Apertura concessionari Auto: come acquistare un'auto ai tempi del Coronavirus

L'emergenza Coronavirus ha causato un immediato crollo delle vendite di auto. La chiusura delle concessionarie, le difficoltà di acquistare una vettura "da remoto" e la crisi economica collegata all'epidemia sono fattori che, in misura differente, hanno spinto moltissimi automobilisti a rinviare l'acquisto di una nuova auto. Con la "fase 2" annunciata dal Governo viene stabilita la riapertura delle concessionarie. Ecco come acquistare un auto ai tempi del Coronavirus.

Apertura concessionari Auto: come acquistare un'auto ai tempi del Coronavirus

Lo scoppio dell’epidemia di Coronavirus in Italia ha causato un immediato crollo del mercato auto. Nel corso del mese di marzo, infatti, le vendite di nuove vetture sono calate del -85%. Per il mese di aprile, durante il quale le concessionarie sono rimaste chiuse, i dati saranno ancora più negativi con un mercato che, di fatto, è fermo in vista della ripartenza della “fase 2” annunciata nella giornata di ieri dal Governo con l’arrivo di un nuovo DPCM che va a definire le riaperture previste dal 4 maggio.

La “fase 2” segna anche la riapertura delle concessionarie di auto. Dalla prossima settimana, infatti, gli automobilisti potranno tornare a visitare gli auto saloni per scegliere, da vicino, il modello da acquistare. La riapertura delle concessionarie seguirà le stesse regole di sicurezza previste per le altre attività commerciali con l’obbligo di utilizzare dispositivi di protezione come le mascherine in ambienti chiusi e il rispetto di precisi protocolli di igiene e sicurezza.

Acquistare un’auto ai tempi del Coronavirus è possibile. E’ importante sottolineare, infatti, che i vari marchi del settore auto si sono già attrezzati per creare un sistema in grado di garantire la scelta e l’acquisto del modello che si desidera direttamente da remoto, sfruttando la connessione di casa. Si tratta di una soluzione molto diversa dalla procedura d’acquisto tradizionale, che prevede che la scelta della vettura e la firma del contratto avvengano in concessionaria, ma da non scartare a priori.

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Vediamo, quindi, tutto quello che c’è da sapere sull’acquisto di un’auto online durante l’emergenza Coronavirus e quali sono le tempistiche e le modalità previste per la riapertura delle concessionarie di auto.

Acquistare un’auto online è possibile?

Per acquistare una nuova auto in tempi di Coronavirus è possibile affidarsi all’acquisto online, facendo riferimento ai siti web dei vari marchi presenti sul mercato italiano. Ogni marchio segue una sua modalità per poter finalizzare l’acquisto online. In alcuni casi, è possibile solo richiedere preventivi mentre in altri si può entrare in contatto diretto con le concessionarie per scegliere il modello da acquistare, consultando le offerte del momento, e completare le varie pratiche.

L’acquisto online dell’auto è ancora una pratica poco utilizzata ma rappresenta, in ogni caso, un’opzione da tenere in considerazione in questo periodo d’emergenza, soprattutto per chi non può più rimandare il cambio di auto e l’acquisto di un nuovo modello. In linea di massima, non essendoci ancora delle linee guida precise per l’acquisto online, chi è interessato ad un preciso modello può consultare il sito web del marchio e, eventualmente, richiedere preventivi e contattare il servizio clienti per maggiori dettagli.

Oltre all’acquisto di una nuova auto, in via digitale continuerà ad essere possibile completare il noleggio a lungo termine, una delle forme alternative all’acquisto più convenienti tra le tante opzioni presenti sul mercato delle quattro ruote. Anche in questo caso, gli automobilisti potranno fare riferimento ai vari siti web delle compagnie per ottenere tutte le informazioni in merito alle proposte commerciali ed alle modalità di definizione del contratto.

Per la particolare situazione d’emergenza, le varie aziende hanno predisposto differenti soluzioni. Ad esempio, il gruppo FCA, presente sul mercato italiano con marchi come Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Jeep, ha lanciato l’iniziativa Car@Home che, sfruttando il software di videoconferenza Google Meet (molto utilizzato sia per lo smart working che per la didattica a distanza in queste settimane), permette di entrare in contatto diretto con il concessionario per ottenere tutte le informazioni sul modello scelto ed eventualmente finalizzare l’acquisto.

Questo è solo un esempio delle varie soluzioni che, attualmente,  le case costruttrici stanno mettendo in campo per tentare di attenuare, il più possibile, di danni legati all’emergenza Coronavirus che ha causato il blocco delle vendite di auto nelle ultime settimane sul mercato italiano. Chi è interessato all’acquisto di un nuovo veicolo, ripetiamo, ha la possibilità di contattare, sfruttando i canali digitali, le case costruttrici e le concessionarie per verificare le offerte e finalizzare l’acquisto.

