Bonus Benzina: come ottenerlo ad Aprile 2022?

Il costante aumento dei prezzi dei carburanti registrato nel corso delle ultime settimane, in gran parte per via della guerra in Ucraina, ha portato a prezzi da record per benzina e diesel. Il costo del rifornimento è, quindi, salito alle stelle con un notevole incremento delle spese per gli automobilisti oltre che per i trasporti su gomma. Per contrastare il caro carburanti è arrivato un provvidenziale taglio (transitorio) delle accise. Contestualmente, arriva anche il cosiddetto Bonus Benzina che consente ai lavoratori di aziende private di accedere a buoni carburante fino a 200 euro. Ecco come ottenere questo bonus.

Bonus Benzina: come ottenerlo ad Aprile 2022?

Oltre al taglio delle accise sui carburanti, c’è una nuova misura di sostegno per gli automobilisti. Si tratta del Bonus Benzina, un contributo fino a 200 euro che può essere utilizzato dai dipendenti delle aziende private per ridurre i costi di rifornimento in questo momento particolarmente delicato in cui l’emergenza legata al caro carburanti continua (nonostante il taglio delle accise). Ci sono però diversi punti da chiarire su questo bonus.

Il Bonus Benzina, però, non è un’agevolazione erogata dallo Stato. Non è, quindi, necessario rispettare requisiti ISEE o presentare una domanda, seguendo gli iter normalmente previsti dalle agevolazioni di questo tipo. Si tratta, invece, di buoni carburanti accessibili ai lavoratori dalle aziende private sottoforma di voucher aziendali finalizzati all’acquisto di carburante. Questi voucher non concorreranno alla formazione del reddito, risultando esentasse.

Ecco, quindi, tutto quello che c’è da sapere sul Bonus Benzina e come fare per richiederlo ad aprile 2022.

Cos’è il Bonus Benzina e chi può richiederlo

Il nuovo Buono Benzina è, a tutti gli effetti, un voucher aziendale e non un’agevolazione erogata dallo Stato italiano. Non si tratta, quindi, di una misura di sostegno prevista dagli enti pubblici in forma diretta. Questo voucher può essere messo a disposizione da un’azienda privata ai suoi dipendenti. Le aziende, però, non sono tenuto ad erogare i bonus in questione.

Per incentivare le aziende a mettere a disposizione questi benefit ai lavoratori del settore privato alcuni vantaggi. Sui buoni, infatti, non è previsto il pagamento di alcuna tassa, con un’esenzione completa su Irpef e Inps. Le aziende hanno, quindi, la possibilità di decidere se mettere a disposizione dei propri dipendenti questo tipo di benefit per garantire un sostegno utile per contrastare l’emergenza in corso legata agli elevati costi di rifornimento.

I lavoratori possono rivolgersi direttamente alla propria azienda per verificare la possibilità di poter accedere al Bonus Benzina in questo periodo d’emergenza. In ogni caso, l’agevolazione non concorrerà alla formazione del reddito. Per i lavoratori, inoltre, non sarà necessario rientrare in limiti ISEE o soddisfare altri requisiti per l’accesso a questo particolare benefit aziendale.

Il Bonus Benzina disponibile (per ora) in Italia è, quindi, diverso a quello previsto in altri Paesi europei. Ad esempio, in Germania è stato recentemente approvato un decreto che porterà all’0erogazione di un bonus direttamente in busta paga per i lavoratori dipendenti e ad un contributo una tantum per i lavoratori autonomi. Per il momento, il Governo italiano ha scelto altre strade per il contrasto del caro carburanti. Come vedremo di seguito, per alleggerire i costi si punta sul taglio delle accise.

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Quanto vale il Bonus Benzina?

L’importo del Bonus Benzina non è fisso. Trattandosi di un voucher aziendale, infatti, è la stessa azienda che deve stabilire l’importo da erogare ai suoi dipendenti per garantire un sostegno contro il caro carburanti. Il bonus in questione, completamente esentasse, può arrivare fino a 200 euro per lavoratore. Sarà l’azienda a stabilire l’entità dell’agevolazione. È possibile, quindi, anche erogare un buono di importo ridotto (ad esempio 100 euro). La scelta spetta sempre all’azienda che deve effettuare delle valutazioni interne per poter individuare i benefit da erogare ai propri dipendenti.

Come richiedere il buono carburante ad aprile 2022

Il Bonus Benzina può essere richiesto direttamente alla propria azienda, già a partire dal mese di aprile 2022. Le aziende del settore privato hanno la possibilità di erogare il benefit per tutto il 2022 con un importo massimo di 200 euro. I lavoratori, quindi, possono verificare direttamente con la propria azienda le modalità di richiesta ed erogazione del bonus e, soprattutto, l’effettiva possibilità di poter accedere a questa nuova agevolazione.

Oltre al Bonus Benzina: cos’è e come funziona il taglio delle accise sui carburanti

Il Decreto Energia di metà marzo ha introdotto diverse misure di sostegno per i cittadini italiani. Tra queste c’è anche il taglio temporaneo delle accise sui carburanti. Questo provvedimento consente di ridurre il prezzo alla pompa per benzina, diesel e GPL andando, quindi, a garantire un importantissimo sconto per gli automobilisti e per le aziende del settore dei trasporti.

Il taglio temporaneo delle accise è in vigore dal 22 marzo. Salvo (probabili) ulteriori proroghe, il taglio delle accise è valido fino al prossimo 20 aprile 2022. Per effetto di questo provvedimento, cittadini e aziende italiane hanno la possibilità di sfruttare uno sconto di 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel. Da notare, inoltre, anche uno sconto di 10,5 centesimi al litro per il GPL (gli sconti indicati sono IVA inclusa).

Da notare che, fino alla fine del 2022, sarà sufficiente un decreto ministeriale per rideterminare le accise sui carburanti. In sostanza, anche dopo il 202 aprile, ci sarà la possibilità di adeguare le accise in modo rapido, adottando ulteriori tagli, senza dover ricorrere ulteriori decreti. Nel corso delle prossime settimane, in base all’andamento dell’emergenza, il Governo valuterà la possibilità di adottare un taglio ulteriore alle accise per i prossimi mesi.

Sommando il taglio delle accise al Bonus Benzina è possibile ottenere una riduzione complessiva delle spese di rifornimento che i lavoratori devono sostenere per poter utilizzare i propri veicoli. Nel corso delle prossime settimane, in base all’andamento dell’emergenza energetica e del caro carburanti, potrebbero arrivare ulteriori provvedimenti pensati per alleggerire il più possibile le spese di rifornimento di cittadini e aziende.