Switch Off 3G TIM: operazione completata, ecco cosa cambia per gli utenti

La lunga procedura di switch off del 3G di TIM si è conclusa. Nei giorni scorsi, infatti, anche le ultime aree del Paese dove era ancora attiva la copertura della rete mobile di terza generazione hanno registrato lo spegnimento del segnale. Ecco cosa cambia ora con il completamento dello switch off del 3G TIM per gli utenti.

Switch Off 3G TIM: operazione completata, ecco cosa cambia per gli utenti

Come ampiamente anticipato nei mesi scorsi, TIM ha completato lo switch off della rete 3G. Si tratta di una procedura necessaria per l’aggiornamento della rete mobile e per il potenziamento delle tecnologie più moderne di connessione come il 4G e, soprattutto, il 5G. La procedura, più volte rinviata, era iniziata la scorsa primavera e ora è conclusa. Ecco cosa cambierà per gli utenti TIM e per tutti i clienti di operatori virtuali che sfruttano la rete TIM:

Completato lo spegnimento del 3G TIM: ecco cosa succede ora

IL PUNTO SULLO SWITCH OFF DEL 3G TIM
1. La rete 3G di TIM era stata lanciata nel 2004
2. Da questa settimana, il 3G TIM non è più accessibile in Italia
3. Lo switch off coinvolge anche i clienti degli operatori virtuali su rete TIM (Kena Mobile, Fastweb, CoopVoce, Tiscali e altri)
4. Resta possibile utilizzare il 2G, il 4G e il 5G
5. Per le chiamate è necessario utilizzare il 4G VoLTE oppure il 2G

Il 3G di TIM non funziona più. La rete mobile di terza generazione, che TIM lanciò nel lontano 2004, è stata disattivata, come ampiamente annunciato dallo stesso provider nei mesi scorsi. La dismissione è arrivata in modo graduale, partendo la scorsa primavera e completandosi soltanto nel corso degli ultimi giorni. Da questa settimana, quindi, in tutta Italia non è più possibile accedere al 3G TIM. Lo switch off ha permesso all’operatore di potenziare le risorse di rete da dedicare al 4G ed al 5G, riducendo i consumi complessivi dell’infrastruttura dell’operatore (un dettaglio da non trascurare in questo periodo di crisi energetica).

Le frequenze utilizzate in precedenza per l’erogazione dei servizi tramite 3G saranno riutilizzate, come detto, per il potenziamento degli altri servizi di connettività. La procedura di switch off del 3G TIM riguarda anche gli operatori virtuali su rete TIM ed i loro clienti che, quindi, non potranno più accedere a questa rete mobile. Sono stati coinvolti nella procedura di switch off, quindi, i clienti di Kena Mobile, l’operatore virtuale di proprietà di TIM, ma anche i clienti di Fastweb Mobile, CoopVoce, Tiscali e altri provider virtuali che utilizzano l’infrastruttura di rete di TIM per l’erogazione dei propri servizi di telefonia mobile.

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Per i clienti che sfruttano la rete TIM non ci saranno reali cambiamenti a condizione, però, di poter contare su di uno smartphone in grado di utilizzare il 2G, il 4G con tecnologia VoLTE e il 5G. Per effettuare e ricevere chiamate e per l’invio e la ricezione degli SMS sarà possibile utilizzare il 2G. Per le chiamate, inoltre, c’è l’opzione VoLTE su rete 4G (l’utente deve avere uno smartphone compatibile e la tecnologia deve essere supportata dall’operatore). TIM e altri provider virtuali già supportano il VoLTE da tempo. Molti smartphone, soprattutto di qualche anno fa, non supportano tale tecnologia.

Di conseguenza, chi utilizza un dispositivo senza supporto VoLTE dovrà effettuare chiamate su rete 2G e non potrà navigare in mobilità durante le telefonate. Al netto di questi elementi, con la dismissione del 3G TIM, il servizio offerto dall’operatore ai suoi clienti e dagli operatori virtuali su rete TIM ai rispettivi clienti non cambierà più di tanto. Lo switch off del 3G non è una novità per il mercato italiano. Tale procedura è già stata completata da tempo anche da Vodafone (con conseguenze anche per i clienti degli operatori virtuali che utilizzano la rete Vodafone). Come per TIM, anche i clienti che sfruttano la rete Vodafone possono ora accedere solo al 2G, al 4G e al 5G.

In futuro, un’operazione di questo tipo dovrebbe essere portata avanti anche dagli altri due operatori MNO (ovvero dotati di un’infrastruttura di rete proprietaria) in Italia, ovvero WINDTRE e Iliad. Sulla questione, WINDTRE aveva anticipato, nei mesi scorsi, la volontà di completare la dismissione del 3G entro il 2025. Ulteriori dettagli sulla questione arriveranno di certo nel corso delle prossime settimane.