Bonus 1800 INPS: richiesta e pagamenti a Marzo 2023

Cos’è e come funziona il bonus mamme disoccupate concesso dai Comuni ed erogato dall’INPS. Le ultime novità sull'agevolazione con SOStariffe.it, oltre a un focus su come trovare i migliori conti correnti per abbattere le spese bancarie a marzo 2023

In 30 secondi

Bonus 1.800 euro o bonus mamme disoccupate, ecco l'identikit a marzo 2023:
  1. Che cosa prevede la misura di sostegno al reddito per neo-mamme
  2. Dal parto all'adozione, quali sono i casi in cui può essere richiesto
  3. Chi ne ha diritto e quali sono i passi per ottenerlo
  4. I nuovi importi dell'assegno e il nuovo tetto ISEE dopo la rivalutazione ISTAT
  5. Accredito del bonus su conto corrente: ecco le migliori alternative di conti correnti su SOStariffe.it
Bonus 1800 INPS: richiesta e pagamenti a Marzo 2023

Il bonus 1.800 euro INPS, più noto come bonus mamme disoccupate, è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni e pagata dall’INPS che va a beneficio delle neo mamme disoccupate o senza lavoro e con un reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 19.185,13 euro.

Tale soglia di accesso al bonus, così come l’importo dell’assegno stesso (salito a un totale di 1.917,3 euro nel 2023), sono stati aggiornati in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati lo scorso 8 marzo 2023. Una rivalutazione (dell’8,1%) che è stata messa nero su bianco nella circolare INPS numero 26 dell’8 marzo 2023.

Prima di entrare nelle pieghe della circolare e di passare sotto la lente di ingrandimento i nuovi importi per l’anno 2023, gli esperti di SOStariffe.it illustrano che cosa sia il bonus, chi siano i destinatari e come richiederlo a marzo 2023.

Bonus 1800 euro INPS: identikit e come richiederlo a Marzo 2023

LE DOMANDE DEI CONSUMATORI LE RISPOSTE DI SOSTARIFFE.IT
Cos’è il bonus 1.800 euro INPS?
  • È una misura di sostegno al reddito pagata dall’INPS alle neo-madri che non lavorano o sono disoccupate
In che cosa consiste il bonus?
  • Prevede l’erogazione di un assegno in 5 mensilità da richiedere al proprio Comune di residenza entro 6 mesi dal parto o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o in affido
In quali casi può essere richiesto?
  • Nascite
  • Adozioni
  • Affidamenti pre-adottivi

Nel linguaggio informale è noto come “bonus 1.800 euro INPS” o “bonus mamme disoccupate”, ma la definizione ufficiale riportata sul sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale è quella di “assegno di maternità dei Comuni”.

Pur nella varietà dei suoi nomi, la sostanza resta la stessa: si tratta di una misura di sostegno al reddito che va richiesta ai Comuni e che aiuta economicamente le neo-mamme con un basso reddito a provvedere al sostentamento di un minore nei primi mesi dal parto o da un’adozione o da un affidamento pre-adottivo.

Tale sostegno, infatti, può essere richiesto nei seguenti tre casi:

  • in presenza di nascite;
  • in presenza di adozioni;
  • in presenza di affidamenti pre-adottivi.

In particolare, sia nel caso di adozioni sia di affidamenti pre-adottivi, i bambini devono avere un’età non superiore ai 6 anni. Nel caso, però, di adozioni o affidamenti internazionali, il limite d’età sale ai 18 anni.

Bonus mamme disoccupate: i beneficiari a Marzo 2023

BONUS 1.800 EURO INPS O BONUS MAMME DISOCCUPATE: I REQUISITI
1 Cittadinanza italiana o comunitaria con residenza in Italia o extracomunitaria con regolare permesso di soggiorno
2 Reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 19.185,13 euro
3 Non avere alcuna copertura previdenziale oppure averla entro un determinato importo fissato annualmente
4 Non beneficiare di altro assegno di maternità INPS assicurato dallo Stato

A chi spetta il bonus? A rispondere a questa domanda è il sito dell’INPS, che spiega: “Il diritto all’assegno, nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo, spetta a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno”.

Aggiungono ancora dall’Istituto nazionale di previdenza nazionale: “Per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi al proprio comune di residenza”.

Inoltre, per beneficiare del bonus mamme disoccupate si dovrà dimostrare anche di:

  • avere un reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 19.185,13 euro;
  • non avere alcuna copertura previdenziale oppure averla entro un determinato importo fissato annualmente;
  • non beneficiare di altro assegno di maternità INPS assicurato dallo Stato (ovvero “l’assegno di maternità dello Stato” per lavori atipici e discontinui oppure la maternità obbligatoria nel caso di lavoro dipendente).

Infine, c’è da segnalare che il bonus spetta per ogni figlio. Quindi, nel caso di parto gemellare o di affidamento o adozione di due minori, il bonus raddoppia.

Bonus mamme disoccupate: soglia ISEE e assegno rivalutati dell’8,1% nel 2023

BONUS: COSA SI RIVALUTA NEL 2023 BONUS: QUANTO SI RIVALUTA NEL 2023
Ammontare dell’assegno di maternità concesso 383,46 euro per 5 mensilità, per un totale di 1.917,30 euro (nel 2022 era 354,73 euro per 5 mensilità)
Tetto ISEE per l’accesso all’assegno di maternità dei Comuni 19.185,13 euro annui (nel 2022 la soglia era fissata a 17.747,58 euro)

Come sintetizzato in tabella, la circolare numero 26 dell’8 marzo 2023 ritocca all’insù sia la soglia ISEE per l’accesso al bonus sia l’importo dell’assegno stesso.

Ecco una panoramica aggiornata delle cifre per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023, secondo quanto riportato nella circolare INPS:

  • l’importo dell’assegno è fissato in 383,46 euro per cinque mensilità, per un ammontare complessivo di 1.917,30 euro;
  • il tetto ISEE per l’accesso al bonus sale a 19.185,13 euro.

La domanda per ottenere il bonus mamme deve essere presentata al comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.

Saranno gli uffici comunali a cui è pervenuta la domanda ad accertare la sussistenza dei requisiti per la concessione della prestazione. Una volta ottenuto il disco verde, sarà però l’INPS a versare la somma sul conto corrente indicato all’atto della presentazione della domanda.

Conti correnti: come abbattere le spese bancarie a Marzo 2023

Per coloro che, prima di presentare domanda del bonus ai Comuni, vogliano avere una panoramica delle migliori offerte di conti correnti disponibili a marzo 2023, c’è il comparatore di SOStariffe.it per conti correnti.

Particolarmente convenienti per i risparmiatori sono i conti correnti online, i quali sono spesso a zero spese oppure con canoni molto bassi, abbattendo le spese di gestione e tagliando anche le commissioni sulle principali operazioni, come per esempio il bonifico in area SEPA.

Così come sono solitamente gratuiti i canoni per la carta di debito, con la quale eseguire pagamenti sia in negozi fisici con il POS che online ed effettuare prelievi di contanti agli sportelli ATM. Altrettanto vantaggiosi sono i costi anche per le carte prepagate e le carte di credito, sia in versione fisica che virtuale.

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