Codici ATECO Decreto 10 aprile: tutte le attività che riaprono e in quali Regioni

Con il Dpcm dello scorso 10 aprile, il Governo ha esteso le misure restrittive mirate al contenimento dei contagi da Coronavirus sino al prossimo 3 maggio. Nello stesso tempo, però, viene confermata la riapertura di alcune attività commerciali e produttive che rappresenta un primo ed importante passo verso la Fase 2 che, probabilmente, inizierà soltanto a maggio. Ecco tutte le attività che riaprono con i relativi codici ATECO e le limitazioni fissate da alcune regioni che continuano con il "lockdown" sospendono, in parte, i provvedimenti del Governo.

Codici ATECO Decreto 10 aprile: tutte le attività che riaprono e in quali Regioni

A partire da oggi 14 aprile entra in azione il nuovo Dpcm annunciato la settimana scorsa da Governo. Con il nuovo provvedimento vengono estese le misure restrittive stabilite per limitare i contagi e quindi la diffusione del Coronavirus ma, nello stesso tempo, si registra un primo passo in avanti verso la riapertura e la cosiddetta “Fase 2” che, molto probabilmente, sarà avviata soltanto nel corso del mese di maggio (le attuali misure fissate dal Governo valgono sino al prossimo 3 maggio).

Con alcune limitazioni regionali, a partire da oggi riprendono alcune attività, produttive e commerciali, che con i precedenti decreti erano state considerate come “non essenziali”. Nel frattempo, il Governo ha annunciato che altre attività potrebbero riprendere nel corso delle prossime settimane, anche prima del 3 maggio, in base all’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Ulteriori aggiornamenti arriveranno nei prossimi giorni.

Segnaliamo che il testo integrale del Dpcm del 10 aprile è disponibile in PDF sul sito del Governo. All’interno del file viene riportato anche l’elenco completo dei codici ATECO che, a partire da oggi 14 aprile, sono esclusivi dai provvedimenti restrittivi fissati dall’esecutivo per limitare la diffusione del Coronavirus. L’elenco dei codici ATECO presenta diverse eccezioni che vanno a specificare, in modo dettagliato, quali attività possono effettivamente restare aperte.

Il nuovo Dpcm va a sommarsi a diversi altri provvedimenti previsti dal Governo in queste ultime settimane. Ad esempio, per le imprese c’è da segnalare l’arrivo del nuovo Decreto Liquidità che permetterà di accedere a soluzioni di credito fortemente agevolate con l’obiettivo di affrontare, al meglio questo periodo di crisi sanitaria ed economica. Ci sono poi da considerare le indennità in arrivo per i lavoratori autonomi, con il bonus di 600 Euro che sarà esteso e incrementato il prossimo mese.

Da segnalare anche le modalità agevolate per registrare l’accordo sulla riduzione del canone di locazione e la possibilità, per una platea di utenti molto maggiore rispetto al solito, di richiedere la sospensione del mutuo prima casa per un massimo di 18 mesi. Tra i provvedimenti c’è anche il bonus parentale e il bonus Baby Sitter che potranno essere richiesti per affrontare al meglio il periodo di chiusura delle scuole.

Vediamo, di seguito, quali sono le attività riaperte da oggi 14 aprile da parte del Governo e, successivamente, quali sono le eccezioni previste dalle varie Regioni in merito ai provvedimenti dell’ultimo Dpcm.

Le attività riaperte dal Governo

A partire da oggi 14 aprile il nuovo DPCM fissa la riapertura di diverse attività che in precedenza erano ritenute come “non essenziali” e che, quindi, erano chiuse da oltre un mese. Tra le varie attività che riaprono ci son le librerie e le cartolerie, che nelle scorse settimane erano finite al centro di diverse polemiche a causa dell’impossibilità per le famiglie di acquistare i prodotti necessari per lo studio a casa dei figli legato alla didattica a distanza. Riprende anche il commercio all’ingrosso, compreso quello di carta e cartone.

Tra le attività commerciali che riprendono a partire dalla giornata di oggi troviamo anche gli esercizi che si occupano della rivendita di prodotti di abbigliamento per bambini e neonati. In questo modo, le famiglie potranno acquistare abiti per i più piccoli in vista del cambio delle temperature in arrivo con la primavera e che è già iniziato, parzialmente, durante il periodo pasquale.

Da segnalare, inoltre, la ripresa della produzione per diverse attività industriali. Il nuovo Dpcm, infatti, autorizza la riapertura delle attività produttive di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura e di utensileria manuale. C’è l’ok alla ripresa produttiva anche per l’industria di legno e sughero (ma c’è l’esclusione per la produzione dei mobili in legno che resta bloccata) e per la realizzazione di articoli in paglia e materiali da intreccio.

Riparte anche la filiera elettronica con la ripresa delle attività di costruzione di PC e periferiche e della produzione di componenti e schede elettroniche. Tra le ripartenza di questa settimana segnaliamo anche le attività di cura e manutenzione del paesaggio e le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni che in precedenza erano state stoppate dai precedenti decreti.

Da segnalare anche la ripresa delle opere idrauliche e la possibilità per i call center di continuare la loro attività ma solo “in entrata”, ovvero con attività di risposte alle chiamate degli utenti per informazioni, assistenza e reclami. Tra le nuove autorizzazioni di questi giorni troviamo anche la ripresa delle attività degli organismi internazionali a partire dall’ONU e dalle varie agenzie.

