730 precompilato 2020: quando sarà disponibile

Dal 2016 in Italia è stato reso disponibile per i contribuenti un modello 730 precompilato, contenente i dati noti già al Fisco. Come funziona il 730 precompilato 2020, quando sarà disponibile e quali sono le nuova date di scadenza? Ecco tutto quello che bisogna sapere in merito e quali sono state le novità più importanti introdotte per l'emergenza coronavirus. 5 maggio e 30 settembre 2020 sono le date più importanti da segnare sul calendario.

730 precompilato 2020: quando sarà disponibile

Il 730 precompilato è il modello per la dichiarazione dei redditi messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, al quale lavoratori dipendenti e pensionati possono avere accesso utilizzando il modello con i dati già presenti al suo interno, oppure scegliere di modificarlo e integrarlo con i dati più aggiornati, prima di inoltrarlo all’Agenzia delle Entrate.

I contribuenti non sono obbligati a utilizzare il modello 730 precompilato per procedere con la dichiarazione dei redditi, ma possono presentarla anche con le modalità ordinarie, in modo tale da provvedere con il versamento o ricevere il rimborso delle imposte a credito.

Il modello 730 viene utilizzato per la dichiarazione dei:

  • redditi da lavoro dipendente;
  • redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente;
  • redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la Partita IVA;
  • alcuni dei redditi per i quali è prevista tassazione separata.

Quali sono i cambiamenti più importanti da conoscere sul modello 730 precompilato 2020, in particolar modo quelli relativi al calendario fiscale? La data fissata per il suo rilascio era inizialmente il 15 aprile 2020, ma ci sono stati diversi slittamenti. Quando sarà disponibile per i contribuenti? Ecco cosa bisogna sapere sulle modifiche.

I nuovi termini delle scadenze fiscali

L’emergenza coronavirus ha portato a una serie di cambiamenti a livello fiscale con la proroga di tutta una serie di scadenze, che ha coinvolto 20,5 milioni di contribuenti, ovvero 12,4 milioni di lavoratori dipendenti e 8,1 milioni di pensionati.

Le nuove scadenze fiscali seguiranno dunque il seguente calendario:

  • è previsto uno slittamento dal 15 aprile al 5 maggio 2020 del giorno in cui sarà disponibile la dichiarazione precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • l’invio del 730 precompilato è stato invece fatto slittare dal 23 luglio al 30 settembre 2020;
  • infine, il termine ultimo fissato per comunicare al proprio datore di lavoro la riduzione del secondo acconto IRPEF dovuto passa dal 10 settembre al 10 ottobre 2020. La data per il versamento dell’acconto rimane comunque il 15 novembre.

I documenti necessari per la dichiarazione dei redditi

Ci sono alcuni documenti indispensabili,  che è bene ricapitolare, da consegnare nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi. Si tratta, nello specifico:

  • della certificazione unica, che viene rilasciata dal datore di lavoro o da un ente pensionistico;
  • eventuali fatture, ricevute e scontrini di farmaci da banco per i quali è prevista la detrazione IRPEF al 19%;
  • altri documenti attraverso i quali è possibile ottenere detrazioni;
  • ricevute di bonifici con i quali sono stati pagati lavori di ristrutturazione, quietanze di pagamento rilasciato del condominio o quelle degli oneri di urbanizzazione, documenti di versamento delle ritenute sui compensi dei professionisti;
  • documenti di versamento di acconti d’imposta;
  • l’ultima dichiarazione, nel caso in cui l’imposta pagata fosse eccedente.

Come fare a ottenere prima i rimborsi IRPEF

Anche se la scadenza per la presentazione del 730 è stata fissata al 30 settembre 2020, è comunque possibile presentare la dichiarazione dei redditi già dalla fine di maggio. Lo si potrà fare:

  1. sia nel caso in cui si presenti il 730 autonomamente al datore di lavoro;
  2. sia in quello in cui ci si rivolga a un CAF convenzionato;
  3. sia in quello in cui si invia la dichiarazione online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il CAF avrà a sua disposizione due settimane di tempo per elaborare la richiesta di rimborso: il mese successivo si potrà dunque ricevere il rimborso direttamente in busta paga o tramite trattenuta sulle imposte da pagare. Le operazioni di conguaglio per i pensionati potrebbero invece richiedere un mese di tempo in più.

