Consumi gas 2023 più bassi degli ultimi 25 anni: calo del 10%

Prosegue il tonfo dei consumi gas in Italia nel 2023: -10,1% rispetto al 2022. È il valore più basso degli ultimi venticinque anni. L’analisi dei dati del Ministero dell’Ambiente sul consumo di gas naturale in Italia, la mappa degli approvvigionamenti e un focus su come trovare le migliori offerte gas del Mercato Libero a marzo 2024.

In 30 secondi

Tonfo per i consumi gas in Italia nel 2023, ecco le cifre:
  1. 61,5 miliardi di metri cubi consumati nel 2023: -10,1% rispetto all'anno prima
  2. Nel 2023 famiglie e imprese hanno consumato 14,5 miliardi di gas in meno rispetto al 2021
  3. Valori più bassi degli ultimi 25 anni: la fotografia del Ministero
  4. La mappa dell'approvvigionamento del gas naturale nel 2023
  5. Come trovare le migliori offerte gas del Mercato Libero a marzo 2024 con il comparatore di SOStariffe.it
Consumi gas 2023 più bassi degli ultimi 25 anni: calo del 10%

Crollano ancora i consumi gas in Italia. Nel 2023 famiglie e imprese hanno utilizzato 61,5 miliardi di metri cubi di gas naturale da nord a sud del Paese, con un calo del -10,1% rispetto ai 68,4 miliardi consumati nel 2022. È la fotografia scattata dalle ultime rilevazioni del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase). Consumi lontani dal picco del 2005 (86,3 miliardi di metri cubi) e ai minimi rispetto agli ultimi venticinque anni.

Di seguito passiamo sotto la lente d’ingrandimento le cifre del Mase. Prima, però, ricordiamo che il taglio dei consumi gas non è la sola strategia a tua disposizione per alleggerire le bollette. Per abbattere gli importi in fattura, puoi puntare sulle offerte gas del Mercato Libero che propongono un costo metano al metro cubo il più possibile contenuto. Infatti, più basso è questo valore, minore è il costo della materia prima su cui poi il tuo gestore energetico calcolerà i consumi della tua famiglia.

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Consumi gas in flessione in Italia nel 2023: -10% rispetto al 2022

Come si evince dalla tabella qui sopra elaborata dal Dipartimento Energia del ministero dell’Ambiente, nel 2023 c’è stata un’ulteriore contrazione dei consumi gas in Italia: il consumo interno lordo di gas naturale nei precedenti 12 mesi si è attestato a 61,5 miliardi di metri cubi, in flessione del 10,1% rispetto al 2022 (quando i metri cubi di gas consumati sono stati 68,4 miliardi). Mettendo a confronto il dato dell’anno scorso con il 2021, la differenza è ancora più netta: si sono consumati 14,5 miliardi di metri cubi di gas in meno.

La riduzione dei consumi gas nel nostro Paese è così crollata dal picco record registrato nel 2005: in quell’anno famiglie e imprese hanno “divorato” 86,3 miliardi di metri cubi di gas. Ma è anche ai minimi da 25 anni a questa parte: nel 1998 sono stati consumati 62,6 miliardi di metri cubi, mentre nel 1997 l’asticella si era fermata a 57,8 miliardi.

La geografia del gas: da dove è arrivato in Italia nel 2023

LA MAPPA DEL GAS IN ITALIA: COSA SAPERE
1 L’Algeria è il primo fornitore di gas: 23 miliardi di metri cubi importati nel 2023 tramite il gasdotto Transmed
2 Crollo delle importazioni di gas russo: -79,7% nel 2023 rispetto al 2022
3 Cresce il peso del gasdotto transadriatico TAP: arrivati quasi 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno scorso

Secondo quanto emerge dalle cifre del Dipartimento Energia del Mase, è cambiata anche la mappa italiana dell’approvvigionamento di gas. Innanzitutto, c’è da segnalare un tracollo (-79,7%) delle importazioni di gas russo transitato tramite il gasdotto Tag (Trans Austria Gas) che sfocia a Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, dopo aver attraversato Ucraina, Slovacchia e Austria. Prima dello scoppio della guerra in Ucraina, l’Italia importava da Mosca 29,1 miliardi di metri cubi di gas (il 38% della domanda), mentre nel 2023 sono stati solo 2,8 miliardi (il 4,6% della domanda).

Il principale fornitore di metano per l’Italia è oggi l’Algeria, che nei dodici mesi passati ha immesso nel nostro Paese 23 miliardi di metri cubi di gas, grazie al gasdotto Transmed (conosciuto anche come gasdotto Enrico Mattei) che approda a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

Sempre più cruciale per l’Italia è anche il gas estratto dai giacimenti in Azerbaigian, che arriva tramite il Tap (Trans Adriatic Pipeline). Nel 2023, il gasdotto transadriatico che ha un terminale a Melendugno (Lecce), sulla costa adriatica del Salento, ha garantito all’Italia quasi 10 miliardi di metri cubi di gas (seppure in diminuzione del 3,2% rispetto al 2022).

Infine, c’è da segnalare un aumento delle importazioni di GNL, il gas naturale liquefatto, cresciuto del +16,8% rispetto al 2022 (2,4 miliardi di metri cubi in più gestiti dai rigassificatori italiani nel 2023 rispetto al 2022)

Consumi gas giù anche in Europa: la fotografia a marzo 2024

La minor “fame” di metano lungo la nostra Penisola è in linea con l’andamento dei consumi di gas naturale in Europa, in contrazione del 20,1% nel periodo agosto-novembre 2022, rispetto al consumo medio di gas negli stessi mesi tra il 2017 e il 2021 (dati Eurostat).

Inoltre, come spiega l’Institute for Energy Economics and Financial Analys (Ieefa), la domanda di gas in Europa negli ultimi due anni “è diminuita in modo significativo”, soprattutto “grazie alle politiche REPowerEU, ai programmi di efficienza energetica, all’aumento della produzione di energia rinnovabile e alla gestione e distruzione della domanda”. Il think tank, che si occupa di temi energetici, prevede che, qualora il trend mantenga questa rotta, “nel 2030 la domanda europea di gas dovrebbe essere inferiore a 400 miliardi di metri cubi”.

Un altro dato che testimonia la minor dipendenza dal gas naturale è contenuto nell’ultimo report di Ember sul comparto elettrico in UE: nel 2023 c’è stato un vero e proprio tonfo della produzione di energia elettrica dalle fonti fossili, con un -26% per il carbone e -15% per il gas. Tanto che, oggi, i combustibili fossili rappresentano meno di un terzo del mix energetico nel Vecchio Continente.