Cosa si può fare a Pasqua 2021? Tutto sugli spostamenti del Decreto Draghi

L'Italia si prepara a vivere la Pasqua 2021 con norme stringenti legate alla pandemia. Sulla base dell'ultimo decreto del Governo Draghi, la "zona rossa" sarà estesa a tutto il Paese, con forti limitazioni agli spostamenti nel periodo di Pasqua. Alcune regioni, inoltre, prevedono norme ancora più stringenti per i giorni di festività. Ecco tutto quello che c'è da sapere sugli spostamenti ed i viaggi a Pasqua 2021 e cosa si può fare e cosa, invece, non si può fare.

Cosa si può fare a Pasqua 2021? Tutto sugli spostamenti del Decreto Draghi

La Pasqua 2021 sarà caratterizzata da nuove restrizioni agli spostamenti con l’obiettivo di limitare il più possibile la diffusione del virus. L’ultimo decreto del Governo Draghi ha confermato le limitazioni agli spostamenti per chi si trova in zona arancione ed in zona rossa e, più in generale, ha esteso il blocco di spostamenti dalla propria regione. E’ possibile spostarsi esclusivamente per motivi di lavoro, necessità o salute.

Vediamo cosa si può fare a Pasqua 2021 e quali sono gli spostamenti consentiti nel prossimo periodo di festività.

Spostamenti fino al 2 aprile

Il decreto dello scorso 25 marzo conferma quanto già stabilito in precedenza. Gli spostamenti restano vietati in quasi tutte le circostante. Fino al prossimo 2 aprile è vietato:

  • uscire dal proprio comune in zona arancione
  • uscire dalla propria abitazione in zona rossa
  • uscire dalla propria regione in qualsiasi circostanza

Come sottolineato in precedenza, sono consentiti esclusivamente spostamenti per motivi di lavoro, necessità o salute con la necessità di presentare, in caso di controlli, un’autocertificazione che attesti il motivo dello spostamento in corso. Ricordiamo che la zona gialla è stata sospesa e dovrebbe ritornare, dopo il periodo di Pasqua, in una versione “rinforzata” con limitazioni più stringenti.

Spostamenti tra il 3 e il 5 aprile

Tra sabato 3 e lunedì 5 aprile è previsto un inasprimento delle restrizioni. Durante il periodo di Pasqua, infatti, tutte le regioni italiane si troveranno in zona rossa e, quindi, il divieto agli spostamenti verrà esteso su scala nazionale. In particolare, saranno consentiti esclusivamente spostamenti per motivi di necessità, salute o lavoro con autocertificazione.

Da notare che è possibile effettuare spostamenti per raggiungere parenti o amici. Tali spostamenti potranno essere effettuati verso una sola abitazione e una volta al giorno per un massimo di due adulti. In sostanza, il decreto consente di effettuare visite con alcune sostanziali limitazioni.

Resta la raccomandazione di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento tra persone non conviventi durante tutto il periodo di Pasqua. Gli spostamenti devono, inoltre, tener conto dell’orario del coprifuoco (tra le 5 e le 22).

Festività religiose

Durante tutto il periodo di Pasqua sarà possibile recarsi in chiesa per partecipare alle varie celebrazioni previste. Per rispettare il coprifuoco è previsto un anticipo della veglia del sabato, in modo simile a quanto avvenuto a Natale.

Durante il giorno di Pasqua è prevista la celebrazione di un numero maggiore di messe, spalmate in più orari, in modo da consentire a tutti i fedeli di poter seguire dal vivo le celebrazioni. In ogni caso, le messe saranno trasmesse anche in TV e streaming.

Sarà possibile recarsi in chiesa, nel rispetto delle varie limitazioni agli spostamenti, ed è raccomandato recarsi in quella più vicina alla propria abitazione.

Spostamenti verso l’estero: il turismo è consentito

Nonostante la delicata situazione epidemiologica e le limitazioni agli spostamenti sul territorio italiano, i viaggi all’estero per turismo sono consentiti. L’unica limitazione è legata all’impossibilità di recarsi in alcune destinazione interdette. Da notare, inoltre, che al rientro in Italia, in base al Paese di provenienza, sarà necessario effettuare un tampone oppure, per chi rientra da alcune destinazioni, avviare un periodo di quarantena obbligatoria della durata di 14 giorni.