Riapertura concessionarie

Con l’avvio ufficiale della “fase 2” dell’emergenza sanitaria in corso viene stabilita anche la riapertura al pubblico delle concessionarie di auto con l’obiettivo di riavviare il mercato delle quattro ruote che, come sottolineato in precedenza, ha registrato un crollo nel corso del mese di marzo e, molto probabilmente, registrerà vendite prossime allo zero nel corso del mese di aprile (i dati ufficiali saranno rivelati la prossima settimana).

Le concessionarie auto riapriranno le porte a partire dal prossimo 4 maggio ma dovranno adeguarsi ai protocolli di sicurezza previsti per tutte le altre attività commerciali, garantendo adeguati livelli di igiene, una sanificazione completa degli ambienti (con interventi di pulizia periodici), il distanziamento sociale e l’adozione dei necessari sistemi di protezione con mascherine e guanti per lavoratori e clienti e con punti di erogazione di gel igienizzante.

Dal mese di maggio, quindi, sarà possibile tornare alla “normalità” per quanto riguarda l’acquisto di una nuova auto con la possibilità di recarsi in concessionaria per richiedere preventivi e, probabilmente, anche per poter prenotare dei test drive delle vetture che si desidera acquistare (quest’aspetto verrà chiarito probabilmente solo in una fase successiva). In ogni caso, nel rispetto delle norme di sicurezza (che saranno obbligatorie in tutte le attività commerciali), le concessionarie potranno tornare ad essere attive.

Resterà valida, in ogni caso, la possibilità di affidarsi all’acquisto online, utilizzando gli strumenti digitali che i vari marchi hanno messo e continueranno a mettere a disposizione dei propri clienti. Chi è interessato all’acquisto di una nuova vettura, anche in tempi di Coronavirus, ha a sua disposizione diversi strumenti per valutare, con attenzione, il modello da acquistare sfruttando, anche a distanza, le varie offerte per che i marchi stanno presentando per tentare di minimizzare l’impatto della crisi.

Gli effetti dell’emergenza Coronavirus sul settore auto italiano

Il blocco delle vendite ha generato un’immediata crisi del settore auto italiano. I dati di marzo sono solo la prima conferma di una situazione che rischia di diventare molto difficile sia per le case costruttrici che per le concessionarie. Si tratta di una situazione molto complicata che, molto probabilmente, richiederà un importante intervento del Governo per garantire una ripartenza in tempi brevi.

Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, ha dichiarato “La risoluzione in tempi non brevi della drammatica crisi sanitaria da COVID-19, con gli effetti che la chiusura avrà sull’economia, e il tracollo, senza precedenti nella sua dimensione e velocità, del mercato auto che abbiamo visto nelle scorse settimane lasciano presagire una pesantissima caduta del mercato auto nel 2020, che potrebbe chiudere, nel migliore dei casi, intorno a 1.300.000 unità, un terzo in meno rispetto al 2019″

Anche in caso di una ripartenza rapida, tra il mese di maggio e il mese di giugno, per il settore auto italiano c’è il rischio di danni economici considerevoli. Secondo Crisci: “L’impatto di un blocco di 2 o 3 mesi sarebbe comunque devastante per l’intero settore automotive in Italia e in particolare per la filiera della distribuzione e assistenza, con il concreto rischio di chiusura di numerose imprese del comparto, per mancanza di fatturato e conseguente crisi di liquidità, e di perdita di una quota consistente dei 160.00 occupati”.

Secondo le stime di Unrae, al momento in Italia ci sarebbe uno stock di oltre 350 mila auto (per un valore complessivo di circa 7 miliardi di Euro) che dovranno essere smaltite, nel minor tempo possibile, per garantire una ripartenza dell’intero settore e minimizzare l’impatto della crisi su tutta la filiera di distribuzione e assistenza in Italia.

Tra le proposte lanciate da Unrae per garantire una rapida ripartenza del settore troviamo:

  • modificare l’Ecobonus introducendo una terza fascia di incentivi per le autovetture con emissioni inferiori ai 95 grammi al chilometro (attualmente il tetto massimo è 60 grammi al chilometro) e aumentando l’importo dell’incentivo
  • avviare un programma di riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi con l’obiettivo di sostenere il settore

Al momento, il Governo non ha ancora confermato l’arrivo di provvedimenti specifici per il settore automotive italiano. Per il prossimo mese di maggio è previsto un nuovo pacchetto di misure economiche che potrebbe andare a sostenere, in qualche modo, la filiera.