Fotovoltaico e cambiamento climatico: i necessari investimenti futuri nello stoccaggio

Interruzioni nella produzione di energia e persino blackout: uno studio dall’Australia fotografa le conseguenze che le alterazioni del clima potrebbero provocare sulla produzione solare fotovoltaica. E raccomanda: cruciali gli impianti di stoccaggio. Su SOStariffe.it la ricerca ai raggi X e un focus su come richiedere un preventivo per l’acquisto di un impianto fotovoltaico.

In 30 secondi

Cambiamento climatico ed effetti sul fotovoltaico, i risultati in uno studio dall'Australia:
  1. Il climate change rischia di diventare un "nemico" per la produzione solare fotovoltaica
  2. Le alterazioni del clima potrebbero produrre improvvisi aumenti o diminuzioni della produzione
  3. Perché "armarsi" di sistemi di accumulo e stoccaggio di energia è una soluzione vincente
  4. Come trovare il miglior preventivo per impianti fotovoltaici con il comparatore di SOStariffe.it
Fotovoltaico e cambiamento climatico: i necessari investimenti futuri nello stoccaggio

Il cambiamento climatico rischia di diventare una seria minaccia per la produzione solare fotovoltaica. L’allarme è contenuto in uno studio realizzato da un team di ricercatori dell’Università del New South Wales di Sydney e pubblicato sulle riviste Nature e Scientific Reports.

Pur concentrandosi sulla situazione in Australia, l’analisi sta già facendo scuola in quanto, oltre ad analizzare gli effetti delle alterazioni del clima sulla transizione energetica, lancia anche un monito al mondo: è necessario investire sempre più sui sistemi di accumulo e di stoccaggio per immagazzinare l’energia e reimmetterla nella rete in caso di blackout.

Prima di accendere i riflettori sulle evidenze dell’indagine, gli esperti di SOStariffe.it ricordano che il maltempo è una vera e propria incognita per chi possieda un impianto fotovoltaico in casa: dalle gelate in autunno alle nevicate in inverno, fino ai forti temporali in estate, ecco una guida su come proteggere i pannelli fotovoltaici di casa dagli agenti atmosferici.

E per chi stia valutando l’acquisto e l’installazione di un impianto di produzione solare dell’energia a settembre 2023, il comparatore di SOStariffe.it consente di calcolare un preventivo in pochi, semplici passaggi. Basta compilare un modulo inserendo alcuni dati (indirizzo e posizione dell’impianto da installare, calcolo dei consumi e dati di contatto) per vedersi restituito un elenco di soluzioni (con prezzi e caratteristiche degli impianti) in linea con le proprie esigenze.

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Fotovoltaico e cambiamento climatico: il rapporto in uno studio

LA RICERCA IN PILLOLE
1 Lo studio dell’Università del New South Wales di Sydney ha analizzato le conseguenze del cambiamento climatico sulla produzione di energia elettrica fotovoltaica
2 Le alterazioni repentine del clima potrebbero causare fluttuazioni di tensione o persino blackout
3 Sistemi di accumulo e stoccaggio rappresenteranno in futuro una soluzione efficace per gestire improvvisi aumenti o diminuzioni della produzione di energia dal fotovoltaico

La ricerca dal titolo “Assessing Australia’s future solar power ramps with climate projections” sostiene che il cambiamento climatico potrebbe, in futuro, mettere in pericolo la stabilità dei sistemi di energia solare collegati alla rete elettrica, fino a provocare interruzioni di corrente o blackout.

Nonostante il raggio d’azione della ricerca si fermi all’interno dei confini australiani (nel 2022, il 35,9% dell’elettricità totale generata in Australia proveniva da fonti rinnovabili), le evidenze dell’indagine hanno già avuto eco in tutto il mondo, considerato che gli effetti del climate change hanno una portata globale.

Poiché l’energia solare si basa sulla conversione diretta della luce solare in elettricità, esiste una variabilità intrinseca nella produzione di energia dovuta a fattori quali la copertura nuvolosa, l’ora del giorno, i cicli stagionali e la posizione”, si legge in una nota di sintesi della ricerca. Le alterazioni improvvise del clima possono così avere come conseguenza “discrepanze tra l’offerta e la domanda di elettricità che, se non gestite, possono causare interruzioni di corrente o guasti completi della rete”.

La generazione solare fotovoltaica è influenzata da fattori climatici, che la rendono suscettibile ai cambiamenti climatici”, afferma Shukla Poddar, autore principale dello studio e dottorando presso la Scuola di Ingegneria Fotovoltaica e delle Energie Rinnovabili. “Ad esempio, i cambiamenti nel modo in cui le nuvole passano sopra i pannelli solari potrebbero causare improvvise diminuzioni (ramp-down) o aumenti (ramp-up) che possono causare fluttuazioni di tensione e blackout”.

Il riferimento è soprattutto agli impianti su larga scala e ai parchi solari (Powell Creek, in Australia, è il più grande parco solare del mondo): in queste strutture è quanto mai fondamentale, secondo la ricerca, prevedere tali fenomeni per garantire una produzione di energia stabile.

I sistemi di accumulo, un alleato contro il cambiamento climatico

Se le alterazioni del clima sono un “nemico” della produzione solare fotovoltaica, i sistemi di accumulo rappresenteranno sempre più, in futuro, un alleato contro le fluttuazioni di tensione o blackout.

Mentre nei picchi di produzione, le grandi batterie possono immagazzinare l’energia solare in eccesso per contribuire a ridurre la tensione sulla rete – sostiene Merlinde Kay, coautrice della ricerca -, nel caso di rallentamento della produzione, l’energia immagazzinata può essere reimmessa nella rete per aiutare a compensare la perdita di energia solare e mantenere la stabilità della rete stessa”.

In generale, l’utilizzo di sistemi di accumulo e della tecnologia di stoccaggio, unito a una politica di diversificazione dell’energia rinnovabile che si immette nella rete, permetterà di gestire fluttuazioni di tensione causati dalle alterazioni climatiche. Secondo l’indagine, inoltre, costruire parchi solari in posizioni ottimali è un’altra strategia per mitigare l’impatto degli eventi climatici avversi.