Come specificato dal Ministero dell’Interno, è sempre permesso recarsi in aeroporto. Lo spostamento da eseguire per andare in aeroporto (che può essere effettuato anche se fuori dal proprio comune) dovrà essere accompagnato da un’apposita autocertificazione. Gran parte delle mete europee sono accessibili ai turisti italiani (con tampone obbligatorio al rientro nel Paese). Da notare, invece, che è prevista una quarantena obbligatoria di 14 giorni per chi rientra dall’Austria e dal Regno Unito oltre che da Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore e Thailandia.

Spostamenti verso le seconde case a Pasqua

Sulla base del Dpcm di inizio marzo, viene consentito effettuare spostamenti nelle seconde case anche durante il periodo di Pasqua. Gli spostamenti di questo tipo sono consentiti solo per il nucleo familiare. Da notare che sono vietati gli spostamenti in seconde case con contratto siglato al 14 gennaio 2021. Gli spostamenti verso le seconde case sono, inoltre, limitati da ordinanze locali. Di fatto, tali spostamenti, consentiti a livello nazionale, sono impossibili in alcune regioni o comunque vengono fortemente limitati dai provvedimenti delle singole autorità locali.

Ecco le restrizioni presenti in merito agli spostamenti verso le seconde case a Pasqua:

  • Toscana, Valle d’Aosta e Alto Adige: gli spostamenti verso le seconde case sono vietati se non si è residenti in regione; non è quindi possibile recarsi in una seconda casa situata in una di queste tre regioni se si proviene da un’altra regione
  • Campania e Puglia: gli spostamenti verso le seconde case sono vietati sia per i residenti che per i non residenti
  • Liguria: dal 31 marzo al 5 aprile sono vietati gli spostamenti per raggiungere seconde case o barche sia ai residenti che a chi viene fuori regione

Spostamenti verso Sardegna e Sicilia

Da segnalare che gli spostamenti verso la Sardegna e la Sicilia, anche se motivati da lavoro, necessità o salute, presentano ulteriori limitazioni. In Sardegna, infatti, sono vietati gli spostamenti alle seconde case ai non residenti. Per entrare in Sardegna, inoltre, viene richiesto un tampone negativo, eseguito da non più di 48 ore dalla partenza, oppure un certificato di vaccinazione. Per quanto riguarda la Sicilia, invece, è consentito l’ingresso (per motivi di necessità, salute lavoro o per raggiungere la seconda casa) ma solo se accompagnato da un tampone negativo.

Autocertificazione per spostamenti e rientro in Italia

Tutti gli spostamenti consentiti (al netto degli spostamenti nel proprio comune in zona arancione) dovranno essere accompagnati da un apposito modello di autocertificazione. Si tratta del “solito” modulo da compilare in ogni sua parte e da portare sempre con sé. Il modulo andrà esibito in caso di controlli da parte delle Forze dell’Ordine (potrà anche essere compilato sul momento). La compilazione del modulo è molto semplice.

E’ necessario, infatti, inserire i propri dati personali e specificare il motivo dello spostamento seguendo le indicazioni riportate sul modulo stesso. Il modulo, da stampare, può essere compilato direttamente online. Per scaricare e compilare il modulo per gli spostamenti è possibile fare riferimento al link qui di sotto.

Scarica qui il modulo per l’autocertificazione»

Per chi rientra dall’estero (dopo un soggiorno per lavoro, turismo o per qualsiasi altra motivazione) c’è l’obbligo di presentare un apposito modulo da scaricare dal sito del Ministero degli esteri. In questo modulo andrà specificato il Paese di provenienza e bisognerà indicare se si è effettuato il tampone oppure se ci si sottoporrà all’isolamento fiduciario di 14 giorni previsto dalla normativa vigente. Per scaricare il modulo è possibile fare riferimento al link qui di sotto.

Scarica qui il modulo per l’ingresso in Italia dall’estero»