Bonus 200 euro figli a carico: le novità sugli assegni famigliari

Le Legge di Bilancio 2021 dovrebbe introdurre un assegno unico per le famiglie. Sono ancora in discussione le modalità precise di assegnazione e di presentazione delle domande. La misura dovrebbe destinare un aiuto tra 50 euro e 250 euro per ogni figlio a carico fino a 21 anni

Bonus 200 euro figli a carico: le novità sugli assegni famigliari

Sono in corso i lavori per definire la manovra fiscale 2021, il Governo attraverso le dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, lancia anticipazioni sulle misure da 40 miliardi di euro che dovrebbero comporre la nuova Legge di Bilancio 2021.

Nelle bozze ci sono tre misure che hanno già acceso il dibattito: il rinnovo del bonus in busta paga per i lavoratori, una fiscalità agevolata per il rilancio dell’economia al Sud e le assunzioni degli under 35 anni e l’introduzione di un assegno unico per le famiglie.

La nuova Legge di Bilancio

Il 18 Ottobre è stato approvato il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Il disegno di legge è stato quindi trasmesso alla Commissione europea, come da prassi, per una valutazione.

Le principali misure di questo provvedimento sono una decina e interessano dall’Università alle famiglie, dalla Sanità alle imprese, dalla fiscalità  al Lavoro. Ecco i punti chiave evidenziati dal comunicato con cui il Consiglio dei Ministri ha annunciato il nuovo disegno di Legge.

Per l’ambito sanitario e per far fronte all’emergenza coronavirus il Governo vuole stanziare 4 miliardi di euro per poter rinnovare i contratti Covid per 30 mila addetti, tra personale medico e infermieristico. Si vorrebbe anche istituite un fondo per poter far fronte alle nuove esigenze legate alla pandemia e per l’acquisto dei vaccini. Il Fondo Sanitario Nazionale dovrebbe ricevere un aumento delle normali dotazioni con l’iniezione di un miliardo di euro di risorse aggiuntive.

L’ex bonus Renzi da 80 euro è stato riformato e con il nuovo Decreto dovrebbero essere messi a disposizione per il taglio del cuneo fiscale 7 miliardi di euro, 1,8 miliardi in più rispetto alla scorsa Manovra. Diventerà dunque effettiva la detrazione IRPEF anche per i redditi tra i 28 mila euro e i 40 mila euro.

Le misure a sostegno delle famiglie con figli

Una misura molto attesa è l’introduzione dal 1° Luglio 2021 dell’assegno unico per le famiglie, questo provvedimento andrà a modificare le attuali misure di sostegno per i nuclei con minori. Una novità di questa riforma del welfare diretto alle famiglie sarà l’estensione del diritto all’agevolazione anche ai lavoratori autonomi e agli incapienti. Per incapienti si intendono i cittadini con un reddito talmente basso, inferiore agli 8 mila euro l’anno (per i pensionati sono 7.500 euro) e non sono tenuti a pagare l’IRPEF.

Visto il protrarsi della pandemia e le difficoltà delle famiglie con figli minori a carico è anche previsto il prolungamento del congedo di paternità. Sono rifinanziate anche la Cassa integrazione Covid e le misure per l’Ape Social e Opzione Donna. La Cig sarà gratuita per imprese che hanno subito ingenti perdite e sarà progressiva per chi invece ha contenuto i danni o non ha avuto contraccolpi per l’emergenza in corso.

Investimenti e aiuti per le imprese

Il fondo a sostegno delle imprese colpite dal Covid dovrebbe avere una copertura di 4 miliardi di euro. Sono inoltre state decise le proroghe dei muti e dei prestiti garantiti dal Fondo per le pmi e da SACE.

Sono previste anche misure straordinarie per incentivare gli investimenti e lo sviluppo del Mezzogiorno. Lo stanziamento proposto, con regimi fiscali agevolati, è di 13,4 miliardi di euro per il 2021-2023.

A questa misura si aggiunge anche una novità che riguarda le assunzioni degli under 35 anni. Chi fare un contratto ai giovani con meno di 35 anni potrà contare sull’azzeramento dei contributi per 3 anni.

