Razionamento gas: probabilità o pericolo reale?

Uno degli effetti della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia è rappresentato dai problemi sulle forniture di gas dalla Russia. L'Europa punta a ridurre la sua dipendenza dal gas russo ma non si tratta di un processo semplice e, soprattutto, non può essere considerato un programma immediato. Nel frattempo, nelle ultime settimane, si è parlato di razionamento del gas. Si tratta di un'ipotesi che, per alcuni, è vista come un vero e proprio pericolo reale per il futuro prossimo. Vediamo tutto quello che c'è da sapere.

Razionamento gas: probabilità o pericolo reale?

Il gas in arrivo dalla Russia rappresenta un componente centrale dell’intero sistema energetico europeo. L’Italia, in particolare, è uno dei principali importatori di gas russo che, prima della guerra in Ucraina, rappresentava oltre il 40% del totale di gas naturale importato nel Paese. Da settimane, l’Europa ha avviato i programmi per ridurre la sua dipendenza dal gas russo nel corso del prossimo futuro. Si tratta di un progetto a medio-lungo termine. Attualmente, infatti, non è pensabile interrompere le forniture senza dover fare i conti con un razionamento del gas.

Il tema del razionamento del gas è, nelle ultime settimane, diventato di grande attualità. Considerando la situazione geo-politica particolarmente instabile e l’importanza del gas russo per le forniture energetiche europee prima della guerra, è chiaro che il rischio di dover fare i conti con un rischio di razionamento del gas nel prossimo futuro è da tenere in considerazione. Il gas naturale viene utilizzato, con sempre maggiore frequenza, anche per la produzione di energia elettrica.

La questione del razionamento del gas è, quindi, un tema d’attualità da tenere in forte considerazione.

Razionamento del gas: è un rischio reale?

Per il momento, non ci sono indicazioni in merito ad un taglio immediato delle forniture di gas naturale dalla Russia. Le sanzioni dell’Europa alla Russia non colpiscono, almeno direttamente, le materie prime energetiche. La richiesta del Governo russo del pagamento in rubli del gas, ritenuta inaccettabile dall’UE e dagli Stati Uniti, potrebbe però rappresentare un problema non di poco conto per le forniture di gas dei prossimi mesi.

Dalla Germania è già stato avviato un piano d’emergenza per il gas che, tra le ipotesi sul tavolo, vede anche quella di un sistema di regolamentazione delle importazioni e dello stoccaggio. L’ipotesi di un razionamento del gas viene, quindi, presa in considerazione, soprattutto per evitare i rischi legati a possibili psicosi che potrebbero spingere distributori ad accaparrarsi più gas del necessario, creando uno scompenso al sistema in un momento già delicato.

Al momento, quindi, il razionamento del gas può essere considerato più come una probabilità in caso d’emergenza che come un rischio reale. Gli sforzi delle Autorità europee, in questi giorni, si concentrano sulla definizione di sistemi in grado di garantire una regolare fornitura di gas naturale nel corso del prossimo futuro. Solo in caso di una decisione drastica da parte della Russia (come quella legata al pagamento in rubli) potrebbe esserci, nel breve periodo, un peggioramento.

Nel frattempo, l’Europa sta pianificando tutti gli strumenti necessari per ridurre la dipendenza dal gas russo nel lungo periodo. Le alternative ci sono ma, nel breve periodo, pensare ad una sostituzione completa del gas in arrivo dalla Russia appare uno scenario molto improbabile. Sarà necessario valutare con attenzione gli sviluppi futuri per capire quali saranno le scelte dei Governi europei in tal senso.

I problemi maggiori, in caso di mancata risoluzione della crisi internazionale, potrebbero proporsi a partire dal prossimo autunno. Con l’arrivo della primavera e dell’estate, infatti, il consumo di gas (anche per la produzione di energia elettrica grazie alla crescita della produzione delle energie rinnovabili) dovrebbe ridursi. Dal prossimo autunno, però, ci si troverà di fronte al problema di dover garantire forniture sufficienti per poter affrontare la stagione fredda senza il rischio di un razionamento del gas.

