La manovra di Bilancio firmata Meloni-Giorgetti (L. 197/2022) proroga di tre mesi (fino al 31 marzo 2023) il credito d’imposta per le imprese gasivore, aumentandone l’aliquota del +5% rispetto a quella già in vigore nell’ultimo trimestre 2022 (e che si attestava al 40%).
Si tratta di un’agevolazione statale (che rientra tra i cosiddetti “Bonus imprese prodotti energetici”) il cui obiettivo è aiutare le imprese a forte consumo di gas naturale a far fronte alle elevate spese in bolletta per questa materia prima.
Nei paragrafi che seguono il team di SOStariffe.it scatta una fotografia di questa misura, traccia l’identikit delle imprese che possono accedervi e illustra le modalità per avanzarne richiesta a febbraio 2023.
L’identikit delle imprese “gasivore” a Febbraio 2023
Quali sono le imprese classificate come “gasivore”? Lo stabilisce l’articolo 3 del decreto n. 541 del Ministero della transizione ecologica, a cui la manovra di Bilancio 2023 fa riferimento quando parla dell’agevolazione per le imprese “gasivore”.
Secondo quel decreto (datato 21 dicembre 2021), che istituisce un elenco nazionale delle imprese a forte consumo di gas, sono considerate come gasivore “le imprese che hanno un consumo medio di gas naturale, calcolato per il periodo di riferimento, pari ad almeno 1 GWh/anno (ovvero 94.582 Sm3/anno, considerando un potere calorifico superiore per il gas naturale pari a 10,57275 kWh/Sm3)”.
Inoltre, per essere considerate tali, le aziende devono operare in uno dei settori, classificati per codice ATECO, che sono elencati nell’allegato 1 del decreto emanato dal Ministero della transizione ecologica il 21 dicembre 2021.
Bonus imprese gasivore: cosa prevede e come chiederlo a Febbraio 2023
La manovra di Bilancio ha esteso al primo trimestre 2023 il credito d’imposta sul gas per le imprese gasivore. Non solo: tale agevolazione è stata incrementata del 5% rispetto al sostegno in vigore nel quarto trimestre 2022. Si tratta, dunque, di una detrazione più elevata (45%) per tutti i potenziali beneficiari che potranno, quindi, massimizzare il risparmio in bolletta.
Per beneficiare di questo bonus, le aziende “affamate di gas” devono soddisfare i seguenti requisiti:
- essere iscritte nell’elenco 2023 delle imprese gasivore pubblicato dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali;
- aver consumato nel primo trimestre 2023 gas per usi energetici diversi da usi termoelettrici;
- avuto registrato un incremento superiore al 30% del costo della materia prima gas nel quarto trimestre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2019.
Come si legge in manovra, il prezzo medio di riferimento del gas è quello del Mercato infra giornaliero (Mi-Gas).
Il credito d’imposta per aziende gasivore relativo al I trimestre 2023 può essere utilizzato in compensazione nel modello F24 entro il 31 dicembre 2023 oppure può essere ceduto a soggetti terzi, secondo le procedure già applicate nei mesi scorsi. È bene ricordare che il credito d’imposta non concorre a formare la base imponibile del reddito e dell’IRAP.
Mentre i crediti d’imposta del primo e secondo trimestre 2022 non sono più utilizzabili dal 1° gennaio 2023, quelli successivi possono ancora essere richiesti dal momento che il decreto Aiuti quater (convertito in legge il 13 gennaio 2023) ne ha prorogato la scadenza dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023.
Puntare su tariffe aziendali per alleggerire le bollette
Oltre a trarre il massimo vantaggio dalle agevolazioni statali, le aziende italiane (siano esse di piccole, medie o grandi dimensioni) possono beneficiare di bollette più leggere a febbraio 2023 scegliendo soluzioni luce e gas aziendali, quindi di tipo business.
I fornitori energetici del Mercato Libero propongono innumerevoli promozioni e offerte di luce e gas destinate alle aziende. Confrontarle periodicamente (almeno una volta all’anno), anche grazie al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas business, consente agli imprenditori di non lasciarsi sfuggire le soluzioni più vantaggiose.