Reddito energetico: le ultime novità di febbraio 2024

È in arrivo il Reddito energetico, l’incentivo che aiuta le famiglie in condizione di disagio economico a sostenere le spese per l’installazione di un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo. Come funziona la misura, quali sono i requisiti d’accesso e come fare domanda, oltre a un focus su come trovare il miglior preventivo fotovoltaico a febbraio 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Si avvicina il debutto del Reddito energetico, le novità a Febbraio 2024:
  • Grazie al bonus, impianto fotovoltaico a costo zero per famiglie a basso reddito
  • Requisiti d'accesso: ISEE inferiore a 15mila €, che sale a 30mila € per famiglie numerose
  • L'agevolazione è in dirittura d'arrivo: attese le regole operative entro marzo 2024
  • Come trovare il miglior preventivo fotovoltaico a febbraio 2024 su SOStariffe.it
Reddito energetico: le ultime novità di febbraio 2024

Conto alla rovescia per l’attivazione del Reddito energetico, il bonus che permetterà alle famiglie in difficoltà economica di installare, a costo zero, un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che istituisce il Fondo nazionale reddito energetico (con uno stanziamento di 200 milioni di euro per il 2024 e il 2025), è in dirittura d’arrivo il regolamento del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che detterà le regole operative di funzionamento dell’incentivo. La pubblicazione di questo documento è attesa entro marzo 2024.

Prima di passare ai raggi X i requisiti ISEE per l’accesso al Reddito energetico, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it (accessibile al link qui sotto) è lo strumento ideale per calcolare il preventivo fotovoltaico con il miglior rapporto qualità/prezzo a febbraio 2024.

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Reddito Energetico: cos’è e chi ne ha diritto a Febbraio 2024

REDDITO ENERGETICO: COSA SAPERE
1 È un contributo a fondo perduto per aiutare le famiglie a basso reddito a installare un impianto fotovoltaico per autoconsumo
2 Possono fare domanda i nuclei familiari con ISEE:

  • inferiore a 15mila euro
  • inferiore a 30mila euro (con almeno 4 figli a carico)
3 Le risorse, erogate tramite incentivi regionali, arrivano dal Fondo nazionale Reddito Energetico (200 milioni di euro per il 2024 e il 2025)
4 Si attende entro marzo 2024 il regolamento del GSE con le indicazioni operative e la piattaforma online per l’invio delle richieste

Tra gli incentivi fotovoltaico per privati, spicca nel 2024 anche il bonus Reddito energetico. Si tratta di un contributo a fondo perduto destinato alle famiglie a più basso reddito a copertura delle spese per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico in assetto di autoconsumo.

La misura, in altre parole, concede la possibilità ai cittadini in difficoltà economica di realizzare un impianto domestico per la produzione di energia elettrica praticamente a costo zero.

In particolare, per avere accesso al beneficio, è necessario avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente):

  • inferiore a 15.000 euro;
  • inferiore a 30.000 euro nel caso di famiglie numerose (con almeno 4 figli a carico).

Si potrà presentare una sola domanda per ciascun nucleo familiare e l’agevolazione potrà essere concessa solo una volta. Tale misura, inoltre, non è cumulabile con altri incentivi pubblici per l’installazione del fotovoltaico domestico.

A febbraio 2024, non è ancora possibile fare richiesta per il Reddito energetico perché si è in attesa delle istruzioni operative del GSE: in ogni caso, le domande (che dovranno essere trasmesse online su un sito web dedicato e gestito dal GSE) saranno accolte in base all’ordine cronologico di presentazione, attraverso il meccanismo della “procedura a sportello”.

Reddito energetico: quali sono i requisiti degli impianti

Per avere accesso al contributo a fondo perduto, che sarà erogato come incentivo regionale utilizzando le risorse del Fondo nazionale Reddito energetico, l’impianto fotovoltaico deve rispettare i seguenti requisiti:

  • essere al servizio di unità residenziali nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico;
  • avere una potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW;
  • essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale;
  • devono produrre per autoconsumo del beneficiario o di un membro del nucleo familiare;
  • gli interventi devono comprendere la gestione degli impianti (che dovranno essere monitorati e manutenuti periodicamente e coperti da polizza multirischio per almeno dieci anni).

A questo proposito, è bene chiarire che gli aventi diritto al Reddito energetico hanno sì la possibilità di installare un impianto fotovoltaico a costo zero per l’autoconsumo, ma non possono accumulare l’energia elettrica non consumata. Tale “tesoretto” dovrà essere ceduto al GSE, che provvederà alla sua vendita. I ricavi serviranno ad alimentare il Fondo nazionale reddito energetico, il cui decreto di istituzione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 novembre 2023.

Il Fondo, come spiegano dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), è di natura rotativa e mette a disposizione 200 milioni di euro per le annualità 2024-2025. La maggior parte di queste risorse (pari all’80% del Fondo) andranno alle seguenti Regioni:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna.

Il Fondo potrà essere incrementato con un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.