Pensione maggio 2021: data di pagamento

Nel corso dell’ultimo anno il pagamento delle pensioni ha subito dei cambiamenti rispetto ai calendari che venivano rispettati negli anni passati, i quali, a causa della pandemia da coronavirus, sono stati anticipati. Di seguito saranno presentate le date relative al mese di maggio 2021

Pensione maggio 2021: data di pagamento

Le pensioni di maggio 2021 saranno accreditate in anticipo, nel rispetto di quanto previsto dal calendario INPS e della data che è stata comunicata dalla protezione civile. Il ritiro delle pensioni coprirà i giorni compresi tra il 26 aprile e il 1° maggio 2021

Le pensioni potranno essere ritirate recandosi presso gli uffici di Poste Italiane in relazione a un calendario che si basa sulla iniziale del cognome: di norma le pensioni vengono accreditate lo stesso giorno sia in banca sia alle Poste, ma le disposizioni in vigore per contenere il rischio di assembramenti hanno portato ad anticipare le date dei pagamenti in posta. Ecco quali sono tutte le date previste per il mese di maggio 2021. 

I pagamenti delle pensioni in anticipo: le regole in vigore

La pensione potrà essere ricevuta secondo le modalità che sono state scelte dal pensionato: chi, per esempio, ha optato per l’accredito della pensione sul proprio conto corrente bancario, riceverà l’importo relativo al mese di maggio 2021 a partire da sabato 1° maggio 2021, che rappresenta il primo giorno bancabile del mese. 

I pensionati che, invece, hanno un conto BancoPosta o Postepay Evolution, oppure sono titolari di un libretto di risparmio, potranno ritirare la pensione alla posta in dei giorni prestabiliti. 

Com’è ormai risaputo, l’ingresso scaglionato e il pagamento in anticipo rappresentano le misure introdotte al fine di limitare gli assembramenti davanti agli uffici postali, che regolarmente si vedono quando arriva il momento di ricevere la propria pensione mensile. 

Pensione maggio 2021: il calendario dei pagamenti INPS

Il pagamento delle pensioni di maggio 2021 inizierà nel mese di aprile, nello specifico il 26 aprile, e terminerà il 1° maggio 2021. Il calendario si basa sulla lettera iniziale del proprio cognome ed è suddiviso come segue.

  • lunedì 26 aprile potranno ritirare la pensione tutti coloro il cui cognome inizia con la lettera A e con la lettera B;
  • martedì 27 aprile potranno ritirare la pensione tutti coloro il cui cognome inizia con la lettera C e con la lettera D;
  • mercoledì 28 aprile potranno ritirare la pensione tutti coloro il cui cognome inizia con le lettere che vanno dalla E alla K;
  • giovedì 29 aprile potranno ritirare la pensione tutti coloro il cui cognome inizia con le lettere che vanno dalla L alla O;
  • venerdì 30 aprile potranno ritirare la pensione tutti coloro il cui cognome inizia con le lettere che vanno dalla P alla R;
  • sabato 1° maggio potranno ritirare la pensione tutti coloro il cui cognome inizia con le lettere che vanno dalla S alla Z. 

Si ricorda che chiunque si rechi presso un ufficio postale per procedere con il ritiro della pensione sarà tenuto a rispettare le norme anticontagio, ovvero avrà l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento sociale di almeno 1 metro dalle altre persone in fila o che attendono il proprio turno in posta. 

Tra il 26 aprile e il 1° maggio 2021 si svolgeranno non solo i pagamenti dell’assegno pensionistico, ma anche:

  • dell’assegno di invalidità;
  • dell’assegno di accompagnamento;
  • della cassa integrazione;
  • della disoccupazione NASpI. 

Quali sono le modalità di pagamento della pensione

Oltre al pagamento della pensione in contanti, che segue limiti ben precisi stabiliti dalla legge, ogni pensionato avrà la possibilità di scegliere di ricevere se ricevere l’assegno pensionistico tramite:

  • l’accredito sul conto corrente bancario;
  • l’accredito sul conto corrente postale;
  • l’accredito sul libretto di risparmio;
  • l’accredito su una carta prepagata dotata di codice IBAN. 

A questo proposito, nel caso in cui si fosse alla ricerca di un conto corrente dedicato ai pensionati, si suggerisce di dare un’occhiata al comparatore di conti correnti online di SOStariffe.it. 

