I conti deposito con migliore rendimento a Aprile 2020

La proverbiale tendenza a lasciare i propri risparmi sui conti correnti sta rischiando di diventare un'arma a doppio taglio per i correntisti. Le ipotesi di patrimoniali o di prelievi forzosi sta preoccupando i risparmiatori che cercano strumenti sicuri per evitare una sottrazione di ricchezza, uno dei prodotti su cui aumentano le domande è il conto deposito. Ecco quali sono i migliori conti deposito ad Aprile 2020 e quali sono i rendimenti garantiti

I conti deposito con migliore rendimento a Aprile 2020

Con le discussioni e patrimoniali per finanziare almeno in parte il grande esborso di denaro necessario in questi mesi di emergenza c’è chi sta cercando modi per investire i propri risparmi e metterli al sicuro da eventuali tasse straordinarie. Se non siete però propensi a correre rischi eccessivi la soluzione potrebbe essere l’apertura di un conto deposito.

Questo strumento finanziario vi permette di mettere a frutto una parte del vostro patrimonio senza dover preoccuparsi troppo di perdite e fluttuazioni di mercato. Il conto deposito è come un salvadanaio in cui conserverete una quota di risparmi e per il tempo in cui il denaro sarà conservato la banca vi garantirà un certo interesse su quella somma.

Conti deposito vincolati o liberi

Il conto deposito può essere di due tipologie: libero o vincolato. Nel primo caso non avrete delle scadenze temporali per accedere alla cifra depositata in apertura e potrete ritirarla, estinguendo in parte o del tutto il conto, quando vorrete. I conti vincolati invece hanno dei limiti temporali che vengono associati al riconoscimento dei tassi di interesse. Se estinguete in anticipo questi conti rischiate penali e non avrete alcun rendimento.

I conti vincolati sono caratterizzati da tassi più favorevoli per il correntista. Sono adatti e vantaggiosi per coloro che hanno la certezza di non dover avere accesso alla somma depositata. Per di più si tratta di un investimento molto sicuro se si mantengono depositi sotto i 100 mila euro. Dopo la crisi delle banche popolari, gli istituti italiani ed europei sono tenuti da aderire al Fondo Interbancario di tutela dei depositi. Questo fondo garantisce i depositi dei correntisti fino a 100 mila euro in caso di fallimento della banca.

Come scegliere i conti con i migliori rendimenti

Nella guida vedremo quali sono i conti deposito con il miglior rendimento ad Aprile 2020. Partiremo dalla soluzione più vantaggiosa per chi scelga un conto deposito a 3 mesi. Poi ci concentreremo su quelli con i periodi di blocco delle somme più lunghi, anche perché si tratta di quelli con i migliori guadagni per i correntisti. Ci occuperemo dei conti vincolati a 24, 36 mesi.

Per conoscere le condizioni più vantaggiose e i tassi lordi e netti proposti dalle diverse banche abbiamo utilizzato il comparatore di SosTariffe.it. Lo strumento permette un raffronto immediato e semplice delle offerte di conti deposito. Nella schermata dei risultati vedrete una cifra evidenziata in arancio subito sotto il tasso lordo proposto, si tratta della stima degli interessi che accumulerete data la cifra del deposito.

Confronta i conti deposito con i migliori rendimenti »

1. Conto Widiba

Per la nostra ricerca abbiamo ipotizzato di avere 10 mila euro di risparmi da voler depositare. Il primo conto che analizziamo è Conto Deposito Widiba, risultata la miglior soluzione per chi voglia un deposito breve (3 mesi). Questa soluzione può essere attivata sia con la formula libera che con quella vincolata.