Infine per quanto riguarda la scuola e il settore dell’istruzione universitaria sono previste 25 mila assunzioni di docenti e sono stati inseriti 1,5 miliardi destinati all’edilizia scolastica. Altri 2,4 miliardi saranno garantiti per l’edilizia universitaria e per progetti di ricerca, per borse di studio la copertura sarà di 500 milioni l’anno. Sono inoltre stati previsti 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

Le novità sull’assegno unico

L’assegno unico che il Governo ha intenzione di introdurre dal 1° Luglio 2021 è ancora in fase di definizione. Le notizie diffuse fino ad oggi ipotizzano che la somma per figlio potrà variare, a seconda di precisi parametri allo studio del ministero, tra 50 euro e 250 euro a figlio. I requisiti precisi per stabilire quali importi saranno assegnati e a chi sono da definire. A determinare quali saranno le cifre dovrebbero contribuire la composizione del nucleo familiare e l’ISEE o il reddito familiare.

Questa nuova misura andrà ad accorpare gli altri sostegni familiari al momento suddivisi in bonus e assegni INPS vari. Una novità importante sarà l’estensione di questo contributo anche ai liberi professionisti con partita IVA e ai cittadini incapienti.

Finora l’INPS riconosceva gli assegni familiari solo alle seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti del settore privato
  • dipendenti agricoli
  • domestici e somministrati
  • iscritti alla Gestione Separata
  • dipendenti di ditte cessate e fallite
  • titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS
  • titolari di prestazioni previdenziali
  • altre situazioni di pagamento diretto
  • assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi

Gli importi del nuovo contributo

Dalle notizie finora diffuse sembra che l’assegno sarà composto da una quota fissa universale (tra  50 e 100 euro a figlio) e da una variabile. Ci saranno poi da calcolare le eventuali maggiorazioni che spettano per componenti con disabilità o per le famiglie con più di 3 figli. Sono poi da considerare le differenti fasce di reddito che potranno modificare gli importi dell’assegno.

Il Governo sta anche ragionando su come comportarsi con la quota di contributo destinata ai figli tra i 18 e i 21 anni. Una delle ipotesi al vaglio degli esperti è quella di dare direttamente ai figli maggiorenni un corrispettivo ridotto dell’assegno che gli spetterebbe se lavorano o sono iscritti all’università.

La copertura prevista da questo prima bozza del disegno di Legge dovrebbe essere di 3 miliardi, nel 2022 la cifra dovrebbe essere raddoppiata. Queste somme si aggiungono ai circa 15 miliardi già destinati ai diversi contributi che saranno integrati nella nuova misura.

L’aiuto per sostenere le famiglie con figli dovrebbe essere riconosciuto dal settimo mese di gravidanza per ogni figlio e fino al compimento del 21esimo anno d’età. Stando alle statistiche INPS le famiglie che ad oggi hanno accesso al contributo degli assegni familiari sono 4,2 milioni, con le nuove disposizioni la platea di richiedenti potrà arrivare a circa 6,6 milioni di nuclei familiari.

Redditi e simulazioni per gli assegni familiari

Le simulazioni del Ministero stanno valutando le diverse possibili distribuzioni dei fondi del nuovo assegno unico. Secondo quanto reso noto la famiglie destinatarie della nuova misura saranno quelle con un ISEE fino a 50 mila o 60 mila euro. Come dicevamo, per la prima volta si apre alla possibilità anche per i liberi professionisti di accedere alle agevolazioni per i figli riservate finora ai dipendenti.

Oltre alla quota di massimo 100 euro per figlio si sta cercando di stabilire gli importi delle maggiorazioni dal terzo figlio e per i disabili, sono anche in corso degli studi per capire come supportare in modo più importante le famiglie con un solo genitore.

Come richiedere l’assegno unico

Non sono ancora stati resi noti dettagli su come dovranno essere presentate le domande. Per gli assegni familiari l’attuale procedura prevede che gli aventi diritto rinnovino ogni anno la richiesta all’INPS. I moduli e la documentazione sono da inviare all’istituto per via telematica, quindi i cittadini devono disporre delle credenziali e del PIN INPS.

Fino ad oggi gli assegni familiare sono stati riconosciuti in busta paga dal datore di lavoro e altri aiuti per le famiglie sono giunti sotto forma di detrazioni IRPEF. Per chi però non è lavoratore dipendente si pone la questione sul come saranno pagati questi assegni e a chi si dovrà rivolgere il libero professionista.

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