Taglio del gas: gli effetti in bolletta e il piano d'emergenza del Governo

L'ipotesi di un taglio delle forniture di gas dalla Russia diventa, di giorno in giorno, sempre più concreta. Ecco quali potrebbero essere gli effetti per le bollette di luce e gas e quali saranno le contromisure del Governo in base alle ultime informazioni disponibili.

Taglio del gas: gli effetti in bolletta e il piano d'emergenza del Governo

La riduzione delle forniture di gas dalla Russia andrà ad impattare in modo significativo il sistema energetico italiano ed europeo. Al momento, sulla questione c’è grande incertezza ma l’ipotesi di un azzeramento del gas in arrivo dalla Russia nel corso dei prossimi mesi resta concreta.

In uno scenario di questo tipo bisognerà tenere conto degli effetti sulle bollette di luce e gas (ricordiamo che l’energia elettrica viene prodotta anche utilizzando il gas naturale e, quindi, il legame tra elettricità e gas come materia prima è forte) e delle contromisure che il Governo potrebbe attuare.

Ecco quali sono gli scenari da tenere in considerazione in vista del prossimo autunno per le possibili evoluzioni del mercato energetico:

Taglio del gas: i possibili effetti sulle bollette

TAGLIO DEL GAS DALLA RUSSIA GLI EFFETTI SUL MERCATO ENERGETICO
Aumento del prezzo all’ingrosso delle materie prime energetiche Nuovi rincari per i prezzi al dettaglio applicati ai consumatori
Nuovi interventi per contenere gli aumenti Possibile applicazione di un tetto al prezzo del gas in Europa

Il taglio del gas in arrivo dalla Russia potrebbe tradursi in una rapida crescita del costo delle materie prime energetiche e, quindi, dei prezzi di energia elettrica e gas naturale. Da quando la Russia ha iniziato a ridurre i flussi di gas (inizio giugno, ufficialmente per questioni legate alla manutenzione dei gasdotti), il prezzo all’ingrosso è schizzato.

In poco più di un mese, infatti, l’indice TTF, vero e proprio punto di riferimento del mercato all’ingrosso del gas naturale, ha fatto registrare valori quasi da record. Attualmente, il prezzo del gas all’ingrosso secondo il TTF è superiore a 180 €/MWh. Si tratta di un dato nettamente maggiore rispetto a quanto registrato a inizio giugno.

Il TTF, poco più di un mese fa, si attestava intorno ai 70-80 €/MWh, valori già molto alti ma comunque sostenibili. Oggi, invece, le quotazioni sono altissime ed il record storico di poco più di 220 €/MWh, raggiunto subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, non è poi così lontano.

Da notare, inoltre, che l’Europa deve fare i conti con alcuni problemi anche con un secondo fornitore di gas. L’Algeria, infatti, ha annunciato una revisione verso l’alto del prezzo delle forniture di gas che si tradurrà in un ulteriore aumento della spesa per i suoi clienti (le compagnie energetiche europee) e, quindi, anche per i consumatori finali.

In questo contesto, il prossimo autunno potrebbe essere accompagnato da nuove stangate in bolletta. Per il momento, i prezzi reggono con il recente aggiornamento tariffario di ARERA che ha confermato una stabilità dei prezzi di luce e gas per il terzo trimestre del 2022.

Sarà necessario, in ogni caso, attendere il prossimo ottobre per verificare l’evoluzione del mercato all’ingrosso dell’energia e i suoi effetti sui costi al dettaglio dell’energia elettrica e del gas naturale. Nel frattempo, l’Europa lavora al tetto del prezzo del gas, seguendo l’esempio già attuato da Spagna e Portogallo, con l’obiettivo di limitare i rincari futuri.

Un intervento di questo tipo potrebbe essere definito già entro la fine del mese di luglio, in vista di una possibile applicazione nel corso del prossimo autunno. Nel frattempo, però, gli utenti finali dovranno valutare tutte le opzioni disponibili per ridurre le bollette.

