Prestito a pagamento: costi, domanda e migliori finanziarie

Aggiornato il: 17/04/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 17/04/2020

Richiedere un prestito personale, ovvero un finanziamento che viene erogato da una banca o da una società autorizzata, non è sempre semplice in quanto ci sono alcuni requisiti d rispettare e che vengono verificati prima della concessione vera e propria del finanziamento.

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Il prestito a pagamento consiste nel ricevere una somma di denaro che dovrà poi essere restituita in un determinato periodo di tempo, fissato a monte, sotto forma di rate mensili. Al versamento della singola rata si accompagneranno tassi di interesse, che possono essere fissi o variabili, oltre che altre somme, quali per esempio la spesa di istruttoria, quella di incasso rata, quella di estinzione anticipata o quella relativa a un'eventuale assicurazione.

Prima di richiedere un prestito, che costituisce un vincolo a lungo termine per il proprio budget personale o familiare, è bene prendere in considerazione alcuni elementi che sono essenziali per definire sia il costo totale del prestito sia quello della rata mensile, che si aggiungerà al costo di bollette, affitto e tutte le altre tipologie di pagamento da sostenere ogni singolo mese. Partiamo dalle basi: quali sono i requisiti da possedere per richiedere un prestito?

I requisiti per ottenere un prestito

I criteri adottati dai vari istituti di credito per concedere un finanziamento non sono sempre gli stessi, ma rientrano tutti all'interno delle norme generali stabilite dalla Banca d'Italia. In linea di massima, può richiedere un prestito:

  • qualsiasi soggetto abbia già compiuto 18 anni;

  • chiunque possieda una capacità di rimborso, quindi di restituzione della somma richiesta, che deve essere dimostrata tramite busta paga, CUD, dichiarazione dei redditi, cedolino della pensione, a seconda della tipologia di soggetto che ne necessita.

Per quanto riguarda l'età massima che si può avere quando si chiede un prestito, non c'è una soglia uguale per tutte le banche, ma è bene sapere che a una certa età diventa più difficile avere accesso a un finanziamento in quanto inizia a venire meno la propria capacità di rimborso.

L'elemento più importante fra tutti è comunque rappresentato dal proprio storico nei pagamenti, ovvero dal fatto che qualsiasi banca sarà piuttosto restia a concedere un prestito ai clienti che sono stati iscritti nel registro dei cattivi pagatori.

Quali sono i motivi per i quali un prestito può essere rifiutato?

Alla luce di quanto detto finora, ci sono alcuni motivi specifici per i quali di solito non si riesce a ottenere un finanziamento:

  • il primo è il mancato possesso della capacità di rimborso, che viene valutato con l'analisi della documentazione richiesta per la sottoscrizione del finanziamento. In pratica, il prestito viene negato se ci si rende conto che la situazione reddituale del richiedente non è sufficiente a coprire il costo delle rate mensili, che a tendere potrebbero metterlo in difficoltà;

  • il secondo motivo è, come anticipato, legato a una segnalazione negativa nei SIC, ovvero i Sistemi di Informazione Creditizia, in merito a ritardi o omissioni nei pagamenti da parte del richiedente.

Il soggetto che ha richiesto il prestito ha, ovviamente, il diritto a essere informato circa la motivazione per la quale il prestito non è stato erogato.

Gli elementi più importanti di un prestito a pagamento

Un finanziamento deve essere valutato con attenzione: le proposte da parte degli istituti di credito sono tante e diverse e solo attraverso una comparazione ponderata si potrà capire qual è la più adatta alle proprie esigenze. La normativa in vigore prevede che le banche siano del tutto trasparenti nei confronti dei consumatori, mettendo loro a disposizione tutte le informazioni necessarie per fare una scelta che sia al tempo stesso consapevole e conveniente.

Prima della sottoscrizione del prestito vero e proprio, le banche devono quindi fornire al cliente un documento chiamato SECCI, contenente le Informazioni europee di base sul credito al consumo, nel quale sono presentate le condizioni applicate al prestito, modellate in base a quelle che sono le richieste del singolo cliente.

Per quanto riguarda il contratto di prestito, al suo interno devono essere presenti le seguenti informazioni obbligatorie:

  • il totale del finanziamento e le modalità attraverso le quali si svolgerà l'erogazione;

  • qual è il T.A.N., ovvero il tasso di interesse nominale praticato;

  • qual è il T.A.E.G., ovvero il tasso annuo effettivo globale, che comprende anche le spese di commissione e i costi del finanziamento;

  • l'elenco completo dei costi che si dovranno sostenere, comprese le spese di istruttoria e tutti gli oneri accessori, come quelli relative all'invio del rendiconto periodico, a eventuali ritardi nei pagamenti, all'assicurazione, all'estinzione anticipata;

  • quali sono le modalità di variazione del costo del contratto, tra costi e commissioni;

  • qual è l'importo delle rate da versare ogni mese e quale la scadenza da rispettare;

  • quali garanzie e quali assicurazioni sono previste per la concessione del finanziamento.

Le condizioni contrattuali potranno anche essere modificate in un secondo momento, in base a successivi accordi tra banca e cliente: il T.A.E.G. potrà subire variazioni solo se è stata prevista un'apposita clausola contrattuale o qualora sia presente un giustificato motivo.

