PUN: la fine del Prezzo Unico Nazionale è in arrivo? Il futuro del mercato energetico

Il mercato energetico italiano si prepara ad un cambio di rotta cruciale: il superamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN) e la graduale introduzione di tariffe dell’energia all’ingrosso zonali per intercettare le dinamiche territoriali di produzione e distribuzione dell’energia elettrica. Ecco cosa succederà dal 1° gennaio 2025 e come trovare le migliori offerte luce del Mercato Libero a febbraio 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Fine Prezzo Unico Nazionale: come cambierà il mercato energetico italiano?
  1. Si va verso il superamento del PUN, l'indice per la compravendita dell'energia all'ingrosso in Italia
  2. Il PUN nazionale lascerà spazio alle tariffe zonali dell'energia all'ingrosso
  3. Cos'è e come funziona il PUN oggi e come cambierà dal 2025
  4. Risparmiare in bolletta con le migliori offerte luce del Mercato Libero a febbraio 2024
PUN: la fine del Prezzo Unico Nazionale è in arrivo? Il futuro del mercato energetico

La strada è tracciata: si va verso il superamento del PUN (Prezzo Unico Nazionale) in Italia e l’introduzione di un modello di tariffe zonali, in grado di intercettare le dinamiche territoriali legate alla produzione, alla distribuzione e al consumo di energia elettrica, anche sulla scia dello sprint fotovoltaico nel nostro Paese.

Questo cambio di rotta del mercato energetico italiano (già da anni oggetto di dibattito) è in arrivo il 1° gennaio 2025: a indicare la data è l’articolo 19, comma 4-ter, del testo di conversione in legge del Decreto Energia. Si tratta di una vera e propria “rivoluzione” destinata a cambiare il volto del meccanismo di formazione del prezzo dell’energia elettrica applicato ai clienti finali.

Prima di capire cosa comporti la transizione dal Prezzo Unico Nazionale al PUN zonale, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce (link qui sotto) è uno strumento gratuito che aiuta i clienti domestici a confrontare le proposte dei gestori energetici del Mercato Libero e individuare, sulla base del proprio profilo di consumo, quella più adatta al proprio fabbisogno energetico.

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Tale dato può essere consultato in una fattura recente (scopri come leggere la bolletta della luce), oppure calcolato attraverso i filtri integrati del comparatore di SOStariffe.it, accessibili dal widget qui sotto:

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PUN: che cos’è e come funziona a Febbraio 2024

PUN: COSA SAPERE A FEBBRAIO 2024
1 È acronimo di Prezzo Unico Nazionale
2 È l’indice di riferimento per la compravendita dell’energia elettrica all’ingrosso sul mercato della Borsa Elettrica Italiana
3 Vale da nord a sud della Penisola ed è utilizzato dai fornitori energetici per calcolare il costo kWh in bolletta per i clienti finali
4 A gennaio 2024 (ultimo dato disponibile) il PUN si è attestato a 0,099160 €/kWh

Prima di capire quale sia la nuova rotta del mercato energetico italiano, è bene chiarire cosa sia e come funzioni il Prezzo Unico Nazionale (PUN) a febbraio 2024. Il PUN è quanto si paga all’ingrosso per l’energia elettrica sul mercato della Borsa Elettrica Italiana. Questo indice, aggiornato ogni mese, è un parametro chiave nel determinare il costo dell’energia applicato in bolletta ai clienti finali che sottoscrivano offerte luce a prezzo indicizzato.

In base ai movimenti dell’indice PUN, infatti, le aziende energetiche da nord a sud della Penisola calcolano il costo da attribuire alla materia prima in bolletta (costo kWh). Più l’indice PUN si alza, maggiori saranno (a parità di consumi) le spese in bolletta legate alla componente energia. Viceversa, più l’indice PUN va in contrazione, più le fatture saranno leggere. L’ultimo dato disponibile del PUN è quello relativo al mese di gennaio 2024, quando il suo valore è stato pari a 0,099160 €/kWh.

PUN verso l’addio, dal 2025 arrivano i prezzi zonali dell’energia

DAL PUN NAZIONALE AL PUN ZONALE: LE NOVITÀ
1 Il testo di conversione in legge del decreto Energia prevede il superamento graduale del PUN dal 1° gennaio 2025
2 Le tariffe zonali all’ingrosso saranno “cucite” sulle dinamiche locali di produzione, distribuzione e consumo dell’elettricità
3 Il nuovo meccanismo garantirà prezzi più equi per i consumatori e incentiveranno gli investimenti nelle rinnovabili

A febbraio 2024, tuttavia, il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso PUN è identico in tutta Italia. Questo significa che il meccanismo di formazione del prezzo non tiene conto delle differenze regionali legate alla produzione e al consumo di energia elettrica.

Il nuovo sistema di PUN zonali, la cui graduale introduzione è prevista a partire dal 1° gennaio 2025, si prefigge proprio di colmare questa lacuna, garantendo prezzi dell’elettricità diversificati e più attinenti alle dinamiche locali di produzione, distribuzione e consumo, anche sulla scia del crescente peso delle fonti rinnovabili nel mix energetico del nostro Paese.

Infatti, il nuovo meccanismo del PUN zonale permetterebbe ai cittadini di beneficiare di prezzi “plasmati” sui costi di produzione e trasmissione dell’elettricità in quel determinato territorio. Di conseguenza, le aree del Paese con il maggior sviluppo di fonti rinnovabili potrebbero godere di prezzi dell’energia all’ingrosso più bassi rispetto al PUN attuale. Oltre a garantire un prezzo dell’elettricità più “equo” ai clienti finali, il passaggio dal PUN nazionale ai PUN zonali punta anche a fare da ulteriore trampolino di lancio agli investimenti per la realizzazione degli impianti di produzione di energia pulita.

In ogni caso, come si legge nel PNIEC (Piano nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), “l’ipotesi di superamento del PUN non esclude, comunque, che sia salvaguardato il calcolo, da parte del GME, di un prezzo di riferimento dell’energia elettrica scambiata nell’ambito del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica, in continuità con il calcolo del Prezzo Unico Nazionale, al fine di favorire lo sviluppo e la trasparenza dei mercati”.