Come ridurre le bollette di luce e gas

In attesa di capire quali saranno le prossime evoluzioni del mercato energetico, per gli utenti finali resta la necessità di valutare le opzioni giuste per dare un taglio ai prezzi di luce e gas e, quindi, all’importo delle bollette nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi.

L’intervento del Governo (con il taglio degli oneri di sistema e la riduzione dell’IVA al 5% per il gas) non è sufficiente a evitare rincari ma riesce a contenere gli aumenti. Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare nuovi aiuti. Per minimizzare le bollette resta fondamentale ridurre il più possibile il costo dell’energia.

Per raggiungere quest’obiettivo è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas, disponibile all’indirizzo qui di sotto, e individuare le tariffe più vantaggiose. Per proteggersi dai rincari è possibile puntare su offerte a prezzo bloccato che vanno a fissare il costo dell’energia per un lungo periodo di tempo.

Scopri qui le offerte luce e gas »

Per sfruttare la comparazione è sufficiente indicare una stima del proprio consumo annuo di energia. Il dato è riportato in bolletta ma può anche essere calcolato tramite l’apposito tool del comparatore. Una volta scelta l’offerta da attivare si potrà procedere con l’attivazione online.

Per attivare una nuova offerta luce o gas è sufficiente avere a disposizione i dati anagrafici dell’intestatario della fornitura e i dati della fornitura (come il codice POD per la luce e PDR per il gas). Ricordiamo, inoltre, che è possibile ottenere supporto nella scelta tramite il servizio di consulenza di SOStariffe.it, disponibile al numero 02 5005 111 e completamente gratuito e imparziale.

Le contromisure contro il taglio del gas: il piano d’emergenza del Governo

TAGLIO DEL GAS – LE CONTROMISURE DEL GOVERNO CON IL PIANO D’EMERGENZA
Riduzione della temperatura dei riscaldamenti in casa
Taglio all’illuminazione pubblica
Chiusure anticipate per uffici pubblici, negozi e locali privati

Stando a quanto riportato da Il Messaggero, il Governo starebbe lavorando ad un piano d’emergenza con contromisure crescenti in base alle necessità energetiche del Paese. Il provvedimento potrebbe comportare una serie di interventi mirati a ridurre i consumi complessivi del Paese durante un possibile periodo d’emergenza.

Tra gli interventi da mettere in conto ci sarebbe una riduzione di 2° C per la temperatura dei riscaldamenti in casa con l’applicazione di limiti particolarmente stringenti in merito agli orari di funzionamento. Da segnalare anche un taglio all’illuminazione nelle città e nei musei con la possibilità di un vero e proprio coprifuoco in alcuni orari in caso di emergenza.

Tra le misure da attuare ci sarebbe anche la chiusura anticipata e una forte riduzione del riscaldamento degli uffici pubblici.  Da segnalare anche una possibile chiusura anticipata dei negozi (alle 19) e dei locali privati (alle 23). Con queste contromisure, si dovrebbe registrare una riduzione sostanziale dei consumi energetici e, quindi, evitare gli effetti negativi del taglio del gas.

Secondo quanto riportato da Repubblica, inoltre, potrebbe essere allo studio un intervento mirato per le industrie più energivore che potrebbero registrare un’interruzione delle forniture per un periodo di tempo limitato. Quest’intervento consentirebbe di ridurre il fabbisogno energetico per le forniture industriali, rendendo più gestibile l’emergenza nel lungo periodo.

Da notare che l’UE presenterà a breve una strategia unitaria per garantire a tutti gli Stati membri la possibilità di affrontare l’emergenza nel migliore dei modi. La situazione resta, in ogni caso, in continuo divenire. Gli effetti del taglio del gas potrebbero essere molto significativi. Maggiori dettagli arriveranno di certo nel corso delle prossime settimane.