Costi nascosti tariffe Internet Casa: quali sono e come difendersi

Gli abbonamenti Internet casa possono essere spesso molto convenienti ma, nello stesso tempo, possono essere accompagnati dalla presenza di costi nascosti nel canone che, in caso di recesso anticipato, rischiano di tradursi in una vera e propria stangata per l'utente. Il nuovo osservatorio di SosTariffe.it ha analizzato l'attuale situazione del mercato di telefonia per individuare i costi nascosti nelle offerte Internet casa offrendo così agli utenti uno strumento in più per difendersi e scegliere, in modo consapevole, la tariffa per la connessione domestica. 

Costi nascosti tariffe Internet Casa: quali sono e come difendersi

Nella scelta delle migliori offerte Internet casa è opportuno valutare, oltre al canone mensile ed ai servizi aggiuntivi messi a disposizione dagli operatori, anche i costi nascosti nel canone che, in caso di recesso anticipato, possono tradursi in una vera e propria stangata per i consumatori.

All’interno del canone mensile della propria offerta, infatti, diversi operatori del settore di telefonia fissa tendono a “nascondere” costi aggiuntivi come il costo rateale dell’attivazione e del modem Wi-Fi. In caso di recesso, l’utente dovrà saldare le rate residue di questi costi che andranno così a sommarsi al contributo di disattivazione (che può avere un importo massimo pari ad una mensilità dell’abbonamento) previsto dalla normativa.

L’ultima indagine di SosTariffe.it si concentra sulle offerte Internet casa ed, in particolare, sui costi nascosti negli abbonamenti a cui il cliente deve prestare attenzione nella fase di scelta di un nuovo abbonamento.

Navigare da casa ci costa ogni mese in media 27 euro

Dai dati raccolti da SosTariffe.it nel corso del gennaio del 2020 si evince che il canone mensile medio delle offerte Internet casa attualmente disponibili sul mercato si aggira intorno ai 27 Euro al mese. Tutte le principali promozionali a disposizione dei clienti presentano una durata “indeterminata”, con il canone mensile che non subirà modifiche dopo un fissato periodo di tempo.

Nella maggior parte dei casi, gli operatori propongono per i nuovi clienti servizi aggiuntivi (tariffe speciali per lo smartphone, GB extra, accesso gratuito a servizi di streaming) che possono rendere ancora più conveniente l’attivazione di un determinato abbonamento.
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Le voci invisibili, da conoscere per difendersi

Il canone mensile non è però l’unico elemento della bolletta Internet casa a cui prestare attenzione. Nella scelta dell’offerta da attivare, infatti, è fondamentale prendersi tutto il tempo necessario per analizzare i costi nascosti ed i possibili vincoli legati all’attivazione di un determinato abbonamento.

Il primo elemento da considerare è quello del vincolo contrattuale che impone all’utente un periodo di permanenza minimo con l’operatore. Tale limite viene fissato solitamente in 24 mesi. La presenza di un vincolo contrattuale è un elemento da considerare nella scelta dell’abbonamento.

Bisogna considerare, inoltre, il costo di attivazione dell’abbonamento. Tale contributo, in passato, risultava essere una spesa una tantum per gli utenti che andava affrontata al momento della richiesta di sottoscrizione di un nuovo abbonamento. Ad oggi, invece, il contributo di attivazione viene dilazionato nel canone mensile, risultando di fatto invisibile ad una prima occhiata da parte dell’utente in quanto gli operatori tendono a comunicare unicamente il valore del canone mensile, senza specificare la sua composizione. In media, il contributo di attivazione ha un importo di 59 Euro (dilazionato in diverse rate mensili).

Ben più costoso può essere il modem Wi-Fi, il dispositivo necessario per collegarsi ad Internet. Le offerte Internet casa con modem incluso prevedono per il dispositivo un costo medio di 110 Euro. Anche in questo caso, la somma viene spalmata nel canone mensile (solitamente in 48 mesi) risultando, di fatto, una spesa aggiuntiva nascosta.

Ricordiamo che, come previsto dalla normativa sul “modem libero”, gli operatori sono tenuti ad offrire anche tariffe che non prevedono il modem incluso nel prezzo. In questi casi però l’utente deve provvedere all’acquisto ed alla configurazione del dispositivo in autonomia, procedure che possono risultare particolarmente ostili, soprattutto per chi non è molto pratico con i complicati procedimenti informatici.

L’utente si accorge del costo di attivazione e del costo del modem al momento in cui decide di fare il cambio di operatore oppure di recede dal contratto. In questi casi, infatti, il proprio provider chiederà di versare le rate residue (sia dell’attivazione che del modem). Le rate residue rappresentano, quindi, una vera e propria “penale” aggiuntiva da considerare in caso si richieda il recesso.

Occhio ai costi di disdetta

Al netto dei costi nascosti del canone, gli operatori non possono addebitare ai loro clienti delle penali in caso di recesso anticipato. L’attuale normativa, infatti, chiarisce che, in fase di disdetta, è possibile l’addebito dei soli costi di disattivazione del servizio che non possono superare l’importo di una mensilità dell’abbonamento.

Attualmente, in media, disdire un contratto con i principali operatori di telefonia fissa ha un costo di 25 Euro. I costi possono variare in base all’offerta attivata e in base al tipo di disdetta che si richiede. Il passaggio ad altro operatore, infatti, può presentare costi differenti rispetto alla disattivazione della linea.

I servizi compresi, senza costi aggiuntivi

L’indagine di SosTariffe.it ha evidenziato, inoltre, che tra i servizi inclusi inclusi senza costi aggiuntivi in tutte le principali offerte Internet casa disponibili attualmente ci sono le chiamate dal telefono fisso, il cui utilizzo è in costante calo. Per tutte le principali offerte disponibili a gennaio 2020, sia le chiamate verso i fissi che le chiamate verso i mobili sono incluse.

 Come prevenire le brutte sorprese

Per evitare brutte sorprese in futuro, è fondamentale prendersi tutto il tempo necessario per leggere, con estrema attenzione, le condizioni contrattuali dell’offerta che si sta attivando. Solo in questo modo sarà possibile verificare i costi dell’attivazione e del modem e la spesa da effettuare in caso di recesso (considerando sia i costi nascosti nel canone che il contributo di disattivazione).