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Come si sceglie la modalità di accredito della pensione

Abbiamo detto che andare alla posta a ritirare la propria pensione mensile non rappresenta la sola modalità con la quale si può ricevere il pagamento mensile della pensione: nel momento in cui dovrà presentare la domanda di pensionamento, il pensionato dovrà indicare la modalità con la quale preferisce ricevere la pensione. 

La domanda di pensionamento si compila e si trasmette online, tramite il sito dell’INPS, al quale si potrà accedere tramite SPID. A seconda della soluzione di pagamento scelta, ci sono alcune informazioni importanti da conoscere. 

La prima riguarda l’ipotesi in cui la pensione venga accreditata direttamente sul conto corrente bancario o postale: in questa evenienza si riceverà la pensione indipendentemente dalla propria residenza, presso tutte le agenzie bancarie e gli uffici postali che si trovano sul territorio nazionale. 

La seconda ha a che fare con i casi in cui il pensionato dovesse decidere di cambiare conto corrente e potrebbe non ricevere alcune rate della pensione. In genere, tale inconveniente si verifica perché ci si dimentica di comunicare le coordinate del nuovo conto corrente all’INPS. 

Si tratta di una passaggio davvero molto semplice da mettere in pratica, in quanto sarà sufficiente inviare una domanda in carta semplice alla sede INPS Gestione Dipendenti Pubblici di appartenenza.

Qualora si volesse ricevere l’assegno pensionistico mensile tramite Poste Italiane, si potrà scegliere tra l’accredito sul conto corrente postale e l’accredito sul libretto di risparmio. In generale, la scelta effettuata alla presentazione della domanda di pensionamento potrà, comunque, essere modificata nel tempo. 

Per esempio, si potrebbe voler richiedere il passaggio dal pagamento in contanti all’accredito diretto sul proprio conto corrente postale: per farlo si dovrà presentare la richiesta all’ufficio postale di competenza, che avrà il compito di inoltrare la variazione all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici la variazione.

Come funziona il pagamento in contanti

La pensione può essere ricevuta anche in contanti: è proprio questa la modalità che viene ancora oggi preferita da buona parte dei soggetti pensionati. Ai sensi della legge n. 44 del 26 aprile 2012, sono state introdotte alcune modifiche alle norme sui pagamenti in contanti che siano di importo superiore ai 1.000 euro (e che prima erano regolate dalla legge 214 del 2011). 

Nello specifico, a partire dal 1° luglio 2012 le pensioni che superano i 1.000 euro al mese potranno essere pagate esclusivamente su:

  • conto corrente bancario;
  • su carta prepagata dotata di codice IBAN;
  • conto corrente postale;
  • libretto postale.

Le eccezioni sono rappresentate dai pagamenti superiori ai 1.000 euro che siano comprensivi degli importi erogati a titolo di tredicesima o che si ricevano a titolo di arretrati, conguagli fiscali e somme aggiuntive, a patto che l’importo mensile ordinario della pensione sia inferiore a 1.000 euro al mese.

Ogni pensionato avrà il dovere di comunicare all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici qualsiasi variazione relativa al diritto o alla misura della pensione ricevuta ogni mese dall’istituto. 

Come funziona la delega

A proposito della pensione che viene ritirata direttamente dal pensionato presso l’ufficio postale, è possibile procedere con una delega a un soggetto rappresentante, la quale prende il nome di “riscossione con mandato speciale”.

Come funziona? Qual è la procedura da seguire in questo caso? Nella pratica, il pensionato sarà tenuto a presentare alla Sede INPS Gestione Dipendenti Pubblici di appartenenza il relativo modulo di richiesta, che dovrà essere compilato e autenticato sia dal pensionato sia dal soggetto delegato. 

Nel caso in cui, invece, si volesse revocare tale mandato speciale, il pensionato dovrà semplicemente presentare l’apposita domanda in carta semplice alla sede INPS Gestione Dipendenti Pubblici di competenza. 

Una particolarità relativa alla riscossione della pensione di maggio 2021, riguarda la possibilità di delegare i Carabinieri per il ritiro del proprio assegno pensionistico: tale delega sarà valida per i pensionati che hanno un’età pari o superiore ai 75 anni. I Carabinieri che provvederanno al ritiro della pensione in contanti, la recapiteranno direttamente presso il domicilio del pensionato. 

Si tratta di un’opportunità che potrebbe essere mantenuta anche nei prossimi mesi e che rappresenta un valido supporto per tutte le persone anziane che non hanno la fortuna di delegare una persona conosciuta affinché provveda con il ritiro della pensione alle poste.