Quali sono i rischi di razionamento di gas per le famiglie?

Ad oggi, il razionamento di gas per le forniture domestiche appare un’ipotesi estremamente improbabile, soprattutto considerando il calo dei consumi che si registrerà nel corso dei prossimi mesi. L’obiettivo dei Governi europei è quello di risolvere rapidamente l’emergenza, trovando le alternative giuste per poter garantire forniture regolari e, soprattutto, prevenire eventuali escalation da parte della Russia che potrebbe, unilateralmente, decidere di ridurre o azzerare le forniture di gas.

Per le famiglie italiane, al momento, non ci sono rischi legati a quest’eventualità. Il razionamento del gas deve essere considerato come un’ipotesi remota. Sarà, in ogni caso, necessario monitorare l’andamento dei mercati anche e soprattutto per capire in che modo evolverà la situazione per quanto riguarda i prezzi delle materie prime. Quest’argomento è molto delicato anche in considerazione dei sostanziali aumenti registrati nel corso degli ultimi mesi.

Come abbiamo visto in queste ore, ARERA, l’autorità italiana per l’energia, ha annunciato un leggero calo dei prezzi di luce e gas da aprile per i clienti in tutela. Contestualmente, però, l’autorità ha confermato che, negli ultimi 12 mesi, la spesa energetica è aumentata del +83% per l’energia elettrica e del +71% per il gas naturale per una “famiglia tipo” (consumo annuo di 2.700 kWh con potenza impegnata di 3 kW e di 1400 Smc di gas naturale).

In attesa di capire quali saranno i rimedi per contrastare (il comunque improbabile) rischio di razionamento del gas diventa fondamentale valutare tutti gli strumenti per ridurre il costo di luce e gas per minimizzare le bollette. Ecco come fare:

Come tagliare il costo dell’energia e risparmiare sulle bollette di luce e gas

Per alleggerire le bollette è necessario ridurre il costo dell’energia elettrica e del gas naturale. L’erogazione dell’energia nel corso dei prossimi mesi sarà costante. Come abbiamo visto, il rischio razionamento del gas (così come dell’energia elettrica) è minimo. Il problema principale riguarda, però, il costo dell’energia che continua ad essere elevatissimo, nonostante i tentativi del Governo di ridurre il più possibile gli effetti della crisi in corso.

Per questo motivo, diventa fondamentale passare al Mercato Libero e scegliere le tariffe luce e gas più vantaggiose. Queste soluzioni consentono di ridurre, in modo netto, il costo dell’energia anche grazie alla possibilità di accedere direttamente al prezzo dell’energia all’ingrosso, sensibilmente più basso rispetto al prezzo praticato da ARERA per i clienti in tutela. Per individuare le migliori offerte è possibile consultare il link qui di sotto che consente di accedere al comparatore di SOStariffe.it:

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La comparazione delle offerte è davvero semplice. Basta inserire una stima del proprio consumo annuo di luce e gas (il dato è recuperabile consultando l’ultima bolletta oppure può essere stimato con il tool di calcolo integrato nel comparatore) per individuare subito le offerte migliori da attivare, direttamente online raggiungendo il sito del fornitore. Per attivare una nuova offerta è necessario fornire i dati dell’intestatario della fornitura e i dati della fornitura stessa a partire dal codice POD (per la luce) e dal codice PDR (per il gas) che sono sempre riportati in bolletta.

Per i clienti del mercato tutelato, inoltre, il comparatore offre un’indicazione precisa anche in merito al risparmio ottenibile nel passaggio al Mercato Libero. Per assistenza nella scelta è sempre possibile, inoltre, contattare il servizio di consulenza, gratuita e senza impegno, di SOStariffe.it chiamando al numero 02 5005 222. Un consulente esperto sarà a disposizione dell’utente per aiutarlo nella scelta.