Con Widiba conto deposito libero avrete:

  • liquidazione annuale dei rendimenti
  • nessun costo di attivazione
  • zero costi per il trasferimento tra conto e Linea
  • tasso creditore pari allo 0.10%

Per il Conto deposito Widiba a 3 mesi invece le condizioni che vi vengono proposte sono:

  • liquidazione degli interessi solo al termine del vincolo
  • attivazione e chiusura vincolo a zero spese
  • rimborso anticipato gratuito
  • attivabili le opzioni di rimborso anticipato in misura totale o parziale
  • il tasso lordo di 0.40%, il tasso reale sarà di 0.30%

Ponendo il caso che abbiate 10.000 euro da depositare e scegliate questa ultima soluzione di conto vincolato il vostro rendimento sarebbe di 2.42 euro. Come detto se si aumenta il periodo di vincolo crescono i rendimenti, Widiba offre il suo miglior tasso di interesse con i conti vincolati a 6 mesi. Il tasso lordo per chi opti per questa formula sarà dell’1.80% (quello netto dell’1.33%). Gli interessi attivi che si accumuleranno in questo caso saranno di 57.49 euro.
Attiva il Conto deposito Widiba »

Gli interessi sui 24 mesi

Le altre varianti del Conto deposito Widiba, si può scegliere tra:

  • tasso lordo di 0.80% per un anno
  • tasso dell’1% per 18 mesi
  • tasso per 1.2% per 2 anni

Con il vincolo da 24 mesi il vostro rendimento su 10 mila euro sarà di circa 139 euro, il tasso netto che sarà applicato al risparmio sarà quindi di 0.89%.

2. WeBank

Una soluzione è WeBank  Conto deposito, questo è uno degli strumenti segnalati come i migliori conti vincolati per 18 mesi. Per quanto riguarda invece le somme bloccate, WeBank propone un tasso lordo annuo pari a 0,30%. Per attivare un deposito con questa banca dovrete aprire o avere un conto corrente WeBank.

Con i conti deposito proposti il vantaggio è che si avrà gli interessi anticipati, il contro sono le spese da pagare per l’imposta di bollo (saranno pari a 51.30 euro). L’imposta di bollo è un costo che si paga sia sui conti correnti che sui conti depositi.

Per questi ultimi si parte da un minimo di 34.20 euro per importi superiori a 17 mila euro, per gli altri è dell’.020% annuo. A volte le banche per invogliare i clienti all’acquisto dei propri prodotti si offrono di coprire questa spesa fissa. L’importo massimo vincolabile con WeBank è di 1 milione di euro.
Scopri i vantaggi di Conto deposito WeBank »

3. Esagon

Il conto deposito consigliato da SosTariffe.it come migliore investimento ad Aprile 2020 è quello di Esagon. Con questo strumento il tasso lordo proposto sarà del 1.60% (quello applicato sarà 1.18%). Secondo le stime del comparatore il rendimento sui 10 mila euro sarà di 237 euro circa. La banca in questo caso si prenderà l’onere di pagare la tassa d’imposta.

Il contro di questa soluzione sta nell’impossibilità di estinzione anticipata. Questo significa che se per qualche motivo avrete bisogno di ritirare i risparmi prima della scadenza del vincolo sarà applicata una penale e non vi saranno riconosciuti gli interessi accumulati. Il pro è invece che si potrà aprire il conto deposito Esagon anche senza associarvi un conto corrente e che la capitalizzazione, quindi il calcolo degli interessi, sarà annuale.

Il conto Esagon è anche il più conveniente tra quelli con vincolo a 36 mesi. Se sceglierete questa scadenza dovrete considerare che il vostro risparmio sarà immobilizzato per 3 anni. Il tasso lordo sarà del 2.15%, ma il netto arriverà all’1.59%. Le stime del rendimento iniziano ad essere più importanti con questa formula, infatti il calcolo del comparatore segnala degli interessi attivi di 477.30 euro.

Come si apre un conto deposito ad Aprile 2020

I conti deposito sono dei prodotti più sicuri per le banche, non sono associati a fidi o a prodotti come carte di credito o linee di prestiti. Si tratta anzi di strumenti molto affidabili e sono risparmi che voi date alla banca per avere dei rendimenti. Anche per questo la procedura per aprirli è molto snella e la richiesta di documenti è limitata. La stipula dei contratti prevede che forniate una copia di:

  • carta di identità
  • codice fiscale
  • certificato di residenza (non tutti lo richiedono)

Come visto non tutti gli istituti vi obbligano ad avere un conto corrente già aperto o ad attivarne uno per avere anche accesso alle soluzioni deposito.

