti, conosce molto bene le possibilità finanziarie di chi si rivolge a lei per la gestione dei propri risparmi, magari da anni, e quindi in determinati casi – se non ci sono mai stati scoperti, se la busta paga viene regolarmente accreditata, se si è clienti da molto tempo e così via – è possibile approfittare di offerte con un tasso di interesse veramente molto basso.

 5. Richiedere un preventivo online

 Quando ci si è orientati su un ridotto numero di banche o di finanziarie presso le quali si potrebbe fare la richiesta di prestito, la cosa migliore da fare è richiedere un preventivo, fornendo tutti i dettagli relativi alla futura pratica e chiedendo un ricontatto con un consulente della società scelta, senza nessun impegno e nessun obbligo di portare avanti la richiesta qualora il risultato del preventivo non fosse soddisfacente per chi richiede il finanziamento.

Uno dei grandi vantaggi dei prestiti on line veloci, infatti, è la possibilità di inserire i propri dati e avere da subito, grazie a un’apposita simulazione, un’idea della rata che si andrà a pagare, delle possibilità di finanziamento, delle garanzie richieste e così via. In questo modo confrontare tra di loro le rate delle varie opzioni a disposizione diventa semplicissimo, così come i piani di rimborso. SOSTariffe.com serve proprio a questo: aiutare ognuno a trovare non il miglior prestito in assoluto, perché questo non esiste, ma quello più adatto alla propria situazione finanziaria e alla tipologia di richiesta, il tutto con pochi clic.