Quali sono le scadenze per i CAF

In base alla possibilità di presentare il 730 precompilato già a partire da fine maggio 2020, ci sono determinate scadenze che devono essere rispettate dai CAF in relazione al momento in cui il contribuente invia la dichiarazione dei redditi.

In particolare, si tratta del:

  • 15 giugno, per le dichiarazioni che sono state consegnate entro il 31 maggio;
  • 29 giugno, per le dichiarazioni che sono state consegnate tra il 1° e il 20 giugno;
  • 23 luglio, per le dichiarazioni che sono state consegnate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre, per le dichiarazioni che sono state consegnate tra il 16 luglio e il 31 agosto;
  • 30 settembre per le dichiarazioni dei redditi consegnate durante tutto il mese di settembre.

A conti fatti, in pratica, i contribuenti che si aspettano dei rimborsi potranno presentare la dichiarazione a prescindere dallo slittamento a settembre, mentre tutti gli altri avranno più tempo per mettersi in regola con gli eventuali pagamenti e riorganizzare il bilancio del proprio conto corrente.

Le altre scadenze fiscali da ricordare

Abbiamo detto che le date più rilevanti in relazione al modello 730 precompilato online sono il 5 maggio 2020, data nella quale sarà disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, e il 30 settembre 2020, che rappresenta invece il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi. In relazione al rimborso del modello 730/2020, non ci sarà alcun ritardo: chi presenta la dichiarazione dei redditi entro maggio, riceverà i rimborsi IRPEF fra giugno e luglio.

Per quanto riguarda il modello 730 2020 non ci sono differenze fra quello precompilato e quello ordinario: inizialmente erano state previste delle date di scadenza differenti, ma sono state infine eliminate e il termine ultimo per la loro presentazione rimane unico, ovvero il 30 settembre 2020.

Oltre alle scadenze riguardanti il modello 730, ci sono altre date che bisognerebbero annotare sul calendario fiscale 2020, ovvero:

  • il 30 giugno 2020, data in cui è previsto il versamento del saldo e del primo acconto per 730 senza sostituto di imposta o con Modello Redditi;
  • il 20 agosto 2020, nella quale si ha la scadenza del versamento del saldo e del primo acconto con 730 2020 senza sostituto di imposta o con Modello Redditi, che prevede una maggiorazione dello 0,4%;
  • il 25 ottobre 2020, data in cui è prevista la presentazione al CAF del modello 730 2020 integrativo;
  • il 30 novembre 2020, data in cui è stata fissata la presentazione del Modello Redditi 2020 integrativo.

Modelli Redditi ed esenzione dichiarazione

Esistono alcune situazioni particolari nelle quali non bisogna utilizzare il modello 730, ma il cosiddetto modello Redditi, che è valido per coloro che possiedono redditi di impresa e redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni.

L’esonero della dichiarazione dei redditi è previsto invece per coloro che possiedono redditi derivanti esclusivamente da:

  • abitazione principale;
  • lavoro dipendente o pensione;
  • lavoro dipendente o pensione con abitazione principale;
  • rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • redditi esenti, come pensioni di guerra o borse di studio;
  • redditi soggetti a imposta sostitutiva o a ritenute alla fonte a titolo di imposta;
  • redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto oppure corrisposti da più sostituti.

Infine, la dichiarazione dei redditi può anche non essere presentata per motivi di tipo reddituale, ovvero nei casi il cui il reddito derivante da lavoro, pensione, terreni o mantenimento, al netto dell’abitazione principale e delle relative pertinenze, sia più basso di:

  • 8.000 euro, se si hanno meno di 75 anni;
  • 7.750 euro, per gli over 75 a patto che l’arrivo del periodo di pensionamento sia superiore a 365 giorni;
  • 7.500 euro per tutti i pensionati a patto che l’arrivo del pensionamento sia superiore a 365 giorni;
  • 4.800 euro nel caso di attività non esercitate abitualmente o da lavoratori autonomi;
  • 500 euro per i redditi derivanti da terreni e fabbricati a patto che il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni;
  • 7.500 euro (di pensione) più 185,92 euro (per i terreni posseduti) a patto che il periodo di lavoro/pensione non sia inferiore a 365 giorni;
  • 7.500 euro nel caso di assegno periodico corrisposto dal coniuge al quale si aggiungono altre tipologie di reddito, fatta eccezione per l’assegno per il mantenimento dei figli;
  • 28.158,28 euro di compensi per le attività sportive.