L’apertura può essere effettuata sia in filiale che online, in questo secondo caso le norme antiriciclaggio renderanno la procedura un po’ più complessa. Secondo quanto stabilito dal Provvedimento recante disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela, ai sensi dell’art. 7, comma 2, del DL del 21 Novembre 2007, n.231, alle banche è imposta l’identificazione finanziaria del depositante.

In questi mesi si sta incentivando l’utilizzo delle procedure online, soprattutto per le attività per cui sono previsti già gli iter. Per attivare un conto deposito in via telematica i clienti dovranno sottoporsi ad una procedura di identificazione. Per chi contestualmente apra anche un conto corrente sarà necessario effettuare un bonifico o attivare una procedura RID, un addebito automatico, dal conto corrente registrato come d’appoggio in fase di sottoscrizione del contratto. Questo permetterà l’identificazione del singolo risparmiatore e garantirà il rispetto delle leggi per il contrasto del traffico di proventi illeciti e di finanziamento del terrorismo.

Tre condizioni contrattuali a cui fare attenzione

Una delle condizioni di cui abbiamo accennato descrivendo le caratteristiche dei contratti è quello delle capitalizzazione dei vostri conti. Questo fattore influenza infatti il momento in cui la banca vi riconoscerà gli interessi maturati. Dovrete stare attenti a questo dettaglio e leggere con attenzione quali siano le logiche di capitalizzazione proposte dall’istituto.

Infine è importante che abbiate almeno un’idea di quali siano le operazioni per il calcolo delle tasse sul vostro deposito. Come tutti i prodotti finanziari anche i conti deposito sono soggetti a controlli e ci sono delle spese fisse o variabili da pagare per questi strumenti.

Le tasse e le imposte di bollo. Si tratta di due delle spese collegate ai conti deposito. Le tasse imposte sugli interessi generati dalla vostra somma depositata saranno soggetti a una tassazione del 26%. Per calcolare gli interessi netti dovrete moltiplicare l’interesse lordo offerto e poi dividerli per il 26% di imposta fiscale.

Rendicontazione e pagamento imposte di bollo

Per l’imposta di bollo il discorso è diverso. Innanzitutto si applicano percentuali differenti per i conti senza vincoli e per quelli vincolati. Nel primo caso la banca potrà applicare lo 0.20% di prelievo annuo sulla somma, l’imposta minima sarà di 34.20 euro per i depositi superiori ai 17 mila euro.

Rispetto a questo aspetto c’è un altro punto da considerare. Nei rendiconti troverete il riferimento al pagamento di queste quote e il periodo in cui la banca effettuerà i prelievi di queste somme sono regolati da due circolari. Le circolari dell’Agenzia delle Entrate di riferimento sono la circolare 48/E del 2012 e la 15/E del 2013.

Le imposte di versano in base ai periodi di rendicontazione della banca, possono quindi essere annuali, trimestrali, semestrali ecc… Questo per voi significherà semplicemente che verserete l’imposta in una soluzione o suddivisa in rate (2 per rendiconti semestrali, 4 per trimestrali, ecc).

Per conoscere i rendimenti occhio ai tassi netti

Ultimo fattore su cui consigliamo di concentrarvi nel leggere il contratto sono i tassi reali di rendimento dei vostri risparmi. Come visto ci sono dei tassi lordi e netti, dovrete essere attenti perché quello che è importante per voi sono gli interessi netti.

Fate anche attenzioni che ai termini delle offerte, ci sono per esempio degli istituti che propongono dei rendimenti molto elevati per i primi mesi di sottoscrizione ma che sul lungo periodo poi modificano al ribasso gli interessi.