Nel corso delle prossime settimane, prima del 3 maggio, ci sarà la possibilità di riprendere anche diverse altre attività (si parla di via libera alla ripresa per il settore automotive e metallurgico ad esempio). Il Governo valuterà caso per caso e giorno per giorno la situazione annunciando, di volta in volta, nuove eccezioni a quanto previsto dalle misure restrittive che restano estese sino al prossimo 3 maggio.

Eccezioni e divieti delle Regioni

In Lombardia, dove nella sola giornata di ieri si sono registrati circa la metà dei morti giornalieri per Coronavirus in Italia, la situazione continua ad essere molto delicata. Il Governatore Fontana ha firmato un’ordinanza per bloccare la riapertura delle librerie e delle cartolerie mentre potranno aprire al pubblico i negozi d’abbigliamento per l’infanzia.

Sempre in Lombardia, inoltre, continua ad essere obbligatorio l’utilizzo di mascherine all’aperto (in alternativa ci sarà l’obbligo di coprire naso e bocca con un indumento). Continua lo stop a tutte le attività alberghiere e delle strutture ricettive. Gli studi professionali, invece, potranno riaprire ma solo per i servizi urgenti. In Emilia Romagna, lo stop alle riaperture di librerie e cartolerie è confermato in alcune province più a rischio.

Stop totale in Piemonte dove il Governatore Cirio ha confermato la volontà di continuare con il lockdown per non vanificare gli sforzi fatti sino ad oggi. Situazione completamente differenze per il Veneto che è passato ad un vero e proprio “soft lockdown”. L’ordinanza del Governatore Zaia permette le attività motorie oltre i 200 metri da casa ma impone l’obbligo di mascherine e guanti. Vengono inoltre fissate diverse deroghe per le attività produttive.

Zaia ha sottolineato: “sappiamo che troveremo più auto in autostrada e più persone che vanno al lavoro, per cui abbiamo scritto quest’ordinanza pensando a un lockdown ridotto che però deve mettere in sicurezza anche chi ha spostamenti importanti” Da segnalare il divieto di uscire di casa con una temperatura superiore ai 37,5 gradi.

Obbligo di mascherine e ok alle attività motorie anche in Friuli Venezia Giulia mentre in Toscana è stato specificato che librerie e cartolerie potranno riaprire ma solo se i gestori e clienti rispetteranno l’obbligo di indossare le mascherine all’interno dei locali. In Trentino vengono bloccate le riaperture di librerie e negozi di abbigliamento ma c’è l’ok alla ripresa delle attività produttive all’aperto e ai cantieri stradali e edili.

In Campania continua il lockdown duro scelto dal Governatore De Luca che ha bloccato la riapertura di librerie e cartolerie autorizzando l’apertura dei negozi d’abbigliamento esclusivamente nei giorni di martedì e venerdì e solo dalle 8 alle 14. Per il resto vengono recepite le altre misure del Dpcm. Su tutto il territorio campano, inoltre, prosegue il blocco della vendita del cibo d’asporto, nonostante le richieste degli esercizi commerciali.

In Lazio, invece, la riapertura delle librerie slitta al prossimo 20 aprile. Questa scelta è stata spiegata dall’assessore alle attività produttive Paolo Orneli: “Con l’ordinanza regionale viene stabilito anzitutto che le librerie, la cui attività è stata di nuovo autorizzata dal Dpcm del 10 aprile scorso, potranno riaprire a partire da lunedì 20 aprile. Questo per dare il tempo agli esercenti di poter organizzare le misure di sicurezza previste dall’Allegato 5 del decreto”

In Sicilia vengono recepite le misure del nuovo Dpcm con l’introduzione dell’obbligo delle mascherine e la riapertura delle attività previste dal decreto. In Liguria, dove riprende l’attività dei cantieri nautici, e in Abruzzo vengono autorizzate le attività di manutenzione degli stabilimenti balneari in vista di una possibile riapertura durante la stagione estiva. Conferma da quasi tutte le regioni per quanto riguarda la chiusura degli esercizi commerciali per le prossime domeniche oltre che per i giorni festivi del 25 aprile e del 1 maggio.

Misure igieniche

Con il nuovo Dpcm vengono introdotte anche importanti misure legate ai livelli di igiene nei vari esercizi commerciali aperti al pubblico, negli uffici e nelle fabbriche. Tutte le attività dovranno attenersi alle indicazioni previste dal Dpcm adeguando i livelli di sicurezza e pulizia agli standard fissati per il contrasto alla diffusione del Coronavirus.

Negli esercizi commerciali, come ad esempio nei supermercati, viene introdotta la necessità di munirsi di guanti monouso e gel disinfettante, da posizionare vicino alle casse ed ai vari sistemi di pagamento, oltre che l’obbligo di mascherine per i lavoratori. Da segnalare la possibilità per i supermercati di estendere gli orari di lavoro in modo da ridurre il rischio di assembramenti.

I vari esercizi commerciali, inoltre, dovranno effettuare una pulizia dei locali almeno due volte al giorno. Per i negozi più piccoli viene fissato l’obbligo di ingresso uno alla volta oltre che la necessità, dove possibile, di predisporre percorsi diversi per entrate e uscite con l’obiettivo di minimizzare tutti i possibili rischi di contagio.