Perché il T.A.E.G. è estremamente importante

Nel momento in cui si richiede un finanziamento, non bisogna lasciarsi ingannare dalla convenienza del TAN, che è il tasso di interesse annuo nominale, ma il valore di riferimento deve essere il TAEG. Quest'ultimo rappresenta infatti l'indicatore sintetico del costo totale del finanziamento, e comprende sia il TAN sia le altre spese che devono essere sostenute da chi richiede il prestito.

Per questo motivo, è sempre bene conoscere in anticipo quali sono le spese complessive che si dovranno sostenere: per esempio, il costo del conto corrente e l'imposta di bollo sono di solito include nel TAEG, ragion per cui è sempre bene verificare in anticipo.

Una spesa che invece non sempre rientra nel TAEG (e che è a discrezione del singolo istituto di credito) è quella relativa alla copertura assicurativa. Di solito accade che nel momento in cui si stipula un finanziamento, si è anche tenuti a sottoscrivere una polizza assicurativa. Perché questo elemento è così rilevante?

Si tratta di una forma di tutela necessaria a coprire alcuni eventi imprevedibili, come:

  • la perdita del lavoro e dunque della principale fonte di reddito;

  • una morte improvvisa;

  • un ricovero ospedaliero;

  • un'inabilità temporanea totale o un'invalidità totale permanente;

  • una malattia molto grave.

I consigli per non sbagliare nella scelta del finanziamento

Sul sito della Banca d'Italia è disponibile l'elenco degli operatori iscritti nel registro dei mediatori creditizi o degli agenti che si occupano di attività finanziarie: il primo passo da compiere consiste proprio nel verificare se la società che è stata individuata per la ricerca del finanziamento sia presente in tali liste.

Si consiglia poi di:

  • valutare nello stesso momento banche differenti, in modo tale da poter mettere a confronto le condizioni contrattuali, in particolar modo in relazione al TAEG proposto;

  • richiedere sempre il SECCI, chiamato anche IEBCC o EBIC, ovvero il modulo europeo Informazioni europee di base sul credito al consumo, che è un diritto che si può ottenere senza dover rilasciare né i propri dati personali né quelli reddituali;

  • valutare i tassi medi proposti dalle varie banche;

  • richiedere una copia del contratto prima di firmarla in modo tale a poter leggere nel dettaglio quali sono le condizioni economiche.

Le banche spesso propongono la propria polizza assicurativa assieme alla proposta di finanziamento: a tal proposito, è bene sapere che non si è obbligati a sottoscrivere l'assicurazione della banca, ma se ne può attivare una diversa in autonomia.

Bisogna inoltre stare molto attenti ai casi in cui gli operatori finanziari richiedano un anticipo prima dell'erogazione del finanziamento vero e proprio: la possibilità che si tratti di una truffa è molto elevata. Inoltre, anche la commissione del mediatore non dovrebbe essere pagata in anticipo: se mai ci si dovesse ritrovare in una situazione simile, si tratterebbe di un comportamento scorretto, che può essere denunciato all'Antitrust e alla Banca d'Italia.

Cosa sapere sull'estinzione anticipatamente

La normativa italiana dà la possibilità a chi ha richiesto un prestito ed è impegnato nel pagamento delle rate di rimborso di poterlo estinguere in anticipo rispetto al periodo fissato. In questo caso si dovrà pagare il compenso che deve ancora essere restituito alla banca, gli interessi maturati e qualsiasi altra somma prevista dal finanziamento.

Tale diritto prevede il pagamento di una commissione che corrisponde:

  • all'1% del capitale rimborsato in anticipo se il contratto di finanziamento ha durata superiore a un anno;

  • allo 0,5% del capitale rimborsato in anticipo se la durata residua del contratto è invece pari o inferiore a un anno.

Non sono invece previsti indennizzi nei casi in cui l'importo rimborsato in anticipo sia pari all'intero debito residuo o sia pari o inferiore a 10.000 euro.

Quali sono le migliori finanziarie del 2020?

Quanto detto finora ci fa capire come la richiesta di un finanziamento comporti una valutazione accurata di elementi ben definiti. Oltre ai consigli elencati nei paragrafi precedenti, quali sono gli elementi da prendere in considerazione al fine di valutare le migliori finanziarie in circolazione?

Da un lato, ci si potrebbe affidare alla classifiche, per esempio a quella proposta dall'Università Bocconi di Milano sulla banche più affidabili in Italia, tra le quali rientrano:

  • Intesa Sanpaolo;
  • Ubi Banca;
  • Banco Popolare;
  • Credem;
  • Bpm;
  • Mps;
  • Bper;
  • Credito Valtellinese;
  • Banca Carige;
  • Unicredit.

Le classifiche, però, dipendono dagli indicatori che vengono utilizzati per la loro elaborazione, quindi non sono del tutto oggettive e possono subire variazioni nel corso dei mesi. Per questo motivo, per avere la certezza di avere accesso al finanziamento su misura per le proprie esigenze, si consiglia di utilizzare un compratore online.

Il comparatore di prestiti di SOStariffe.it, per esempio, permette di ottenere preventivi personalizzati, in quanto vengono richiesti elementi soggettivi quali l'importo che si vuole richiedere, la durata del prestito, la motivazione per la quale se ne fa domanda, l'impiego del richiedente.

In secondo luogo, si consiglia di leggere le opinioni sulle migliori finanziarie da parte dei clienti che ne hanno già ottenuto una, al fine di confrontare il loro livello di soddisfazione e orientarsi ancor di più nella scelta.